(Minghui.org) La signora Yan Yuqin, abitante di Urumqi, capitale della regione autonoma uigura dello Xinjiang, è stata recentemente arrestata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese sin dal 1999. Anche alcuni membri della sua famiglia, che non praticano il Falun Gong, sono stati presi di mira dalle autorità.

Il 29 settembre scorso un gruppo di ufficiali ha fatto irruzione nella sua casa, l'ha perquisita ed ha confiscato una scatola di libri del Falun Gong. Anche suo marito, che non pratica il Falun Gong, è stato arrestato.

La mattina dopo la polizia ha molestato la sorella di Yan e ha perquisito la sua abitazione. La sera il figlio di Yan e la sua ragazza sono stati arrestati. La polizia li ha interrogati ed ha chiesto loro molte informazioni personali, ma loro si sono rifiutati di fornire dati al riguardo della madre.

Nei giorni seguenti la polizia ha molestato la sorella ed il fratello di Yan, causando loro un enorme disagio mentale.

I suoi familiari si sono anche recati alla stazione di polizia per chiedere informazioni. Hanno aspettato tutta la mattina, ma la polizia si è rifiutata di incontrarli e di fornire loro ragguagli sul caso.

Il 4 ottobre scorso Yan è stata trasferita in un centro di detenzione del distretto di Tianshan gestito dall'Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong. Non è chiaro se il marito sia ancora detenuto.

Negli ultimi vent’anni, la signora Yan è stata ripetutamente arrestata e rinchiusa in carcere per la sua fede. Ha scontato tre anni in prigione e, oltre all'incarcerazione, ha subito enormi perdite finanziarie. La persecuzione ha avuto ripercussioni sulla sua salute; in seguito ha sviluppato un cancro al seno e si è sottoposta ad una mastectomia.