(Minghui.org) Da novembre di quest'anno, ogni fine settimana, i praticanti del Falun Gong organizzano attività in William Street nella Chinatown di Perth. Introducono il Falun Gong e sensibilizzano le persone sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC). Consigliano anche ai cinesi di rinunciare alla loro adesione al PCC e alle organizzazioni giovanili ad esso affiliate.

Molte persone si fermano a leggere gli striscioni e i manifesti, per sapere di più sul Falun Gong e sulla persecuzione in Cina. Molti cinesi hanno abbandonato le organizzazioni del PCC e alcuni hanno detto ai praticanti che molti in Cina non amano il Partito.

La gente si ferma a guardare gli striscioni e i manifesti di William Street

Harry Dore (a sinistra) apprezza i praticanti del Falun Gong

Harry Dore, un ingegnere elettrotecnico, ha detto: «Ho sentito parlare del Falun Gong. L’ultima volta un praticante mi ha regalato un fiore di loto. In seguito ho fatto delle ricerche sulle tragiche cose che sono accadute. Quando ho cercato su Internet, le cose cattive che il governo cinese ha fatto sono apparse ripetutamente nei risultati delle ricerche, tra cui il prelievo forzato di organi da praticanti in vita da parte del PCC».

Ha anche riferito di aver appreso, che alcuni Paesi emanano leggi che vietano il trapianto illegale. Spera che anche il governo australiano lo faccia. Inoltre non è d'accordo con la risposta dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul coronavirus, poiché questa è favorevole alla Cina ed è stata complice dell’iniziale insabbiamento e disinformazione del PCC. Sostiene che il Partito influenzi, attraverso la corruzione, gli altri paesi. Apprezza gli sforzi dei praticanti del Falun Gong per aumentare la consapevolezza e sostiene che la raccolta di firme potrebbe sembrare insignificante, ma in realtà avrà a lungo termine, un grande impatto.

K. Yang, dalla Cina, ha rinunciato al PCC attraverso il sito di Chinatown, dopo aver saputo che 360 milioni di cinesi si sono dimessi dal Partito e dalle sue Leghe Giovanili e Giovani Pionieri. Ha raccontato: «So delle dimissioni, un mio compagno di classe in Cina, ha lasciato il Partito poiché sostiene che la libertà è un valore universale». Ha spiegato che molte persone in Cina odiano il PCC e lavorano per smascherarne la corruzione.

Edd Ngadze

Edd Ngadze, ha firmato la petizione che chiede la fine del PCC, affermando che sapeva del prelievo forzato di organi autorizzato dallo Stato. «Non mi piace una dittatura senza libertà di parola. Mi piacciono la democrazia e la libertà dell’Australia».

Ritiene che il regime cinese deve essere ritenuto responsabile dell’occultamento e della diffusione del coronavirus.

Harish Shivashanker

Harish Shivashanker, un ingegnere di Singapore, venuto a conoscenza della raccolta di organi da persone ancora in vita del PCC ha firmato la petizione, e scuotendo la testa ha commentato: «La gente nei paesi comunisti non ha libertà di parola, e Facebook è vietato. Mentre le persone che vivono in Australia sono felici». Ha riferito che avrebbe letto attentamente il volantino.

Peter Clancey e due amici

Peter Clancey, e due suoi amici hanno firmato la petizione. Peter crede che il coronavirus non si sarebbe diffuso in tutto il mondo se il PCC avesse comunicato prima le informazioni sull'epidemia. Ha poi aggiunto che la Cina è controllata da una dittatura monopartitica e che il popolo cinese non ha libertà di parola. Lui e i suoi amici avevano pensato di recarsi in Cina, ma da quando è stata attuata la legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong, molte persone hanno paura di visitarla.