(Minghui.org) Sanzionare chi viola i diritti umani è diventato un principio condiviso dai Paesi democratici. Dopo che gli Stati Uniti hanno approvato il Magnitsky Act nel 2016, il Canada, il Regno Unito e la maggior parte dei ventisette Paesi dell'UE hanno promulgato leggi simili, l'Austria e il Giappone stanno lavorando allo stesso modo.

In conformità con queste leggi, i praticanti del Falun Gong hanno redatto liste di colpevoli coinvolti nella persecuzione ed ogni anno le presentano ai governi democratici, esortandoli a sanzionare i responsabili nominati.

A partire dal 14 luglio scorso, i praticanti di più di trenta Paesi hanno presentato ai rispettivi governi l'ultimo elenco dei responsabili coinvolti nella persecuzione del Falun Gong, chiedendo sanzioni contro questi violatori dei diritti umani, compreso il rifiuto di entrare nei loro Paesi ed il congelamento dei loro beni all'estero.

Un nome su questa lista è quello di Cheng Chuanshui.

Informazioni sul perpetratore

Nome completo del perpetratore: Cheng (cognome) Chuanshui (nome) (cinese:程传水)

Genere: Maschio

Paese: Cina

Data/anno di nascita: Ottobre 1950

Luogo di nascita: Sconosciuto

Titolo o posizione

2000 - inizio 2011: Assistente direttore generale, direttore generale amministratore della prigione della provincia dell’Anhui

2011 ad oggi: Direttore della Società Penitenziaria Cinese, Vice Presidente del Comitato Speciale di Riabilitazione Penale della Società Penitenziaria, Vice Direttore del Comitato Speciale di Diritto Penitenziario della Società Legale, Direttore permanente della Società Legale dell’Anhui, Presidente della Società Penitenziaria dell’Anhui, Vice Presidente dell'Associazione degli Scrittori di Prosa dell’Anhui

Crimini principali

Dal 2000 al dicembre 2010 Cheng Chuanshui è stato assistente direttore generale e direttore generale del sistema carcerario dell’Anhui e ha partecipato attivamente alla persecuzione del Falun Gong. I praticanti detenuti in tale sistema carcerario sono stati sistematicamente abusati e costretti a trasformarsi(rinunciare al loro credo); chi resisteva o ritirava le dichiarazioni di rinuncia che era stato costretto a firmare contro la propria volontà, era soggetto ad abusi fisici. Sotto l'amministrazione Cheng, nelle prigioni dell’Anhui i praticanti sono stati torturati brutalmente, resi invalidi ed in molti casi sono deceduti. Tra coloro che sono stati perseguitati a morte durante il mandato di Cheng ci sono Wang Hongrong, Fei Zhangjin, Ji Guangjie, Xiao Xianfu, Feng Qi e Zhu Guangzhen.

Morti causate dalla persecuzione

Primo Caso:

Wang Hongrong è stato arrestato il 24 settembre 2004 e condannato ad otto anni da scontare nella prigione di Suzhou nell'Anhui. Nel febbraio 2007, a causa delle persecuzioni subite, Wang ha perso la sensibilità del corpo dalla vita in giù ed è diventato incontinente. All'inizio dell'aprile 2007 le guardie carcerarie hanno ordinato ad un detenuto di immergere i suoi piedi in una vasca di acqua bollente: entrambi i piedi hanno cominciato a gonfiarsi, e dopo mezza giornata, hanno cominciato a formarsi vesciche e ad infiammarsi. Quando Wang è stato mandato all'ospedale, il medico gli ha riscontrato un tumore alla spina dorsale in zona toracica (cancro alle ossa). Alla fine di aprile 2007, quando è stato rilasciato, era sul punto di morire; aveva anche due grandi piaghe da decubito vicino alle natiche (vedi immagine) ed è morto il 22 giugno 2007, all’età di cinquantanove anni.

