(Minghui.org) Una donna canadese detenuta a Pechino verrà processata per essersi rifiutata di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Sun Qian di 51 anni, fondatrice della Beijing Leadman Biochemistry e diventata cittadina canadese nel 2007, ha avuto una carriera di enorme successo, tanto che è stata inserita nell’elenco delle persone più benestanti della Cina sia nel 2012 che nel 2016. A causa dello stress dovuto al lavoro, soffriva di palpitazioni, problemi di fegato e depressione. Aveva provato molte cure, senza però alcun risultato. Tuttavia nel 2014 i suoi sintomi erano spariti dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong.

La signora Sun Qian

A causa della sua nuova fede la donna ha catturato l'attenzione della polizia cinese, che l’ha arrestata il 19 febbraio 2017 mentre era in casa a Pechino. Per via alla sua cittadinanza canadese il suo caso ha suscitato una diffusa attenzione sia in Cina che in Canada. Quando il governo canadese ha richiesto la sua liberazione, quello cinese ha intensificato la pressione sugli avvocati che si erano già impegnati a difendere il suo diritto costituzionale alla libertà di credo.

Finora sono tre gli avvocati che sono stati costretti a dimettersi dall’incarico di rappresentarla, e non appena il terzo si è ritirato dalla causa, le autorità hanno stabilito la data del processo (che rimane ancora ignota).

La famiglia di Sun si è allora data da fare per trovare un nuovo legale, che il 28 marzo 2018 è andato a incontrarla nel centro di detenzione nr.1 di Pechino. La praticante ha raccontato che, durante le settimane precedenti, quattro o cinque persone erano andate a trovarla in occasioni separate, sostenendo di non aver niente a che fare con il governo e promettendole di liberarla subito e di restituirle il patrimonio aziendale confiscato, se avesse accettato di rinunciare al suo credo nel Falun Gong. Poi hanno minacciato di trattenerla a lungo in prigione se si fosse rifiutata di soddisfare la loro richiesta.

Sun ha detto al suo nuovo avvocato di credere che quegli individui fossero o della polizia o dei funzionari della Procura locale, e quando il 28 marzo un console dell’ambasciata canadese è andato a trovarla, ha raccontato anche a lui delle minacce ricevute.

Il primo avvocato è stato costretto a dimettersi nel giugno 2017

Nell’aprile 2017 la famiglia di Sun ha assunto Gao Chengcai, avvocato della città di Zhengzhou, nella provincia dell’Henan. Durante il loro primo incontro la praticante gli ha parlato delle torture subite in prigione e allora il legale ha aiutato la famiglia a presentare una denuncia contro la polizia.

L'avvocato Gao con la madre di Sun Qian difronte al centro di detenzione

Non molto tempo dopo il manager dello studio legale di Gao ha chiesto al difensore di dimettersi dal rappresentare la signora Sun, citando un verbale emesso dal capo dell’Ufficio giudiziario di Zhengzhou. L’avvocato è rimasto scioccato perché aveva appena incontrato il direttore del suddetto ufficio, portando alla sua attenzione il caso della praticante, e questi lo aveva incoraggiato a rappresentarla secondo la legge.

Il manager gli ha spiegato che il direttore non aveva voluto dirgli direttamente di cessare la rappresentanza di Sun, e che aveva fatto pressione sullo studio legale affinché lo facesse per lui.

Per evitare di causare guai al suo studio, nel giugno 2017 Gao si è ritirato dal caso.

Secondo avvocato costretto a dimettersi a metà marzo 2018

A maggio 2017 l'avvocato Huang Hanzhong di Pechino è stato assunto per rappresentare la praticante. Nell'ottobre dello stesso anno, mentre il congresso del Partito Comunista era in sessione, l’Ufficio giudiziario di Pechino lo ha convocato per un colloquio e gli ha chiesto di presentare una relazione scritta sul caso Sun, ma lui si è rifiutato.

L'avvocato Huang Hanzhong

Nel febbraio 2018 l’avvocato è stato convocato di nuovo e ancora una volta si è rifiutato di cooperare. Tuttavia ha cambiato idea alcune settimane dopo, all’inizio di marzo, quando dei funzionari del Ministero della Sicurezza Pubblica lo hanno accompagnato dal direttore dell’Ufficio giudiziario locale per un colloquio. In quella occasione ha notato che il direttore sembrava molto nervoso e ha avuto la chiara impressione che i funzionari lo avrebbero arrestato se non avesse accettato di dimettersi dal rappresentare Sun.

Huang Hanzhong si è ritirato dal caso nel marzo 2018.

Terzo avvocato costretto a dimettersi a fine marzo 2018

Xiong Dongmei, avvocatessa della provincia dello Shandong, è stata assunta due mesi prima di Huang Hanzhong. Il suo Ufficio giudiziario locale l’ha convocata in due occasioni, durante le quali le hanno detto che poteva rappresentare la praticante. Tuttavia, nel dicembre 2017, lo stesso ufficio le ha ordinato di fare rapporto ogni volta che andava a Pechino per incontrare la sua cliente, aggiungendo che le avrebbero rilasciato un’autorizzazione alla volta per vederla. In passato ai legali non era mai stato richiesto alcun permesso della polizia per incontrare i propri assistiti.

L'avvocatessa Xiong Dongmei

L’ufficio ha fatto pressione anche sul suo studio legale, che le ha detto che poteva solo difendere la sua cliente, ma non presentare denunce contro qualcuno.

Nel febbraio 2018 diverse persone sono andate a parlare con Xiong. Tra queste c'erano sia funzionari dell’Ufficio giudiziario dello Shandong che quelli del suo Ufficio giudiziario locale. Alla fine le hanno chiesto di dimettersi dal rappresentare Sun. Poi hanno staccato la sua licenza di avvocato appesa alla parete del suo studio e requisito il suo tesserino.

L’avvocatessa Xiong ha abbandonato la causa di Sun alla fine di marzo 2018.

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