(Minghui.org) Un avviso pubblicato su Minghui a giugno di quest'anno, affermava che il governo degli Stati Uniti avrebbe rafforzato i controlli per il visto dei responsabili di violazioni sui diritti umani, compresi quelli coinvolti nella persecuzione del Falun Gong. A questi individui potrebbe essere negato il visto o vietato l'ingresso.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un sistema di meditazione basato sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Da quando il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare il gruppo nel luglio del 1999, un gran numero di praticanti è stato arrestato, imprigionato e torturato per il suo credo.

L'avviso ha esortato "i discepoli della Dafa in tutto il mondo a intraprendere azioni immediate per raccogliere, compilare e inviare al sito Minghui.org informazioni sui persecutori, i loro familiari e le loro attività, così da individuarli e verificare le loro identità”.

L’ex direttore Cao Chengxu, dell'Ufficio 610 di Longkou nella provincia dello Shandong, è stato segnalato a Minghui per aver supervisionato la repressione dei praticanti del Falun Gong nella regione. In particolare ha supervisionato, ordinato e partecipato direttamente alla tortura. I praticanti sono stati picchiati, privati del sonno e/o del cibo, costretti ad accovacciarsi per lunghi periodi di tempo, ustionati con i bastoni elettrici, messi in gabbia e umiliati in pubblico.

Nel luglio del 2000 Cao è stato attivamente coinvolto nella morte della praticante Tian Xiangcui. Il suo caso è stato il primo di una lista di decessi di praticanti del Falun Gong avvenuti a Longkou a causa della persecuzione.

Informazioni di base

Nome: Cao Chengxu

Sesso: maschile

Data di nascita: 1964

Professione: in pensione, ex direttore dell'ufficio 610 della città di Longkou (posizione: Gangcheng Road, città di Longkou, provincia dello Shandong)

Indirizzo abitazione: terzo piano, unità est, edificio 13, comunità di Longzu, distretto di Dongcheng, città di Longkou, provincia dello Shandong

Liu Guiqin: moglie di Cao, in pensione dall'ufficio di pianificazione familiare di Longkou

Cao Yang: figlio di Cao Chengxu, lavora al governo municipale di Dongjiang

Cao Chengxu è stato segretario di partito della città di Fengyi (ora parte della città Shiliang) e della città di Xiadingjia, e anche del comitato di quartiere di Longgang. L'11 aprile del 2012 ha partecipato a un arresto di massa di praticanti del Falun Gong. Dopo essere diventato direttore dell'Ufficio 610 di Longkou nel 2013, ha intensificato la persecuzione nella città.

La praticante Tian Xiangcui è morta per abusi nel luglio del 2000

Nel luglio del 2000 diciassette praticanti del Falun Gong di Fengyi sono andati a Pechino per fare appello per il Falun Gong, ma sono stati rimandati indietro. Poiché Tian Xiangcui si era occupata della musica per praticare gli esercizi del Falun Gong in Piazza Tiananmen, la polizia di Pechino l’ha considerata come l’organizzatrice e l'ha costretta a rivelare l'elenco completo dei praticanti che sono andati a Pechino con lei. Cao Chengxu, al tempo segretario di partito di Fengyi, ha pagato alla polizia di Pechino 5.000 yuan (circa 650 euro) per ottenere l'elenco, in modo da sapere chi della sua giurisdizione era andato a Pechino.

Cao ha tenuto questi praticanti nella struttura governativa di Fengyi, dove sono stati lasciati per ore sotto il sole, e costretti a rimanere per lungo tempo senza cibo e acqua. Cao e i suoi subordinati hanno picchiato i praticanti ogni giorno, una volta al mattino e una al pomeriggio. Molto spesso capitava che in quattro o cinque contemporaneamente picchiavano un unico praticante. Dopo diversi giorni, i praticanti erano coperti di lividi.

«Paga 12.000 yuan (circa 1550 euro) se vuoi portare a casa un praticante», così ha detto Cao ai familiari dei praticanti detenuti. Purtroppo vivendo in campagna, nessuna famiglia poteva permetterselo, quindi il 17 luglio del 2000 tutti i praticanti sono stati portati al centro di detenzione di Zhangjiagou.

Tian aveva sessantuno anni e abitava nel villaggio di Qujiagou. È stata picchiata selvaggiamente e colpita con bastoni elettrici. Come conseguenza non riusciva a mangiare e spesso tossiva.

Il 20 luglio, tre giorni dopo essere finita nel centro di detenzione, Tian è caduta in coma ed alla sua famiglia è stato chiesto di portarla via da lì. Così il 22 luglio l’hanno portata in ospedale dove è deceduta il giorno seguente.

La morte di Tian non è stata casuale, infatti Cao e l'ufficiale di polizia Chen Zhenwei abusavano spesso dei praticanti dopo che si ubriacavano o perdevano soldi al gioco d'azzardo. Li torturavano continuamente con bastoni elettrici, procurando loro delle evidenti bruciature sulle mani. «Va bene se uno o due di loro muoiono», ha osservato Cao, «me ne occuperò io».

