(Minghui.org) Liu Jianmin, residente nella città di Zhuhai, provincia del Guangdong, è stato condannato a tre anni di prigione per aver parlato della sua fede nel Falun Gong. L'uomo si trova tuttora nel Centro di detenzione numero 2º del distretto di Doumen, in attesa della sentenza d'appello.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 1° novembre dell'anno scorso Liu, che è originario di Handan, provincia dell'Hebei, ma lavora a Zhuhai, è stato arrestato dopo essere stato denunciato per aver scritto "La Falun Dafa è buona" all'interno di un'area pubblica.

All'inizio di quest'anno, dopo l'incriminazione, il tribunale di Doumen ha nominato un avvocato per lui. L'uomo, non appena ha scoperto che l'avvocato nominato dal tribunale era stato incaricato di presentare un'istanza di colpevolezza nei suoi confronti, ha rifiutato di farsi rappresentare ed ha chiesto ai suoi familiari di assumerne uno, al fine di dichiararsi non colpevole. In aprile è riuscito ad incontrarlo nel centro di detenzione.

Il 29 giugno Liu si è presentato in tribunale. Il testimone che lo ha accusato, ha affermato di aver visto Liu scrivere più volte il messaggio "La Falun Dafa è buona", utilizzando la funzione di "localizzazione" sul suo cellulare, senza fornire ulteriori dettagli di come sia stato in grado di rintracciare la posizione dell'uomo.

L'avvocato di Liu ha sottolineato l'illegalità nel monitorare le attività quotidiane del suo cliente e ne ha chiesto l'assoluzione.

I suoi familiari sono stati recentemente informati dal tribunale che l'uomo è stato condannato a tre anni di carcere. Liu ha presentato ricorso in appello contro la sentenza.