(Minghui.org) Nell’odierno Zambia gli archeologi hanno scoperto una struttura in legno risalente a 476.000 anni fa. Secondo un articolo pubblicato lo scorso 20 settembre sulla rivista Nature, dal titolo “Prove del primo utilizzo strutturale del legno risalenti ad almeno 476.000 anni fa”, si tratta del più antico manufatto in legno scoperto finora.

“I reperti mostrano un’inaspettata diversità di forme e la capacità di modellare i tronchi d’albero in grandi strutture combinate”, scrivono gli autori. “Questi nuovi dati, non solo estendono l’età della lavorazione del legno in Africa, ma ampliano anche la nostra comprensione della cognizione tecnica dei primi ominidi, costringendo a riesaminare l’uso degli alberi nella storia della tecnologia”.

Gli scavi si sono svolti nei pressi delle cascate di Kalambo, un salto d’acqua a getto unico alto 235 metri. Situata al confine tra Zambia e Tanzania, è la seconda cascata ininterrotta più alta del continente africano. Come descritto nell’articolo, “i depositi acquatici del sito archeologico, hanno conservato due tronchi ad incastro, uniti trasversalmente da una tacca tagliata intenzionalmente”.

Le cascate di Kalambo al confine tra Zambia e Tanzania

Gli archeologi hanno scoperto, vicino alle cascate di Kalambouna, una struttura in legno risalente a 476.000 anni fa

Secondo la rivista Nature, il legno è stato modellato con degli strumenti e negli scavi sono stati rinvenuti anche alcuni resti di utensili in legno. I tronchi erano stati tenuti sott’acqua e i depositi di argilla circostanti hanno fornito un ambiente privo di ossigeno che ne ha impedito la decomposizione. I ricercatori ritengono che le travi possano essere state utilizzate per costruire piattaforme elevate, passerelle o fondamenta di abitazioni.

Larry Barham, autore corrispondente e professore all’Università di Liverpool, ha detto che la struttura in legno poteva sostenere una passerella o una piattaforma, in presenza di umidità stagionale. “Poteva servire per tenere i piedi fuori dall’acqua o a conservare il cibo e la legna all’asciutto”, ha detto.

La lavorazione dei tronchi richiede una notevole abilità, gli strumenti giusti e una pianificazione. Inoltre, il lavoro richiesto implicava che gli artigiani dovessero rimanere sul posto per molto tempo.

“Il ritrovamento ha cambiato il mio modo di pensare rispetto ai nostri primi antenati”, ha spiegato. “Dimenticate l’etichetta ‘età della pietra’ ma guardate cosa facevano queste persone: creavano qualcosa di nuovo e di grande con il legno. Hanno usato la loro intelligenza, immaginazione e abilità per creare qualcosa che non avevano mai visto prima, qualcosa che non era mai esistito prima”.

Questa è la prima testimonianza dell’uomo che assembla strutture in legno. I precedenti indizi sono limitati all’uso del legno per accendere il fuoco, o per costruire bastoni o lance.