(Minghui.org) L’8 febbraio una settantenne residente a Chongqing è stata arrestata per aver denunciato la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti del Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Yang Li è stata rilasciata il giorno dopo che il centro di detenzione locale le aveva negato l’ammissione a causa delle sue cattive condizioni di salute.

All’inizio di febbraio Yang è stata presa di mira dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong fuori dal mercato di Guanyinqiao, nel distretto di Jiangbei a Chongqing. La mattina dell’8 febbraio gli agenti della stazione di polizia di Daxincun hanno chiamato suo marito chiedendogli di dire alla moglie di presentarsi alle 2:00 del pomeriggio.

Yang si è recata alla stazione di polizia come le era stato detto, e ha dato agli agenti di polizia una copia del materiale sul Falun Gong, sperando che potessero apprendere i fatti e la verità sul Falun Gong. Invece di leggerlo gli agenti hanno messo il materiale in una busta di plastica e hanno detto che era una “prova” che lei aveva infranto la legge. L’hanno anche perquisita e le hanno confiscato quattro amuleti e alcune banconote stampate con su stampati messaggi del Falun Gong (un modo creativo usato dai praticanti per diffondere messaggi sul Falun Gong, poiché il regime comunista ha bloccato ai praticanti tutti i canali di comunicazione per fare appello al diritto di professare la loro fede).

La polizia ha poi portato Yang al Dipartimento di polizia del distretto di Jiangbei e l’ha trattenuta per tutta la notte. La mattina dopo l’ha sottoposta a un esame fisico e non è stata ritenuta idonea alla reclusione. Nel pomeriggio la polizia l’ha comunque portata al centro di detenzione locale, dove le è stata riscontrata la pressione alta e le è stata negata l’ammissione.

Yang è stata rilasciata, ma ha saputo dal marito che, mentre era detenuta, la polizia ha fatto irruzione in casa sua. Gli agenti hanno confiscato i suoi libri sul Falun Gong, più di 10 copie di materiale sulla pratica e gli elenchi di persone che hanno rinunciato all’adesione al PCC a causa della sua persecuzione del Falun Gong.

Gli agenti della stazione di polizia di Daxincun le hanno ordinato di presentarsi ogni volta che fosse stata convocata, le hanno anche intimato di non uscire e di non parlare più del Falun Gong alla gente. Le hanno ordinato di firmare le dichiarazioni di rinuncia alla pratica, ma non è chiaro se abbia o meno ottemperato.

Non è la prima volta che Yang viene presa di mira per la sua fede; in passato è stata condannata a quattro anni di carcere e detenuta almeno altre sei volte (tre volte in centri di lavaggio del cervello, una volta in un centro di detenzione e due volte in prigione). I dettagli della sua passata persecuzione sono ancora da indagare.