(Minghui.org) Tra agosto e ottobre di quest'anno le autorità della città di Maoming, situata nella provincia del Guangdong, hanno molestato sei praticanti locali, cercando di spingerli a rinunciare alla loro fede e a firmare delle dichiarazioni allo scopo di denunciare il Falun Gong. Due di loro hanno perso la vita a causa delle molestie.

Alcuni degli agenti che hanno molestato i praticanti appartengono alla stazione di polizia di Meihua, assieme a Lu Jianguo, capo dell'Ufficio 610 di Meihua. Si tratta di un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito comunista cinese dal 1999.

Chen Yangqing

Il 20 agosto scorso Chen Yangqing è stata molestata a casa dagli agenti che l'hanno minacciata ed hanno cercato di costringerla a firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

Chen, che negli ultimi due decenni è stata presa di mira per la sua fede, è stata ulteriormente traumatizzata dalle recenti molestie e la sua salute è rapidamente peggiorata. La donna è morta il 24 settembre, all'età di sessantasette anni. Otto giorni dopo, il 2 ottobre, gli agenti di polizia e dell'Ufficio 610, si sono nuovamente presentati a casa sua per molestarla.

La signora Chen non è stata l'unica della sua famiglia che ha perso la vita a causa della persecuzione; sua madre, Li Heying, è morta nel marzo 2010, all'età di ottantadue anni. Prima di morire, Li ha lottato alcuni anni per le cattive condizioni di salute dopo diversi arresti e due mesi di detenzione in un centro per il lavaggio del cervello.

Lai Juying

La sessantacinquenne Lai Juying è morta verso la metà di ottobre a causa delle molestie subite. Ulteriori informazioni relative a questo caso sono ancora oggetto di indagine.

Li Shaoqing

Il 20 agosto scorso anche Li Shaoqing è stata molestata e minacciata dagli agenti che le hanno ordinato di firmare una dichiarazione allo scopo di rinunciare e denunciare il Falun Gong. Li si è rifiutata di obbedire.

In seguito gli agenti sono tornati a molestarla il 26 agosto e non trovandola in casa,hanno minacciato la sua famiglia, insistendo per farle firmare le dichiarazioni. Prima di andarsene, hanno confiscato un calendario informativo, un altro oggetto legato alla pratica ed una foto del fondatore del Falun Gong.

Gli agenti sono tornati nuovamente il 24 e il 25 settembre per intimare a Li di firmare le dichiarazioni, ma lei ha ribadito il suo rifiuto. Quando ha cercato di chiarire i fatti sul Falun Gong, loro hanno detto di sapere già quello che lei affermava ed hanno minacciato di tornare fino a quando non si fosse decisa a firmare la dichiarazione. Inoltre hanno requisito uno dei suoi libri del Falun Gong.

Gli agenti sono tornati altre due volte a far visita alla donna, il 3 e il 4 ottobre. Li stava facendo gli esercizi del Falun Gong quando sono arrivati gli agenti, i quali hanno tentato di costringere il marito a firmare le dichiarazioni al posto suo. Dopo aver ascoltato la conversazione del marito con la polizia, la donna è uscita dalla sua stanza e l’ha fermato. Ha esortato gli agenti a desistere nel loro intento e questi poco dopo se ne sono andati.

Altri casi di molestie

Il 26 agosto, il 6 e il 7 ottobre di quest'anno gli agenti si sono recati a casa di Pan Dongmei e le hanno chiesto di firmare una dichiarazione, ma lei si è rifiutata.

Un altro praticante, il signor Pan Guanghan, è stato molestato e gli è stato ordinato di firmare le dichiarazioni il 26 agosto e il 3 ottobre scorsi. Non ha obbedito.

Il 26 agosto Chen Binggui è stato molestato e gli è stato chiesto di firmare le dichiarazioni. L'uomo ha rifiutato fermamente.