(Minghui.org) Il 21 dicembre, il Senatore australiano e presidente della Commissione per gli Affari esteri, la difesa e la legislazione commerciale, l'On. Eric Abetz, è stato intervistato da China Uncensored. Ha affermato: «La dittatura del Partito Comunista Cinese (PCC) deve essere condannata, e in un mondo civile, non possiamo cercare di chiudere un occhio su un regime così brutale e repressivo». Egli sostiene che gli australiani dovrebbero denunciare il PCC e ritenerlo responsabile.
Abetz ha inoltre spiegato: «I valori della dittatura sono in totale contrasto con quelli che abbiamo in Australia e negli Stati Uniti. Per questo motivo, i Paesi del mondo che amano la libertà, devono prendere una posizione. Se non lo facciamo causeremo una grave mancanza a tutte quelle persone che sono attualmente nei campi di concentramento e nelle prigioni sotto la dittatura cinese. Quindi sì, dovremmo condannare il regime, chiamarli a testimoniare e dichiararli responsabili».
On. Eric Abetz, Senatore australiano e Presidente della Commissione per gli affari esteri, la difesa e la legislazione commerciale
La pandemia ha aperto gli occhi alle persone sulla dittatura del PCC
Abetz ha aggiunto: «La pandemia ha aperto gli occhi di molte persone in Australia ma anche in tutto il mondo, sul comportamento e sulle manipolazioni che la dittatura cinese ha intrapreso». Ha chiesto che i Paesi liberi si schierino solidamente contro le intimidazioni del PCC.
«Credo che la questione del coronavirus abbia cambiato le cose su diversi fronti. Uno fra questi, la richiesta dell'Australia di un'indagine internazionale, che ha visto lo sguardo della dittatura concentrarsi sul nostro Paese. Hanno risposto con tutte le affermazioni più bizzarre: è iniziato in Italia, poi è iniziato negli Stati Uniti, poi è arrivato in Cina attraverso la carne di manzo australiana”». L’Onorevole ha anche detto che il PCC non ha dovuto affrontare conseguenze per le loro storie inventate perché la Cina non ha libertà di stampa.
«Un’altra cosa che penso, riguarda molti australiani e le persone di tutto il mondo, è su come la dittatura sia stata in grado di manipolare istantaneamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il suo direttore generale, il dottor Tedros, al fine di diffondere la propaganda in relazione al coronavirus».
«Prima di tutto, ci è stato detto che non era trasmissibile tra le persone, che era un atto di razzismo chiudere le frontiere. E ora, vi chiedete da dove diavolo sono venute tutte queste informazioni sbagliate? Sono tutte riconducibili alla dittatura cinese che negava. A causa della negazione e della propaganda che è stata assorbita dall'Organizzazione mondiale della sanità, ora abbiamo una crisi mondiale».
I Paesi liberi rimarranno uniti
«Bisogna tenere presente che questa è una dittatura che ha un milione di persone nei campi di concentramento, che imprigiona le persone perché sono cristiani domestici, perché sono praticanti del Falun Gong, perché sostengono il movimento filo democratico di Hong Kong. Si tratta di un regime brutale che di fatto, si occupa del prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza. È un regime che merita di essere condannato», ha dichiarato Abetz.
Ha poi chiarito che: «Chiamare l'oppressore per conto degli oppressi non è razzista. Ciò che è razzista è cercare di mettere fuori combattimento gli uiguri della provincia dello Xinjiang, dove si trovano i campi di concentramento, e le altre repressioni che il regime sta intraprendendo. Questo è essere razzista».
«Ciò che questa dittatura belligerante cerca di fare è intimidire. Ed è per questo che negli ultimi tempi ho chiesto che tutti i Paesi del mondo che amano la libertà, si riuniscano e dicano: “Quando è troppo è troppo”. Non permetteremo alla dittatura cinese, di eliminarci uno per uno, poiché i Paesi amanti della libertà rimarranno uniti e solidari tra loro».
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