(Minghui.org) Il sito web Minghui ha recentemente confermato che una coppia di coniugi del distretto di Fangshan, a Pechino, l’anno scorso è stata condannata alla reclusione per la propria fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

La signora Su Xiurong, di 68 anni, è stata condannata a tre anni e mezzo e multata di 4.000 yuan (circa 523 euro), mentre il marito, Liu Shengzhi, è stato condannato a due anni con una multa di 2.000 yuan (circa 261 euro). Il tribunale del distretto di Fangshan ha prelevato 6.000 yuan (circa 784 euro) dal conto corrente bancario comune per pagare le multe.

La condanna della coppia è scaturita da un episodio avvenuto nel marzo 2021, quando sono stati denunciati per aver parlato del Falun Gong alla gente. La polizia ha iniziato a monitorarli e la mattina del 26 aprile dello stesso anno, al momento che hanno aperto la porta di casa, si sono accorti che qualcuno li stava sorvegliando. Più tardi, intorno alle ore 10:00, più di 10 agenti, insieme ad alcuni funzionari del villaggio, si sono presentati all’improvviso nel campo coltivato della coppia, in cui stavano praticando gli esercizi.

Gli agenti di polizia hanno obbligato la coppia a salire sul loro furgone e poi si sono recati nella loro abitazione. Quando sono arrivati, ai due coniugi non è stato permesso di scendere dal veicolo, bensì sono dovuti rimanere lì, sorvegliati da due agenti. Gli altri poliziotti hanno fatto irruzione nella loro abitazione, terrorizzando la figlia e i suoi due nipotini che si trovavano lì per caso.

La polizia ha confiscato un cofanetto di CD e alcuni volantini contenenti informazioni sul Falun Gong. In seguito ha concesso a Su e Liu la libertà su cauzione in attesa del processo, ma è tornata più volte a tormentarli. Successivamente, la coppia ha appreso che la polizia proveniva dalla stazione di Yancun.

Lo scorso anno il procuratore Ai Yang della procura del distretto di Fangshan ha incriminato la coppia e il giudice Dong Jie del tribunale del distretto di Fangshan ha condannato i coniugi (la data esatta non è nota).

Poiché entrambi i coniugi Su e Liu erano affetti da patologie, dopo la condanna Dong ha ordinato loro di rimanere liberi su cauzione. La coppia ha presentato appello, ma il ricorso è stato respinto, quindi ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Pechino e chiamando il 12345 (un numero verde designato per accogliere i reclami contro le agenzie governative), non ha ricevuto nessuna risposta.

Dong ha ordinato alla polizia di controllare regolarmente i coniugi per determinare il momento in cui sarebbero stati sufficientemente sani per essere ammessi in prigione. Il 24 novembre scorso cinque agenti della stazione di polizia di Yancun, uno dei quali di nome Hou, si sono presentati nella loro abitazione e hanno detto che dovevano fare un esame medico. Qualora fossero stati ritenuti idonei alla detenzione, sarebbero stati presi in custodia, in caso contrario il tribunale avrebbe ordinato loro di scontare la pena nella loro abitazione. Non è chiaro se la coppia si sia sottoposta agli accertamenti medici come ordinato.

La salute di Liu, in seguito al tremendo stress dovuto all’essere perseguito, negli ultimi anni è rapidamente peggiorata. Dal 2021 è stato ricoverato in ospedale ben quattro volte.

Persecuzioni passate

Nel 1996 Su ha iniziato a praticare il Falun Gong ed è diventata una persona più attenta e rispettosa. Non ha più litigato con il marito e la coppia ha vissuto un matrimonio felice. Liu è rimasto stupito dai suoi cambiamenti e si è unito a lei nella pratica del Falun Gong.

Dopo l’inizio della persecuzione nel 1999, Su si è appellata più volte al governo centrale per il suo diritto di praticare il Falun Gong. È stata arrestata in un momento imprecisato e detenuta in varie strutture, tra cui l’ospedale psichiatrico di Zhoukoudian, un centro di riabilitazione per tossicodipendenti, una prigione, un centro per il lavaggio del cervello e un istituto di custodia.

Inoltre, in una data imprecisata, alla praticante è stata inflitta la pena di un anno ai lavori forzati.

Nel febbraio 2006 Su è stata nuovamente arrestata, condannata a cinque anni e mezzo e brutalmente torturata durante la detenzione. É stata picchiata selvaggiamente, scossa con manganelli elettrici e le sono staate iniettate droghe sconosciute. Ha rischiato più volte di morire. In un‘occasione, mentre era semisvenuta durante una sessione di tortura, ha sentito una persona dire: “Siamo della polizia. I superiori hanno detto che non abbiamo alcuna responsabilità se ti picchiamo a morte e nessuno saprà se sei davvero deceduta”.