(Minghui.org) All'inizio di quest’anno una donna di Chongqing è morta, diversi mesi dopo essere stata arrestata con sua figlia per via della loro fede nel Falun Gong, una disciplina che coltiva mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La scomparsa della signora Fan Defang all’età di 88 anni pone fine alla persecuzione che ha subito per due decenni.

Nel 1999, dopo che il regime comunista ordinò la persecuzione contro il Falun Gong, Fan si recò a Pechino per fare appello, e venne arrestata nel dicembre 1999.

A quel tempo aveva 67 anni e, dopo l’arresto, fu rimandata a Chongqing dove scontò una detenzione di quindici giorni.

In seguito Fan venne arrestata altre due volte: la prima nell'agosto 2000 e la seconda il 31 ottobre 2003. Ogni volta è stata inviata nei centri di lavaggio del cervello.

Il 28 gennaio 2005venne nuovamente arrestata mentre parlava alla gente del Falun Gong insieme ad un'altra praticante, la signora Yuan Suxian. Dopo una breve detenzione Fan non riusciva più a stare in piedi, era diventata temporaneamente disabile e successivamente vennerilasciata su cauzione perché necessitava di cure mediche. Yuan invece è rimasta in custodia ed è deceduta in circostanze sospette il 30 luglio.

Nel maggio 2006, Fan venne riportata nel centro di detenzione del distretto di Dadukou ed il 9 giugno fu condannata dal tribunale distrettuale locale a tre anni.

Nel settembre 2006, venne mandata nella prigione femminile di Chongqing, dove venne sottoposta ad un intenso lavaggio del cervello e fu costretta a lavorare più di dieci ore al giorno senza compenso.

Dopo essere stata rilasciata, le autorità hanno continuato a molestarla periodicamente.

Alla fine di settembre dello scorso anno, Fan e sua figlia Yu Xia stavano camminando per strada quando un gruppo di agenti le ha arrestate ed ha saccheggiato la loro abitazione. Entrambe sono state rilasciate il giorno del loro arresto: Fan incondizionatamente e Yu su cauzione.

All'inizio di quest’anno, Fan è deceduta.

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