Lavaggio del cervello ed estorsione

Nel 2001 Cao è stato nominato segretario di partito di Xiadingjia, e con il suo nuovo incarico nella direzione municipale a partire da febbraio dello stesso anno, ha avviato delle sessioni di lavaggio del cervello con l'obiettivo di “trasformare” i praticanti. Oltre a torturare determinati praticanti come Sun Cuifang, Wang Wenqiang e Yu Xiliu, Cao ha realizzato videocassette per diffamare il Falun Gong.

Wang, un veterano disabile, una volta ha impedito a Cao di picchiare altri praticanti, il quale però, una sera nel marzo del 2001, si è vendicato. Dopo essersi ubriacato, lui e altri ufficiali hanno chiamato Wang, e dopo averlo fatto accovacciare, l’hanno picchiato a turno.

Prima del congresso nazionale del popolo nel marzo del 2002, Zhang Fenglian è andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong, però è stata riportata indietro da Cao, che l’ha tenuta in una gabbia di metallo senza cibo per sette giorni. Il giorno seguente l’ha portata in un centro di lavaggio del cervello istituito dall'Ufficio 610 e una settimana dopo, Zhang è stata trasferita al centro di detenzione di Zhangjiagou, dove è rimasta per un mese prima di essere trasferita in un'altra struttura di detenzione per un altro mese. Cao non l’ha rilasciata fino a quando la sua famiglia non ha pagato la cauzione di 18.000 yuan (circa 2350 euro) con denaro preso in prestito.

Il calvario di una coppia sposata

Anche Diao Xihui, un ex insegnante della Fengyi Middle School, è andato a Pechino per fare appello per il Falun Gong poco dopo l'inizio della persecuzione nel luglio del 1999. Cao, che al tempo era segretario di partito di Fengyi, insieme a degli agenti di polizia hanno picchiato Diao e sua madre di cinquant’anni circa. In seguito Cao ha condotto Diao in un centro di detenzione, e finito il periodo di carcere, ha ripreso la sua carica comunale. Mentre alla madre hanno sospeso lo stipendio per più di un anno.

Dopo che la morte di Tian Cuixiang è stata riportata dal sito Minghui, Cao e i suoi seguaci hanno cercato di scoprire chi avesse inviato le informazioni a Minghui. Poiché Diao e sua moglie Lu Yanna erano entrambi insegnanti, sono diventati i principali sospettati. Di conseguenza Lu è stata arrestata alla fine del 2000, subendo diverse torture dalla polizia, che l’hanno portata allo svenimento più volte. Più tardi è fuggita col marito, e per evitare di essere arrestati si sono trasferiti da un posto all'altro per più di tre anni. La polizia ha inserito la coppia nella lista dei ricercati, pubblicando una ricompensa di 60.000 yuan (circa 7750 euro).

L'8 aprile del 2004 Diao, uscito di casa per distribuire materiale del Falun Gong, è stato arrestato nella contea di Qianshan, nella provincia di Anhui, dove viveva con la moglie Lu. In seguito la coppia e il loro bambino di 10 giorni sono stati riportati nella loro città natale Longkou, nella provincia dello Shandong.

Successivamente Diao è stato condannato a sei anni di prigione, e sua moglie a tre anni. Grazie alla pressione della comunità internazionale, dopo che l’episodio è stato ampiamente diffuso, Lu è stata rilasciata su cauzione per potersi prendere cura del suo bambino.

Tuttavia, l'8 maggio del 2006, gli agenti della Procura e della polizia di Xiadingjia hanno arrestato nuovamente Lu e l'hanno trattenuta nel centro di detenzione di Longkou.

Crimini aggiuntivi

Dopo che Cao è diventato direttore dell'Ufficio 610 di Longkou, ha intensificato la persecuzione del Falun Gong nella regione. In quel periodo i praticanti Han Weimei, Yin Xiangyang, Wu Manping e Li Yujun sono stati condannati al carcere per il loro credo.

Il 5 agosto del 2015 Cao ha dato l’ordine a tutti i governi locali del territorio e ai comitati di partito, di condurre un'indagine su tutti i praticanti locali che avevano presentato denuncia contro l'ex leader del PCC Jiang Zemin per aver perseguitato il Falun Gong. Un elenco completo di questi praticanti è stato fornito a tutti gli organismi del dipartimento di polizia e al governo di Longkou, per aiutarli nelle loro indagini.

L’ufficio di sicurezza interna di Longkou (parte del dipartimento di polizia) ha quindi costretto le stazioni di polizia locali, ad arrestare i praticanti riportati sull'elenco, sfruttando i datori di lavoro e i comitati di partito del territorio. Nel giugno del 2015 gli ufficiali della stazione di polizia di Nanshan hanno effettuato gli arresti in due riprese. Mentre in tutta la città di Longkou, oltre 40 praticanti del Falun Gong sono stati arrestati per aver presentato denunce penali contro Jiang, e tanti altri molestati. I praticanti arrestati sono stati torturati in detenzione. Di seguito è illustrata una forma di tortura chiamata “Arrostire un agnello intero”:

Metodo di tortura: "Arrostire un agnello intero"