(Minghui.org) Il 6 febbraio, era una fredda giornata nevosa e questo non ha impedito ai praticanti della Falun Dafa di uscire ed esporre i crimini del Partito Comunista Cinese (PCC) contro i praticanti della Dafa in Cina. Hanno affisso striscioni e mostrato gli esercizi a Sakae, nella città di Nagoya. I messaggi sugli striscioni recitavano: “SOS Stop alla persecuzione del Falun Gong” e “Sostieni la petizione internazionale per citare in giudizio Jiang e fermare il PCC dal prelievo forzato di organi”. Hanno inoltre distribuito volantini informativi sulla persecuzione che continua da ventidue anni in Cina, e fatto conoscere al pubblico le continue violazioni dei diritti umani da parte del regime.

Il 6 febbraio, i praticanti in Giappone mostrano gli esercizi a Sakae, nella città di Nagoya

Quando i praticanti hanno posizionato gli striscioni, la neve ha iniziato a cadere, e verso mezzogiorno è divenuta abbondante tanto che la maggior parte dei pedoni ha dovuto utilizzare gli ombrelli. Il signor Sasaki si è avvicinato ad uno dei praticanti che conosceva dicendo: “Domenica scorsa ti avevo promesso che oggi avrei firmato la petizione. Mantengo sempre la parola data e sono qui per compiere il mio dovere”.

Difatti, la domenica precedente i praticanti avevano tenuto la stessa attività nello stesso luogo, ed era presente il signor Sasaki. Un praticante gli aveva spiegato i motivi per cui il PCC perseguita la Falun Dafa in Cina, e le ragioni per la quale le adesioni alla pratica sono in continuo aumento in tutto il mondo. La conversazione era centrata sulla persecuzione da parte delle autorità cinesi che continuano, senza sosta, a detenere illegalmente i praticanti ed a “rubare” con la forza i loro organi e la loro vita. Questa macabra consuetudine ha un solo scopo, quello di ricavare grandi profitti economici e allo stesso modo di costringere il popolo cinese a seguire d’imperio una ideologia ateista.

Il praticante aveva poi consegnato all’uomo un volantino domandandogli se voleva firmare un’altra petizione per sostenere le denunce contro l'ex leader cinese Jiang Zemin, promotore della persecuzione nel 1999, causando la morte e la sofferenza di innumerevoli praticanti e delle loro famiglie. L’uomo ha risposto: “Fammi prima dare un'occhiata al volantino e firmerò domenica prossima (6 febbraio)”.

Sasaki ha mantenuto la sua promessa presentandosi al praticante in quella data esatta, nonostante il clima rigido ha firmato con cura il suo nome in forma leggibile.

Ha ringraziato e con il cuore in mano ha affermato: “Grazie per il vostro instancabile lavoro continuate così!”.

Scenario: Cos'è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita?

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone hanno abbracciato gli insegnamenti basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e includono cinque esercizi dai movimenti aggraziati, sperimentando un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Negli ultimi ventidue anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un'organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

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