(Minghui.org) Nel luglio scorso la famiglia della signora Li Junzhi era felicissima che il nipote fosse stato ammesso ad un'accademia militare, tuttavia l’istituto, dopo aver scoperto in seguito ad una verifica del contesto politico che Li era una praticante del Falun Gong, ha ritirato l’offerta di ammissione.
Il Partito Comunista Cinese, da quando ha dato avvio alla persecuzione del Falun Gong nel 1999, non solo ha aggredito i praticanti, ma ha anche coinvolto i loro familiari che spesso sono stati esclusi dal servizio militare o dal diventare dipendenti pubblici, che in Cina sono entrambi considerati lavori stabili e di alto livello.
La polizia ha anche perquisito la casa del figlio della praticante confiscandogli due libri del Falun Gong che lei aveva lasciato lì. Suo figlio, sua nuora e suo nipote erano terrorizzati ed angosciati.
Questi avvenimenti hanno reso Li preoccupata ed ansiosa ed il 27 luglio scorso la settantenne residente nella città dell’Yueyang, nell'Hunan, ha improvvisamente avuto un infarto ed è deceduta.
Persecuzione precedente
Li, prima della sua tragica morte, era stata arrestata diverse volte per aver praticato il Falun Gong.
Il 31 luglio 2011, dopo essere stata denunciata per la prima volta per aver parlato del Falun Gong con delle persone, è stata arrestata e reclusa nel carcere di Hubin.
L'11 aprile 2017 la praticante è stata nuovamente arrestata dalla polizia che, senza aver neanche mostrato i propri documenti, l’ha trascinata al piano di sotto e spinta nell'auto di servizio. Un agente l’ha colpita alla schiena, dopodiché è stata portata e trattenuta per quindici giorni in un centro per il lavaggio del cervello.
La figlia di Li, quando quel pomeriggio ha saputo del suo arresto, è andata a cercarla in tutta la città: all'ufficio del comitato residenziale, alla stazione di polizia, in un carcere locale ed in un centro per il lavaggio del cervello. Non appena ha scoperto che sua madre era stata arrestata dagli agenti dell'ufficio per la sicurezza interna del distretto di Lou si è recata sul posto per chiedere il suo rilascio, ma gli agenti l'hanno respinta e si sono rifiutati di comunicarle il luogo di detenzione della madre. In quel momento è scoppiata a piangere.
Al centro per il lavaggio del cervello, le autorità hanno disposto due persone per controllare Li ventiquattro ore su ventiquattro, e le hanno proibito di fare gli esercizi del Falun Gong. Tang Jianmin dell'ufficio per la sicurezza interna di Lou e Peng dell'ufficio 610 di Changsha l'hanno costretta a guardare video che diffamano il Falun Gong, ed hanno tenuto lezioni di lavaggio del cervello. Il 26 aprile, cioè due settimane dopo essere stata costretta a firmare delle dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong, è stata rilasciata.
Il 6 luglio 2017, poco dopo il suo ritorno a casa, Tang ed altri sei ufficiali l'hanno molestata. Lei si è rifiutata di collaborare e li ha invitati a non farsi coinvolgere nella persecuzione. Dopo che lei ha iniziato a raccontare di come avesse sofferto di diverse patologie dopo essere stata rilasciata dal centro per il lavaggio del cervello, i poliziotti immediatamente se ne sono andati.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Liu Xuenong (刘学农), ufficiale dell'ufficio di sicurezza interna del distretto di Yueyanglou: +86-13975020007
Ren Bing (任兵), ufficiale della stazione di polizia di Luowang: +86-15200313000
Zhang Yuehua (张岳华), direttore del Comitato Residenziale Luowang: +86-18390188998
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