(Minghui.org) Un uomo di ottantasei anni ed i suoi familiari residenti della città di Jinchang, nella provincia del Gansu, negli ultimi mesi sono stati ripetutamente molestati dai funzionari locali per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Ad ottobre molestato tre volte

Il 23 ottobre scorso il figlio di Wang Chengtang ha ricevuto una telefonata da Liu Guoshuang, segretario del Partito Comunista Cinese (PCC) del villaggio, che lo avvisava che i funzionarivolevano parlargli affiché convincesse suo padre a rinunciare al Falun Gong.

Quel pomeriggio il figlio ha incontrato tre funzionari del villaggio e ha detto loro che quella di praticare il Falun Gong è una scelta personale di suo padre, che tra l’altro gode di ottima salute grazie alla pratica, e che non poteva decidere per lui.

I funzionari hanno minacciato di revocare la pensione dell'anziano se si fosse rifiutato di abbandonare la pratica. Il figlio ha ribadito di non poter soddisfare la loro richiesta.

Liu ha chiamato anche la nuora di Wang cercando di farle pressione, ma anche lei si è rifiutata di ubbidire e gli ha detto che avrebbe dovuto parlare con suo suocero personalmente.

Quattro giorni dopo, la mattina del 27 ottobre, tre agenti hanno bussato alla porta di Wang fingendo di dover fare un censimento. Non è chiaro se l’uomo abbia aperto loro la porta.

Il 29 ottobre altri due ufficiali sono andati di nuovo a molestarlo, ma lui non li ha fatti entrare.

La figlia arrestata dopo essere stata molestata quattro volte in un giorno

Il 10 novembre verso le 9:00 del mattino Liu ha fatto visita a Wang di persona. La figlia e la moglie Shuhua l’hanno tenuto fuori dalla porta, dove dal corridoio ha detto loro che i funzionari del comune avrebbero dato a Wang 3.000 yuan (circa 380 euro) se avesse accettato di rinunciare al Falun Gong. Ha aggiunto che si trattava di un ordine dei funzionari della provincia.

Poco tempo dopo che Liu se n’era andato un altro funzionario del villaggio, Yang Wensheng, è passato dicendo di essere lì per condurre un censimento. La figlia di Wang gli ha detto: «Non è già venuto qualche giorno fa? Perché è di nuovo qui?»[1].

Yang è andato via, ma subito dopo è arrivato un terzo funzionario, Wang Xushan, anche lui con la scusa di fare un censimento. «Quando smetterai di mentire?» gli ha detto la figlia.

Verso le 10:00 del mattino Wu Jinzhang, segretario del Partito della città di Ningyuan, è andato a bussare alla porta di Wang. Poiché Wu era già stato lì nel mese di luglio per molestarlo, la figlia si è rifiutata di farlo entrare. Lui ha detto di essere solo e le ha chiesto di poter parlare con il padre, promettendo di non fare fotografie e di non chiamare la polizia. La figlia allora gli ha aperto la porta.

Appena Wu si è seduto, un altro funzionario del comune, Kang Shenghong, ha bussato alla porta ed ha gridato il nome della figlia di Wang, che si è rivolta a Wu chiedendo: «Non avevi detto di essere venuto da solo? Chi è la persona fuori?».

Wu ha gridato:«Kang Shenghong smettila di gridare, me ne andrò presto!» Si è voltato e ha detto alla figlia: «Vedi, non l'ho fatto entrare. Non devi aprirgli la porta».

Lei gli ha risposto: «Il bene ed il male saranno ricompensati di conseguenza, è un principio celeste. C'è sempre un prezzo da pagare quando si fanno commettono cattive azioni».

Wu si è messo a ridere e ha replicato: «Ora me ne vado. Non avevo niente di importante da fare. Controllavo solo che steste bene».

«Mio padre sta bene» ha risposto la figlia, e poi gli ha aperto porta.

Prima che se ne rendesse conto cinque agenti di polizia si sono precipitati dentro. Uno di loro aveva una telecamera e l’ha filmata.

Due agenti hanno negato di essere della polizia, ma la figlia di Wang ha detto loro: «Vi conosco, i vostri nomi sono Liao e Wang», allora i quattro agenti hanno trattenuto la donna ed il quinto è entrato nella sua camera.

In seguito gli agenti l’hanno scortata alla loro auto e l'hanno condotta all'ufficio del distretto del villaggio, dove ha chiesto di parlare con il segretario Liu Guoshuang, ma le è stato detto che non era in ufficio. Non è chiaro se al momento della stesura di questo articolo sia stata rilasciata.