(Minghui.org) Lo scorso 15 settembre l'Assemblea nazionale, ovvero la camera bassa del parlamento francese bicamerale, ha presentato un disegno di legge per porre fine alle pratiche illecite relative ai trapianti di organi, con particolare attenzione a quelli effettuati al di fuori dell'Europa. Sessantacinque membri del Parlamento hanno firmato per sostenere la bioetica nella comunità medica e scientifica.

Frédérique Dumas, membro dell'Assemblea nazionale, ha avviato il progetto di legge n. 3316 per fermare la raccolta forzata di organi in Paesi come la Cina

Avviato dal membro dell'Assemblea nazionale Frédérique Dumas, il disegno di legge n. 3316 presentato al presidente della legislatura, evidenzia le prove del prelievo forzato di organi e le aree in cui il governo francese può intervenire.

Raccolta forzata di organi in Cina

La motivazione del disegno di legge ha evidenziato la situazione attuale dei trapianti di organi in Francia. A causa della sua carenza, il tempo di attesa per un trapianto nel paese è di solito di tre anni e aumenta ogni anno. Le leggi francesi vietano il traffico di organi e prevedono una pena detentiva fino a sette anni e una multa di 100.000 euro, ma il turismo dei trapianti per ricevere organi di provenienza illegale è comunque un problema che si trascina dagli anni Ottanta.

Il caso più grave del turismo dei trapianti è quello della Cina, perché va di pari passo con il prelievo di organi dai detenuti, soprattutto di coscienza, senza il consenso "libero e informato" ai sensi del diritto internazionale e del diritto francese", si legge nel disegno di legge. Sebbene la Cina abbia dichiarato di aver vietato nel 2015 il prelievo di organi dai prigionieri, numerosi studi indipendenti hanno dimostrato che tali pratiche continuano ancora oggi.

Tra questi studi ci sono le indagini dell'ex segretario di Stato canadese per l'Asia-Pacifico David Kilgour e dell'avvocato internazionale per i diritti umani David Matas. Un altro ricercatore, il giornalista investigativo Ethan Gutmann, è stato coautore nel 2014 di un libro intitolato “The Slaughter” dopo sette anni di indagini sul prelievo di organi dai prigionieri di coscienza in Cina.

Inoltre, a Londra è stato istituito un tribunale popolare indipendente incentrato sul prelievo forzato di organi in Cina, presieduto da Sir Geoffrey Nice QC, che ha guidato il processo a Slobodan Milošević, ex presidente della Serbia, presso il Tribunale penale internazionale dell'Onu per l'ex Jugoslavia. Il Tribunale cinese ha analizzato un'ampia varietà di prove e ha stabilito che la raccolta forzata di organi ha avuto luogo in Cina per circa vent’anni. Ha anche concluso che queste pratiche sono "crimini contro l'umanità provati oltre ogni ragionevole dubbio".

Legislazione per fermare i crimini

Il disegno di legge francese ha dichiarato che diversi Paesi e regioni tra cui Spagna, Italia, Israele e Taiwan hanno già modificato la loro legislazione nazionale per frenare il turismo dei trapianti in Cina. Queste misure puniscono le persone coinvolte in questi crimini e mirano ad impedire che i cittadini di questi Paesi diventino complici di queste atrocità.

Sebbene la Francia abbia firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta degli organi umani nel 2019, l'attuazione del trattato e la consegna dei trasgressori alla giustizia potrebbe essere difficile.

"Di fronte all'assenza di sanzioni da parte delle istituzioni europee per combattere questi crimini, è necessario modificare le leggi nazionali francesi, al fine di evitare che gli Enti sanitari pubblici e privati siano resi complici di violazioni dei diritti umani nel trapianto di organi", ha dichiarato il disegno di legge.

Ad esempio, la collaborazione tra le autorità sanitarie francesi e cinesi deve essere esaminata. Grazie a tale collaborazione, la Francia ha formato e instaurato stretti rapporti con il personale cinese addetto ai trapianti. Già nel 2013, il Comitato consultivo nazionale per l'etica ha ascoltato una testimonianza che avvertiva che, formando i medici cinesi, i medici francesi avrebbero potuto diventare involontariamente complici del prelievo forzato di organi.

Il nuovo disegno di legge è composto da sei articoli che impongono all'etica dei trapianti di organi e ne garantiscono la conformità attraverso verifiche, controlli e sanzioni.