(Minghui.org) Dopo tredici mesi di detenzione, una donna di settantotto anni è stata condannata a due anni di carcere per la sua fede nel Falun Gong, una pratica che mira al miglioramento di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 13 agosto dell’anno scorso la praticante Peng Shuhua, della città di Chengdu, nella provincia dello Sichuan, parlava per strada con altri praticanti del Falun Gong, quando un'auto della polizia si è fermata accanto a lei. Alcuni agenti le hanno preso bruscamente la borsa e l’hanno perquisita senza il suo consenso. Quando hanno trovato del materiale relativo al Falun Gong, l’hanno arrestata. In seguito la sua abitazione è stata saccheggiata. Da allora è stata trattenuta nel centro di detenzione del distretto di Shuangliu.

Il 5 giugno si è tenuta la prima udienza nel tribunale distrettuale di Xinjin; a seguire la seconda il 23 luglio e la terza il 13 agosto. È stata infine condannata a due anni il 10 settembre, per aver "destabilizzato le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto", un pretesto usato frequentemente dal sistema giudiziario cinese per incastrare e incarcerare i praticanti del Falun Gong.

Otto arresti precedenti

Peng soffriva di molti disturbi, tra cui nevrosi, sclerosi cerebrovascolare, pielonefrite, artrite reumatoide e gastroptosi. Aveva anche la spalla destra in condizioni così gravi da non essere in grado di sollevare il braccio. Si è fatta visitare da molti medici, ma i suoi sintomi persistevano. Nel 1997 le è stato presentato il Falun Gong. Dopo un breve periodo di pratica, ha ritrovato la salute e si è sentita mentalmente e fisicamente sollevata.

Per non aver abbandonato la sua fede, dopo l'inizio della persecuzione è stata arrestata altre otto volte prima del suo ultimo arresto.

Cinque arresti nel 2000

Nel marzo del 2000 è stata arrestata per la prima volta, per essersi recata a Pechino per appellarsi in difesa del Falun Gong. Quando è stata rimandata a Chengdu, la polizia ha saccheggiato la sua abitazione. Successivamente è stata multata di 10.000 yuan (circa 1.270 euro) e detenuta per quarantacinque giorni.

Nel maggio del 2000 è stata arrestata di nuovo, e costretta a partecipare a una sessione di lavaggio del cervello di sette giorni.

Il suo successivo arresto è avvenuto il 29 giugno del 2000, quando ha praticato il Falun Gong in una piazza pubblica. In quell’occasione è stata trattenuta per cinquanta giorni. Una volta le guardie l'hanno ammanettata e costretta a stare in piedi sotto il sole cocente per un giorno intero, senza darle cibo e acqua, e senza permetterle di usare il bagno. A causa di questa tortura ha riportato delle spellature[Autore sc1] sul viso e sulle braccia. Inoltre la donna è stata anche sottoposta ad alimentazione forzata.

Il 30 settembre del 2000 la polizia l’ha arrestata per la quarta volta. Durante i ventisei giorni di detenzione, i funzionari del governo locale hanno intimidito suo marito, terrorizzandolo e lasciandolo traumatizzato.

Peng è stata nuovamente arrestata quando si è recata una seconda volta a Pechino per appellarsi per il Falun Gong nel dicembre del 2000. È stata detenuta per otto mesi e multata di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Quando la polizia è andata a casa sua a ritirare i soldi della multa, la sua famiglia non poteva permettersi di pagarla. Gli agenti allora hanno preso in cambio un servizio da tè di lusso che la sua famiglia voleva vendere, del valore di 10.000 yuan.

Nel centro di detenzione di Xinjin, Peng ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Gli agenti le hanno aperto la bocca con degli attrezzi, e l'hanno alimentata forzatamente. La sua bocca è stata ferita, e gli angoli della bocca sono stati strappati. Molti dei suoi denti erano rotti, e il suo viso era molto gonfio. C'erano anche ferite sul corpo che sanguinavano copiosamente.

A causa dei danni ai denti, dopo che è stata dimessa ha dovuto indossare una dentiera, e ha potuto mangiare solo cibi morbidi.

Altri tre arresti

Nel 2009 è stata arrestata altre due volte, per aver parlato del Falun Gong. Dopo il primo arresto è stata trattenuta per un giorno e le è stata sequestrata la bicicletta (data sconosciuta). Il 30 dicembre, quando è stata arrestata la seconda volta, è stata trattenuta per due giorni.

Il 14 maggio dell’anno scorso, a distanza di tre mesi dal suo ultimo arresto, è stata nuovamente arrestata per aver parlato del Falun Gong alla gente. La praticante è stata poi rilasciata lo stesso giorno.