(Minghui.org) L’anno scorso una famiglia di tre persone è stata arrestata per via del suo credo spirituale nel Falun Gong. Mentre la moglie e la figlia sono state successivamente rilasciate, il marito è rimasto in custodia ed il suo caso è stato sottoposto a due udienze. La polizia, pochi giorni dopo la prima udienza, ha nuovamente arrestato la moglie e la figlia. La moglie è tuttora detenuta ed alla figlia è stata negata la partecipazione alla seconda udienza del padre.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Du Jingyi è un avvocato sulla sessantina che vive nella città di Changchun, nella provincia dello Jilin. Du ha incominciato a praticare il Falun Gong nel 1996 e attribuisce alla pratica la guarigione dai suoi numerosi disturbi.

Il 9 settembre dell’anno scorso, intorno alle 4 del mattino, due auto della polizia si sono presentate all'esterno del condominio di Du. Intorno alle 6 del mattino gli agenti l’hanno arrestato mentre usciva per andare a fare la spesa. Gli agenti hanno requisito le chiavi della sua abitazione, l’hanno perquisita e gli hanno confiscato più di trecento libri del Falun Gong, le foto del fondatore di questa via di coltivazione e più di 100.000 yuan (circa € 13000) in contanti, poi su richiesta della sua famiglia hanno restituito 50.000 yuan (circa € 6500). Anche la moglie di Du, Cui Yuqiu, e la loro figlia Du Xin sono state arrestate.

La moglie e la figlia dell’avvocato siano state rilasciate intorno alle 23 dello stesso giorno, mentre Du è stato trattenuto presso la stazione di polizia di Yihelu per tutta la notte ed il giorno successivo è stato trasferito al centro di detenzione n° 2 della città di Changchun. Durante la detenzione è stato ricoverato in ospedale per aver contratto la scabbia, causata dalle cattive condizioni igieniche della sua cella.

Il 10 dicembre dello stesso anno, quando il suo avvocato l’ha incontrato, Du gli ha detto di essere stato incriminato e che il pubblico ministero aveva presentato il suo caso al tribunale distrettuale di Chaoyang.

Il 13 luglio di quest’anno Du ha preso parte alla sua prima udienza in videoconferenza. Il giudice che la presiedeva, Jiang Hui, ha aggiornato l'udienza dopo aver appreso che al suo avvocato mancava una lettera di referenze del suo ufficio giustiziario locale, cosa non richiesta dalla legge all'avvocato per poter rappresentare il suo cliente in tribunale. Il giudice Jiang ha chiesto all'avvocato di fornire la lettera all'udienza successiva ordinandogli anche di dichiararsi colpevole per questa sua mancanza.

Data la richiesta illegale del giudice, la famiglia di Du ha ritirato il mandato al suo avvocato, lasciando che Du si difendesse da solo.

Due giorni dopo l'udienza la polizia ha fatto irruzione in casa sua arrestando di nuovo sua moglie e sua figlia. Mentre sua moglie è stata rilasciata dopo tredici giorni di detenzione Cui, sua figlia, risulta ancora incarcerata nel centro di detenzione n°4 della città di Changchun.

Il 28 settembre scorso è stata fissata la seconda udienza di Du. Un altro giudice, Zhang Dan, ha impedito a sua figlia di partecipare all'udienza, con la scusa che era elencata fra i testimoni del suo caso. Quando sua figlia è uscita per cercare un altro membro della famiglia che partecipasse all'udienza per conto suo, il giudice ha iniziato il procedimento rifiutando di far entrare i suoi parenti in aula.

Successivamente la famiglia di Du ha chiesto di incontrare il giudice che presiedeva l’udienza, Wang Yanan, ma la loro richiesta è stata respinta. I familiari hanno appreso da un membro del personale del tribunale che anche la seconda udienza era stata condotta tramitevideoconferenza e che Du aveva presentato una dichiarazione di non colpevolezza.