(Minghui.org) Il 16 settembre, i praticanti hanno tenuto attività a Mataró, provincia di Barcellona, Spagna, per informare la gente sulla Falun Dafa e raccogliere firme su una petizione che chiede la fine della persecuzione dei praticanti in Cina.

Il 16 settembre, i praticanti hanno tenuto un evento a Mataró per presentare la Falun Dafa

Le persone sono venute a conoscenza della persecuzione e hanno firmato la petizione che chiede la fine della persecuzione dei praticanti in Cina

Mataró, città della provincia di Barcellona, è il capoluogo della contea mediterranea costiera catalana del Maresme. Situata tra l’oceano e le montagne, con il suo splendido paesaggio, il clima piacevole, le sue tradizioni uniche, la storia e il suo patrimonio culturale, attira ogni anno un gran numero di turisti nazionali e stranieri.

Quel giorno aveva piovuto molto, quindi l’aria era eccezionalmente limpida e fresca. I praticanti hanno allestito uno stand in Plaza Santa Ana, un incrocio dove convergono tutte le strade pedonali. Mentre dimostravano gli esercizi della Falun Dafa, un flusso costante di turisti e passanti si fermava a guardare. Alcuni hanno preso materiali informativi, mentre altri hanno parlato con i praticanti chiedendo ulteriori informazioni sulla disciplina.

Basandosi sulle loro esperienze personali, i praticanti hanno raccontato alle persone come la Falun Dafa sia benefica sul miglioramento della salute fisica e mentale. Hanno spiegato che seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza per essere delle buone persone e di come i cambiamenti positivi nei loro cuori dopo aver praticato la disciplina abbiano avuto un impatto sulle loro famiglie. Molte persone hanno esclamato: “Verità, Compassione e Tolleranza sono così buone! Il nostro mondo di oggi ha bisogno di questi principi!”

Le persone sono rimaste scioccate quando hanno letto come il Partito Comunista Cinese (PCC) perseguiti i praticanti in Cina, compreso il prelievo forzato di organi dai praticanti mentre sono ancora in vita, a scopo di lucro. Molti hanno detto che in un sistema comunista non c’è libertà, ma solo uccisioni e sofferenze. Alcuni hanno affermato che la brutale persecuzione sfidava la loro immaginazione.

Tremosa e sua figlia hanno firmato una petizione per chiedere la fine della persecuzione

La signora Tremosa ha riferito a un praticante che aveva già sentito parlare della persecuzione: “I media che hanno pubblicato il rapporto sono molto affidabili e hanno spiegato la situazione in modo esauriente. Non ho mai capito cosa fosse il Partito Comunista, ma ora ho realizzato che è una setta e che fa ogni genere di cose brutte”.

La signora Dorsa (prima da sinistra) ha firmato la petizione e sottolineato: “Ci state portando questo importante messaggio! Noi vi sosteniamo!”

La signora Dorsa ha dichiarato: “Ognuno dovrebbe avere il diritto di avere le proprie convinzioni, senza contare che voi [praticanti] state praticando in accordo con Verità, Compassione e Tolleranza. Cosa c’è di sbagliato in questo? La persecuzione del Partito Comunista nei vostri confronti non fa altro che evidenziare la sua malvagità e quanto sia diabolico. Noi vi sosteniamo! Trasmettete questo messaggio così importante e noi diremo ai nostri amici e alla nostra famiglia quello che abbiamo imparato qui. Grazie per essere venuti!”

La signora Conchita, 74 anni, è venuta a conoscenza della Falun Dafa quando ha visto la mostra “L’Arte di Zhen Shan Ren” (Verità-Compassione-Tolleranza) tenutasi a Mataró qualche anno fa. Ha detto che era la prima volta che sentiva parlare della Falun Dafa e della persecuzione.

Conchita ha iniziato a praticare la Falun Dafa tre mesi fa e ha raccontato che dopo aver praticato gli esercizi, il suo riposo è migliorato e ha più energia

I dipinti sulla persecuzione l’avevano scioccata, mentre un’altra parte della mostra che l’aveva toccata era stata “Salvezza: la grazia infinita di Budda”. I dipinti mostravano la vittoria del bene sul male e la rettifica dell’universo.

La signora Conchita ha osservato: “È ridicolo che oggi le persone vengano perseguitate a causa delle loro convinzioni spirituali”.