(Minghui.org) Un residente della contea di Yitong, nella provincia di Jilin, sta affrontando un processo per la sua fede nel Falun Gong, un'antica disciplina spirituale e di meditazione, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 10 ottobre, Dong Weixing, un insegnante di cinquantatre anni, è stato arrestato nella sua scuola. Ora è incarcerato nel centro di detenzione di Yitong. Il suo caso è stato presentato dalla polizia, al Procuratore.

Negli ultimi venti anni, per aver sostenuto la sua fede è stato sottoposto a continui arresti e incarcerazioni.

Nel centro di detenzione: Picchiato, legato su una sedia di metallo ed esposto a venti gelidi

Il 13 marzo 2002, Dong è stato arrestato per la prima volta e portato alla stazione di polizia di Yongningjie. Durante l’arresto, lo hanno ammanettato e tenuto a terra. Un agente gli ha dato due calci nel petto, quasi soffocandolo, poi verso mezzanotte è stato trasferito nel centro di detenzione della contea di Yitong.

Il giorno dopo, le guardie gli hanno messo una catena del peso di 55 libbre (circa 25 chili) al collo, costringendolo a stare in posizione accovacciata per ore. Poi lo hanno spinto su una sedia di metallo, gli hanno messo ai piedi un paio di stivali di metallo, gli hanno ammanettato le mani ai lati della sedia e gli hanno messo una barra sempre di metallo davanti al petto, mantenendogli il ceppo sul collo. Un ufficiale gli ha coperto gli occhi con un pezzo di stoffa, mentre un altro gli ha colpito per più di venti volte le cosce rendendole completamene livide. Dopo che è stato liberato dalla tortura della sedia, le sue urine presentavano tracce di sangue.

Il seguente giorno, la polizia gli ha ripetuto la stessa tortura togliendoli anche i vestiti, lasciando le finestre aperte così che il vento gli soffiasse addosso. Per aumentare la sua sofferenza, gli agenti gli hanno anche versato addosso dell’acqua fredda e puntato sulla schiena dei ventilatori.

Tortura del campo di lavoro: stare seduti su un piccolo sgabello ed essere privati del sonno

Il 14 maggio 2002, Dong è stato condannato a una pena di un anno e mezzo di lavori forzati, da scontare nel campo di lavoro forzato di Weizigou. Lì, è stato costretto per lunghe ore a stare seduto su un piccolo sgabello senza muoversi e senza parlare. Inizialmente, la tortura durava dalle 6 del mattino alle 12. Poi le guardie l'hanno gradualmente prolungata, fino alle 2 del mattino successivo e poi ancora di più fino alle 4 del mattino. Ha dormito pochissimo soffrendo di dolori alle natiche infiammate dalla terribile tortura.

Quando Dong insieme agli altri praticanti del Falun Gong detenuti erano estremamente assonnati, le guardie li portavano individualmente in una piccola stanza buia e li torturavano colpendogli le gambe con un'asse di legno, colpendogli gli occhi o sollevando le loro gambe per poi calpestarle.

Dieci giorni di detenzione per aver presentato una denuncia penale contro l'istigatore della persecuzione del Falun Gong

Il 15 dicembre 2015, Dong è stato arrestato nella sua abitazione, dopo che la polizia ha scoperto una denuncia penale da lui presentata contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito comunista cinese che ha ordinato l’inizio della persecuzione del Falun Gong. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione, confiscandogli i suoi tre computer, diversi altoparlanti, i libri del Falun Gong e altri effetti personali. Durante l’arresto, mentre l’uomo era riverso a terra con le mani ammanettate, un ufficiale lo ha filmato.

È stato poi portato alla stazione di polizia, dove l’hanno messo su una sedia con le mani ammanettate dietro la schiena e interrogato. Dopo dieci giorni di detenzione è stato rilasciato.

È stato riferito che l’ultimo arresto che ha subito è legato alla sua denuncia penale del 2015 contro Jiang.