Secondo Caso:

Nel settembre 2005 Fei Zhangjin veniva condannato a tre anni per aver praticato il Falun Gong ed inviato alla prigione di Suzhou. In carcere rifiutava di abiurare la sua fede. Per venti giorni consecutivi è stato percosso con pali di legno lunghi più di un metro e con bastoni elettrici. E' stato torturato così duramente che il suono del suo pestaggio con i pali poteva essere sentito da lontano. Nell'ottobre 2005 la guardia carceraria Tang Chuanyou ed altri l’hanno torturato con bastoni elettrici ad alta tensione per diversi giorni consecutivi; le guardie ordinavano ai detenuti di praticargli l’alimentazione forzata con cibo bollente e infilargli aghi di metallo per perforargli le labbra. Il 23 settembre 2007, Fei è stato perseguitato fino alla morte in prigione.

Illustrazione della tortura: Scosse con bastoni elettrici

Terzo Caso:

Ji Guangjie è stato arrestato nel 2003 e condannato a sette anni il 30 luglio 2004. Dopo averlo portato nella prigione di Suzhou in novembre, le guardie carcerarie gli prelevavano spesso con la forza il sangue e lo costringevano a consumare una quantità di droghe sconosciute. Nel giugno 2008, a causa della persecuzione, Ji ha avuto un'emorragia cerebrale, era in coma e incontinente, ed ha perso la vista dall'occhio sinistro. Temendo che morisse in custodia, le autorità hanno ordinato alla sua famiglia di portarlo a casa.

Durante i tre anni successivi al suo rilascio la salute di Ji era costantemente cagionevole, poiché soffriva frequentemente di mal di testa e vertigini, oltre a dolori articolari e malessere generale. Aveva bisogno di cure costanti ma, nonostante le sue condizioni, le autorità della prigione di Suzhou continuavano a tormentare la sua famiglia per telefono. É deceduto il 3 giugno 2012 all’età di sessantacinque anni.

Quarto Caso:

Xiao Xianfu è stato arrestato nel settembre 2006 per aver parlato con delle persone e distribuito materiale con informazioni sul Falun Gong e sulla persecuzione. Era recluso nel centro di detenzione della contea di Jinzhai. Sun Jun, il vice capitano dell'ufficio per la sicurezza interna della contea di Jinzhai, ha fabbricato delle prove per incastrarlo e, un mese dopo, veniva condannato a tre anni. Nella prigione maschile dell’Anhui, Xiao era duramente perseguitato e, soffrendo di trombosi cerebrale, le autorità temevano di essere ritenute responsabili della sua morte, perciò l’hanno mandato a casa del figlio, dov’è deceduto due mesi dopo all’età di settantatrè anni.

Quinto Caso:

Feng Qi è stato arrestato nella notte del 1 marzo 2008 e successivamente condannato a tre anni di carcere, da scontare nella terza prigione della città di Suzhou. A causa della lunga persecuzione, Feng ha sviluppato ascite epatica, cirrosi ed un grave edema. Al rilascio non era più in grado di prendersi cura di sé ed è deceduto il 31 luglio 2011 all’età di quarantotto anni.

Casi di tortura e disabilità

Primo Caso:

Dopo che Jiang Zemin ha iniziato la persecuzione contro il Falun Gong Kong Dewen, un ingegnere di cinquantatré anni, è stato mandato in un campo di lavoro, poi condannato ad una pena detentiva per tre volte e sottoposto a violenti lavaggi del cervello. È sopravvissuto a malapena alla persecuzione che gli è stata inflitta, rimanendo cieco da entrambi gli occhi. Ha subito danni fisici permanenti e non è più stato in grado di svolgere alcun lavoro fisico. Nel 2005 Kong è stato nuovamente condannato a tre anni da scontare nella terza prigione di Suzhou, poiché si è rifiutato di rinunciare alla sua fede. É stato tenuto in cella d’isolamento, sottoposto a lavaggio del cervello, appeso ad una corda per i polsi, costretto a stare in piedi per lunghi periodi di tempo, preso a pugni e a calci, sottoposto a privazione del sonno e costretto a svolgere lavori non pagati. È stato rilasciato nel marzo 2007, ma la persecuzione ha reso Kong permanentemente disabile; i suoi familiari hanno consultato molti specialisti per identificare la causa della sua disabilità, ed il responso è stato che l'ingestione di droghe sconosciute ha danneggiato il suo sistema nervoso centrale.

