(Minghui.org) Il 31 ottobre scorso una donna residente a Baoding, nella provincia dell’Hebei, ha affrontato un processo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

La sera del 26 settembre dell’anno scorso Li Sumei è stata arrestata mentre lavorava come assistente per un anziano disabile e, da allora, è trattenuta nel centro di detenzione di Qingyuan. A causa della forte pressione mentale, ha sofferto di ipertensione arteriosa, con conseguente ricaduta del suo problema cardiaco e di una grave depressione. Le sue patologie sono persistite anche dopo aver assunto i farmaci forniti dal centro di detenzione.

I suoi familiari hanno presentato una richiesta urgente al centro di detenzione, affinché la donna venisse rilasciata per le cure mediche, ma senza successo. Anche il suo avvocato ha presentato un parere legale, chiedendo l'archiviazione del caso, tuttavia la Procura del distretto di Jingxiu ha approvato il suo arresto e trasferito il suo caso alla Procura della contea di Gaoyang. In seguito Li è stata incriminata e il suo caso è stato trasferito al tribunale della contea di Gaoyang. Il giudice Li Zhiyong (che non ha alcuna parentela con la signora Li) ha anche negato le richieste dei familiari di rilasciarla su cauzione per le cure mediche, con la scusa che non avevano presentato un certificato per verificare le sue effettive condizioni.

Il 18 agosto il tribunale della contea di Gaoyang ha tenuto la prima udienza del caso della donna nel centro di detenzione, ma la sessione è stata presto aggiornata a causa di un malfunzionamento delle apparecchiature. Durante la seduta, Li è apparsa molto provata e aveva difficoltà a parlare.

Durante la seconda udienza del 6 settembre, il giudice Li ha tenuto pronta un'ambulanza, nel caso in cui Li avesse avuto un'emergenza medica. L'avvocato della donna ha presentato per lei un’istanza di non colpevolezza, affermando che il pubblico ministero non ha fornito prove per dimostrare come la sua cliente abbia presumibilmente causato danni a qualsiasi individuo o alla società in generale. Ha ribadito che la pratica del Falun Gong è una sua libertà di credo ed è protetta dalla Costituzione, inoltre non ha violato alcuna legge possedendo libri sul Falun Gong o praticando gli esercizi per tenersi in forma.

La terza udienza è stata fissata per il 31 ottobre, sempre nell'aula improvvisata del centro di detenzione.

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