(Minghui.org) Il 18 aprile scorso quattro residenti della città di Wuhan, nella provincia dell'Hubei, hanno rifiutato di rinunciare alla loro fede nel Falun Gong e sono stati arbitrariamente trasferiti in un centro per il lavaggio del cervello.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale e di meditazione, che insegna Verità, Compassione e Tolleranza. Viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

I quattro praticanti sono stati rinchiusi nel centro di lavaggio del cervello di Etouwan, noto anche come centro di educazione legale del distretto di Qiaokou. Uno dei praticanti è stato rilasciato dieci giorni dopo, ma da allora è stato costretto a vivere lontano da casa per evitare ulteriori molestie.

Etouwan, uno dei principali centri per il lavaggio del cervello tra gli oltre sessanta siti della città, ha una lunga storia di detenzione e tortura dei praticanti del Falun Gong. I centri per il lavaggio del cervello sono situati ad ogni livello degli uffici governativi, college ed università, imprese statali, aziende private e residenze. Luoghi come le case di cura, gli ospedali, le case di riposo, le pensioni e gli alberghi sono anch'essi utilizzati allo scopo.

L'arresto di sei praticanti

Il 17 aprile scorso una telecamera di sorveglianza ha ripreso la signora Yin Guixiang, di ottantatré anni, davanti al Wuhan Exhibition Center, mentre dava una copia della letteratura del Falun Gong alla signora Huang Yongmei. Più tardi due agenti in borghese le hanno arrestate.

Gli agenti hanno perquisito le due donne alla stazione di polizia del Centro espositivo di Wuhan. A Yin sono stati confiscati 190 yuan (circa 25 euro) in contanti.

Quel giorno altri quattro praticanti sono stati arrestati e portati alla stazione di polizia.

I funzionari hanno interrogato i sei praticanti senza dar loro né cibo né acqua per tutto il giorno. Gli agenti hanno anche raccolto con la forza campioni del loro sangue e li hanno trattati come criminali. Li hanno fotografati, hanno preso le loro impronte digitali, li hanno pesati ed hanno misurato la loro altezza.

Quattro praticanti trasferiti in un centro per il lavaggio del cervello

Dopo la mezzanotte del 18 aprile gli agenti del dipartimento di polizia di Qiaokou hanno portato quattro dei sei praticanti, tra cui Yin ed Huang, al centro per il lavaggio del cervello di Etouwan. La situazione degli altri due praticanti è ancora sconosciuta.

Non solo sono stati trasferiti al centro di lavaggio del cervello in veicoli separati, ma sono anche stati rinchiusi in stanze separate. Ognuno di loro è stato strettamente monitorato da due membri dello staff. Due volte al giorno, i praticanti dovevano sedersi in una stanza a guardare video che diffamano il Falun Gong; non è stato permesso loro di distogliere lo sguardo o chiudere gli occhi. Quando camminavano attraverso il corridoio, non è stato loro permesso di guardare ai lati. I sorveglianti hanno messo molta pressione addosso ai praticanti, nel tentativo di costringerli a firmare le dichiarazioni di rinuncia alla loro fede.

Il 28 aprile il figlio della signora Yin si è recato al centro di lavaggio del cervello per riportarla a casa. In seguito, hanno deciso di vivere lontano da casa per evitare ulteriori molestie.

I crimini avvengono nel centro di lavaggio del cervello

Per costringere i praticanti del Falun Gong a rinunciare alla loro fede, il Partito comunista cinese ha creato l'Ufficio 610, un'agenzia extra-legale incaricata di portare avanti la missione di sradicare il Falun Gong, che ha istituito molti centri per il lavaggio del cervello, destinati ai praticanti, e li ha chiamati "centri di educazione legale" o "centri di apprendimento".

Non esistono regole all'interno di tali centri. Le autorità possono arbitrariamente privare della libertà i praticanti ed incarcerarli per un tempo illimitato. Al fine di costringerli a rinunciare alla loro fede le autorità torturano, fanno il lavaggio del cervello ed usano droghe che danneggiano il loro sistema nervoso.

Poiché la comunità internazionale continua a denunciare i crimini che hanno luogo in questi centri per il lavaggio del cervello, a partire da quest'anno, le autorità di Wuhan hanno iniziato a mascherare ulteriormente tali centri, chiamandoli "case di cura" o "centri di cura".

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