(Minghui.org) È stato recentemente confermato dal sito web Minghui che una donna della città di Changchun, nella provincia dello Jilin, è stata condannata a tre anni di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal 1999.

Il 19 febbraio scorso Zhang Chunjie, di 59 anni, è stata arrestata nella sua abitazione dagli agenti dell’Ufficio di sicurezza interna del distretto di Erdao e della stazione di polizia di Dongzhan. La donna è stata prima sottoposta a 15 giorni di detenzione amministrativa presso la prigione della città di Changchun e, in seguito, è stata trasferita al centro di detenzione nº 4 di Changchun, in regime di detenzione penale. All’inizio di aprile la Procura del distretto di Chaoyang ha approvato il suo arresto e successivamente l’ha incriminata. Di recente è stata condannata dal tribunale distrettuale di Chaoyang, ma i dettagli dell’accusa, del processo e della sentenza non sono chiari.

Zhang si è appellata al tribunale intermedio della città di Changchun e sta aspettando il risultato nel Centro di detenzione.

Persecuzioni passate

Zhang era afflitta da nevralgia del trigemino, colecistite ed ernia discale. Poco dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel gennaio 1999, tutti i suoi disturbi sono scomparsi. Quando, sei mesi dopo, è iniziata la persecuzione, la donna è rimasta ferma nella sua fede. È stata arrestata diverse volte e condannata a due periodi nel campo di lavoro.

Quando il PCC ha lanciato ufficialmente la persecuzione, il 20 luglio 1999, Zhang ha viaggiato in treno durante la notte dalla sua precedente residenza nella città di Dehui, sotto la giurisdizione della città di Changchun, che dista circa 80 miglia (circa 129 chilometri) dalla capitale dello Jilin, fino al governo provinciale, per chiarire i fatti sul Falun Gong e appellarsi al diritto di continuare a praticare la sua fede.

Prima di raggiungere la destinazione, è stata arrestata e trattenuta nel Collegio tecnico delle Forze Armate dell’Esercito popolare di liberazione. La stessa sera è stata riportata a Dehui e, intorno alle 21:00 è stata rilasciata.

La sera del 29 settembre 1999 l’ufficiale di polizia Li Zhaode le ha fatto visita e ha cercato di farle promettere di non recarsi a Pechino il 1° ottobre, nel 50° anniversario della presa di potere del PCC nel 1949, per fare appello in favore del Falun Gong. Quando Zhang si è rifiutata di rispettare la richiesta, è stata arrestata e trattenuta per 15 giorni nella prigione della città di Dehui.

Nel marzo 2000, dopo essersi nuovamente recata a Pechino per presentare appello, Zhang è stata arrestata fuori dall’Ufficio nazionale per gli appelli da agenti di polizia della città di Changchun. È stata riportata a Dehui e detenuta. Per protestare contro la persecuzione Zhang fatto uno sciopero della fame e, due settimane dopo, è stata rilasciata.

Nell’aprile 2000 la donna è stata nuovamente arrestata ed interrogata per tre ore al Dipartimento di polizia di Dehui. Quattro agenti l’hanno ammanettata dietro la schiena e le hanno sollevato le braccia. L’hanno anche colpita in viso e sulla testa con grossi raccoglitori. Zhang sanguinava dalla bocca e dal naso. Gli agenti hanno continuato finché non è quasi svenuta. La donna ha ripreso lo sciopero della fame e, 13 giorni dopo, è stata rilasciata.

La sera del 24 novembre 2001, mentre stava affiggendo striscioni con informazioni sul Falun Gong, gli agenti della stazione di polizia di Hongqi l’hanno inseguita e le hanno sparato. Anche se non è stata colpita, è stata presto arrestata. Quando ha tenuto uno sciopero della fame nel centro di detenzione di Dehui, la guardia Yang Yanqiu ha ordinato ai detenuti di prenderla per i capelli e di sbatterle la testa contro il muro. La donna ha perso una ciocca di capelli e le è sembrato che il cuoio capelluto le venisse staccato dal cranio.

L’8 dicembre 2001 Zhang è stata trasferita al campo di lavoro forzato femminile di Heizuizi, a Changchun, per scontare un periodo di un anno. Era costretta a lavorare dalle 5:30 del mattino fino alle 20:30 o anche più. Poiché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le guardie la costringevano a portare più volte al giorno sacchi di fagioli da 60 chilogrammi al quinto piano. In particolare, nel giugno 2002 la guardia Jia Hongyan l’ha costretta a fare dei giri di corsa con i sacchi di fagioli sulle spalle. Zhang era così esausta che non riusciva più a muoversi.

Il 18 luglio 2009 la donna è stata nuovamente arrestata e, dopo 15 giorni di detenzione, le è stato inflitto un altro periodo di un anno e mezzo, trascorso nel campo di lavoro forzato di Heizuizi.

Il 2 giugno 2014 Zhang, il marito, la madre e la suocera si sono recati nei parchi locali per parlare alla gente del Falun Gong, ma sono stati denunciati. Mentre la madre e la suocera sono state presto rilasciate, Zhang e il marito sono stati trattenuti per 15 giorni ciascuno. La loro casa è stata messa a soqquadro.

Articolo correlato:

Jilin: Diciassette praticanti del Falun Gong e i loro familiari arrestati in un solo giorno