(Minghui.org)

Nome: Zhang ChaobinNome cinese: 张朝彬Sesso: maschioEtà: 70Città: TonhuaProvincia: JilinProfessione: ingegnere ferroviarioData di morte: metà aprile 2023Data dell'arresto più recente: giugno 2019Luogo di detenzione più recente: un centro di detenzione

Dieci anni dopo la morte della moglie nel corso della persecuzione del Falun Gong, il signor Zhang Chaobin, un ingegnere ferroviario di 70 anni della città di Tonghua nella provincia dello Jilin, è deceduto dopo aver avuto un attacco di cuore. L'anziano praticante ha vissuto gli ultimi anni della sua vita con estrema difficoltà, dopo essere diventato cieco mentre viveva da solo.

Zhang e sua moglie, la signora Song Yuhua, avevano entrambi iniziato a praticare il Falun Gong nel maggio 1995. Zhang attribuiva alla pratica la guarigione dalle sue patologie cardiache, l'insonnia grave e la borsite al gomito sinistro. Invece Song, rimasta paralizzata dopo un ictus, aveva riacquistato la mobilità. Con l'inizio della persecuzione nel 1999, sono stati presi di mira dalle autorità per non aver rinunciato alla loro fede.

La morte della moglie

Song è stata arrestata nell'aprile del 2007 dalla polizia, che l'ha subito interrogata, privata del sonno, lasciata senza mangiare e minacciata di essere licenziata dal suo posto di lavoro, se non avesse rinunciato al Falun Gong. Dopo quattro mesi di abusi nel centro di detenzione, Song ha sviluppato una grave malattia cardiaca, ha perso tutti i denti, i suoi capelli sono diventati grigi e il suo peso è sceso da 72, 5 a 47,6 chilogrammi.

La praticante è stata successivamente condannata a tre anni di carcere con cinque anni di libertà vigilata, durante i quali la polizia la molestava frequentemente e le ordinava di presentare un "rapporto di pensiero" ogni mese. Sotto una tremenda pressione mentale, negli ultimi anni la sua salute è peggiorata ed è morta il 26 febbraio 2013.

La morte del marito

Ancora in lutto per la morte della moglie, Zhang è stato arrestato mentre si recava al lavoro, insieme ad altri 30 praticanti e ai loro familiari. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e ha confiscato i suoi oltre 40 libri del Falun Gong, 9.400 yuan (circa 1.240 euro) in contanti, due computer, una stampante, quattro telefoni cellulari, due macchine fotografiche, della carta per fotocopie e alcune banconote.

Ricostruzione della tortura: Sedia di ferro

Alla stazione di polizia l’hanno svestito e trattenuto su una sedia di ferro per dieci ore. Gli agenti l’hanno poi interrogato per quattro ore, tenendolo ammanettato molto stretto e provocandogli gonfiore ai polsi. Poiché gli sono stati diagnosticati gravi problemi cardiaci, il centro di detenzione ha rifiutato di ammetterlo, ma sotto la pressione del direttore della polizia, il centro di detenzione ha cambiato idea e alla fine l’ha trattenuto solo per nove giorni, prima di rilasciarlo su cauzione.

Per evitare ulteriori persecuzioni, il praticante è stato costretto a vivere lontano da casa. L'agonia mentale e le difficoltà fisiche hanno messo a dura prova la sua salute.

Zhang è stato nuovamente arrestato nel giugno 2019. È comparso innanzi al tribunale di Liuhe il 30 giugno 2019 e il giudice l’ha condannato a tre anni con cinque anni di libertà vigilata.

Durante la libertà vigilata di Zhang, la polizia gli ordinava di chiamare ogni giorno, controllando costantemente se fosse a casa, e intimandogli di rinunciare al Falun Gong.

Incapace di vivere una vita normale, Zhang è stato costretto a vivere di nuovo lontano da casa, ma soltanto un anno dopo è diventato cieco. La vita era estremamente dura in quanto doveva cucinare da solo e fare il bucato, eppure la polizia non aveva mai smesso di cercarlo. Dopo averlo trovato ha iniziato nuovamente a molestarlo e a metà aprile scorso Zhang ha avuto improvvisamente un attacco di cuore ed è morto.

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