(Minghui.org) Il 29 ottobre, tre praticanti del Falun Gong sono stati processati per la loro fede. I loro tre avvocati hanno presentato delle richieste di non colpevolezza e i praticanti hanno anche testimoniato in loro difesa. Il giudice che presiedeva ha interrotto frequentemente gli avvocati e i praticanti impedendogli di parlare del Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Xie Wanmeng, residente nella città di Shenzhen, provincia del Guangdong, è stato arrestato nel suo appartamento il 28 maggio dello scorso anno. Anche i suoi due ospiti, Wu Rui (anche lui di Shenzhen) e Li Ruihua (residente di Pechino), sono stati arrestati. La polizia ha saccheggiato la casa e ha confiscato a Xie 10.000 yuan (circa 1.285 euro) in contanti e altri effetti personali.

Xie è stato preso di mira a causa di una registrazione delle telecamere di sorveglianza mentre diffondeva informazioni sul Falun Gong. La polizia ha rintracciato la sua residenza attraverso il monitoraggio.

Il 29 ottobre, i tre praticanti sono apparsi presso il tribunale di Yantian. Ogni volta che sia loro che gli avvocati sollevavano l'argomento del Falun Gong, inclusa la mancanza di basi legali per la persecuzione, il giudice Duan Hui li fermava.

L'avvocato di Xie ha affermato che la Costituzione cinese e una risoluzione approvata dalle Nazioni Unite proteggono la libertà di credo. Il giudice Duan gli ha risposto: «Non ti è permesso parlare della Costituzione. Questo caso riguarda il diritto penale. Non si può nemmeno parlare della risoluzione delle Nazioni Unite. Siamo in Cina e seguiamo solo la legge cinese». Quando l'avvocato ha continuato a parlare, il giudice ha minacciato di rimuoverlo dall'aula.

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