(Minghui.org) Il 7 dicembre 2020 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato che avrebbe sanzionato quattordici funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) per violazioni dei diritti umani. Le sanzioni includono il blocco dei loro beni negli Stati Uniti, il divieto a cittadini statunitensi di trattare con loro e il divieto a loro e ai loro familiari diretti di entrare negli Stati Uniti.

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo annuncia sanzioni contro quattordici funzionari cinesi

L'elenco comprende tutti i quattordici vicepresidenti del Comitato permanente del Congresso nazionale del Popolo (NPCSC). Si tratta di Wang Chen, Cao Jianming, Zhang Chunxian, Shen Yueyue, Ji Bingxuan, Arken Imirbaki, Wan Exiang, Chen Zhu, Wang Dongming, Padma Choling, Ding Zhongli, Hao Mingjin, Cai Dafeng e Wu Weihua”.

In una dichiarazione Mike Pompeo, segretario di Stato degli Stati Uniti, ha affermato i che “l'inesorabile attacco di Pechino contro i processi democratici di Hong Kong ha sventrato il suo Consiglio legislativo, rendendolo un corpo che approva tutto incondizionatamente, privo di opposizione significativa”.

Pompeo ha condannato l'NPCSC per non aver rispettato la Dichiarazione congiunta e la Legge fondamentale e per aver privato il popolo di Hong Kong dei diritti elettorali.

Ha affermato: “Queste azioni dimostrano ancora una volta il completo disprezzo di Pechino per i suoi impegni internazionali ai sensi della Dichiarazione congiunta sino-britannica, un trattato registrato presso le Nazioni Unite”.

Pompeo ha detto che il Dipartimento di Stato ritiene i quattordici funzionari sanzionati responsabili per loro atti sfacciati, tra cui “lo sviluppo, l'adozione o l'attuazione della legge della Repubblica Popolare Cinese sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella regione amministrativa speciale di Hong Kong”. Ha anche condannato l'NPCSC per aver votato all'unanimità in favore dell'adozione della legge sulla sicurezza nazionale per aiutare il PCC a soffocare e arrestare i dissidenti che hanno parlato e parlano contro le politiche oppressive di Pechino.

Ha detto: “Le nostre azioni odierne sottolineano che gli Stati Uniti continueranno a lavorare con i propri alleati e partner per ritenere Pechino responsabile di minare l'autonomia promessa di Hong Kong. Gli Stati Uniti sollecitano ancora una volta Pechino a rispettare i suoi impegni internazionali e ad ascoltare le voci di molti Paesi che hanno condannato le sue azioni”.

Le sanzioni dei quattordici funzionari del PCC sono arrivate quattro giorni dopo la dichiarazione di Pompeo del 3 dicembre, in cui ha affermato che gli Stati Uniti sono inorriditi da tale persecuzione politica e condannato il governo di Hong Kong per il fatto di perseguitare i sostenitori della democrazia. Ha dichiarato: “L'uso dei tribunali per mettere a tacere il dissenso pacifico è un segno distintivo dei regimi autoritari e sottolinea ancora una volta che la più grande paura del Partito Comunista Cinese è la libertà di parola e di pensiero libero del proprio popolo”.

“Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con i propri alleati e partner in tutto il mondo per difendere i diritti e le libertà del popolo di Hong Kong e di tutti coloro che soffrono sotto il dominio repressivo del PCC. Siamo con Joshua Wong, Agnes Chow, Ivan Lam, Jimmy Lai, il popolo di Hong Kong e tutto il popolo cinese”.