Secondo Caso:

Xu Chun è stato condannato a nove anni di detenzione nella prigione di Suzhou alla fine del 2003. Nel 2005, nell'ambito del programma di "abuso fisico e trasformazione forzata" attuato dai tribunali e dalla prigione, Xu è stato percosso con manganelli elettrici, appeso per i polsi per lunghi periodi di tempo, tenuto in isolamento e privato del sonno.

Le guardie carcerarie l’hanno ridotto mani e piedi in catene ammanettandolo ad una porta di metallo ed appeso all’insù con le dita dei piedi che toccavano appena il suolo, tranne durante i pasti, quando una delle sue mani veniva liberata, ed in un numero limitato di pause per il bagno; questa tortura continuava ventiquattr’ore su ventiquattro, per tre o quattro mesi. Durante questo periodo di tempo, per costringerlo a rinunciare al Falun Gong, ogni sera dopo le 18:00 le guardie carcerarie ordinavano ai detenuti di percuoterlo con diversi manganelli elettrici. La tortura ha reso Xu così emaciato che le sue ossa erano chiaramente visibili attraverso la pelle ed in più occasioni è stato portato all'ospedale per un trattamento d'emergenza dopo essere svenuto e crollato sul pavimento di cemento.

Terzo caso:

Hu Enkui è stato gravemente picchiato e torturato da Lu Yang e Yu Weizhou, i sub-supervisori della prima sotto-divisione dalle 18:00 del 5 gennaio 2005, fino alle 16:00 del pomeriggio successivo a temperature di meno dieci gradi Celsius, con la finestra aperta ed un ventilatore acceso. Lu Yang e Yu Weizhou hanno ammanettato una delle mani di Hu alla finestra e legato l'altra in modo che quando diverse persone tiravano la corda, tutto il suo corpo era sospeso in aria e loro si alternavano a colpire il suo petto e la sua schiena.

Diversi detenuti lo tenevano con la schiena contro il muro, mentre lui si sedeva a terra con le gambe divaricate e gli tiravano pugni sui genitali. Questo ha fatto sì che Hu non riuscisse più a muovere entrambe le gambe per diversi mesi. Dopo che i suoi genitali ed altre aree del suo corpo sono stati ustionati per più di mezz'ora, la maggior parte del corpo era ricoperta da vesciche.

Lu ha anche ripetutamente calpestato i piedi di Hu con calzature di cuoio fino a quando i suoi piedi sono gonfiati a tal punto da non poter più indossare le scarpe; poi hanno scottato il suo piede sinistro con acqua calda, procurandogli un’ustione di terzo grado che ha bruciato il suo periostio, lasciandolo permanentemente invalido. Il suo piede destro ha subito un'ustione di secondo grado che ha danneggiato permanentemente l'apporto di sangue al piede. Dopo un intero anno intero il piede destro non aveva ancora recuperato, era permanentemente deturpato e non poteva esercitare nemmeno una leggera pressione sulla suola.

Quarto caso:

Dai Zhifeng è stato arrestato il 2 marzo 2006 e condannato a sei anni il 24 ottobre. Durante la sua detenzione nella terza prigione dell’Anhui, ha fatto uno sciopero della fame e successivamente è stato torturato. Il direttore dell'ospedale della prigione ha ordinato ai detenuti di mischiare le feci con il suo cibo e di usare dei cacciaviti per aprirgli la bocca e nutrirlo a forza. Quando un altro praticante, Fang Yingdan, ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro le persecuzioni, le guardie carcerarie hanno ordinato ai detenuti di infilzare i polpastrelli di Fang con aghi da siringa, mentre altri detenuti lo alimentavano a forza. Quando l'ago della siringa si è rotto e si è conficcato nelle sue dita, le guardie hanno usato un bisturi per incidergli il dito e recuperare l'ago.