(Minghui.org) Dopo aver trascorso sei anni in prigione per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, un elettricista di 51 anni, è stato nuovamente arrestato a meno di quattro anni dalla sua liberazione. Suo padre era così devastato che è morto il giorno dopo. La moglie dell'uomo incarcerato ha chiesto il divorzio, lasciando il loro figlio in età scolare ogni giorno in lacrime.
Il signor Cheng Yongyue (程永跃), che lavorava presso la Shanxi Steel Company, si è affidato alla pratica del Falun Gong per curare i suoi disturbi cronici e per imparare ad essere una persona migliore. Dopo di che, ha spesso parlato alla gente della pratica del Falun Gong per contribuire a portare la persecuzione a termine.
Ma la reazione delle autorità non si è fatta attendere. Nel novembre 2004, è stato seguito, arrestato e portato al Centro di Detenzione di Jiancaoping. È stato torturato così gravemente che la polizia ha dovuto portarlo in ospedale.
Dopo essere stato condannato a sei anni di carcere, è stato trasferito al Carcere di Jinzhong, dove è stato brutalmente picchiato. C'è voluto più di un mese perchè il suo viso gonfio guarisse. Per un lungo periodo di tempo, la polizia ha usato manette e catene per costringerlo su un letto di metallo.
Quando è stato rilasciato, l'azienda Shanxi Steel lo ha licenziato e così ha dovuto fare dei lavoretti per mantenere la famiglia.
Quattro anni dopo,, il 18 settembre 2014, è stato arrestato di nuovo dopo aver chiarito i fatti (*) sul Falun Gong ad un ufficiale di polizia.
Subito dopo che il suo arresto, confermato il 26 settembre, il signor Cheng ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Il 28 ottobre è stato trasferito al primo Centro di Detenzione nella città di Taiyuan, quando era in condizioni critiche dopo uno sciopero della fame durato più di 30 giorni.
Il caso del signor Cheng è stata accolto favorevolmente dalla Corte distrettuale di Jiancaoping alla fine di dicembre.
Parti responsabili della sua persecuzione:
Shen Baoping (沈 保 平), maschio, 43 anni, responsabile della
Stazione di Polizia Beizhan che ha segnalato Cheng Yongyue alla
polizia: +86-351-13383435652
Dou Chunjian (窦春健), pubblico ministero, della procura del
distretto di Jiancaoping : +86—13623515506
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Categoria: Resoconti della persecuzione