(Minghui.org) Il circolo dei giovani praticanti di Toronto ha recentemente organizzato un'intera giornata per leggere insieme e condividere le proprie comprensioni. Sono grati di avere la Falun Dafa come guida, sperano di fare meglio nel 2020, di rimanere diligenti nella coltivazione e pratica e augurano al Maestro Li Hongzhi, il fondatore della pratica, un felice anno nuovo.

Il circolo è stato fondato ad aprile del 2017, i componenti si incontrano settimanalmente, ed è formato da studenti della scuola media dai 13 anni in su, da studenti del liceo, universitari e giovani imprenditori; tutti praticano il Falun Gong. Alcuni hanno iniziato nell'infanzia poiché i loro genitori praticavano, altri hanno iniziato dopo aver lasciato la Cina, altri ancora, a causa della propaganda diffamatoria del Partito Comunista Cinese (PCC), avevano delle false convinzioni che sono state chiarite in seguito apprendendo la verità sulla Falun Dafa. Ci sono anche alcuni che hanno assistito a un'esibizione di Shen Yun e si sono interessati alla pratica.

I Giovani Praticanti di Toronto inviano gli auguri di Capodanno al Maestro Li

Di seguito alcune delle loro storie.

Praticare sistematicamente gli esercizi al mattino

Rina, praticante universitaria

Rina è una studentessa universitaria che ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2016 insieme alla madre. Ha raccontato come ha superato l'attaccamento alla comodità iniziando a praticare gli esercizi al mattino come parte della sua attività quotidiana.

Nei primi due anni di università, la pianificazione delle giornate di Rina era come quella dei suoi coetanei: rimaneva sveglia fino a tardi e non si alzava presto la mattina, a meno che non avesse lezione. Capiva di avere un basso rendimento, non aveva abbastanza tempo per riesaminare gli appunti presi in classe né per fare i compiti, figuriamoci per studiare la Fa o per fare gli esercizi.

Rina avrebbe voluto cambiare, ma non sapeva come fare. Parlando con la madre, un giorno, ha appreso che molti praticanti si svegliano presto la mattina per praticare gli esercizi; alcuni dormono solo tre o quattro ore al giorno; è rimasta colpita e si è ripromessa di provarci dopo l'università. Una praticante però le ha raccomandato di iniziare prima e le ha trasmesso le parole del Maestro:

“... coltivare sempre come se si fosse appena all'inizio, porterà sicuramente al raggiungimento del Giusto Frutto”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza Internazionale della Fa della Grande regione di New York del 2009” Insegnamenti della Fa nelle Conferenze Vol. IX)

“Così ho preso la decisione di cambiare”, ha ricordato Rina. Dapprima aveva programmato di praticare gli esercizi di sera, ma spesso non ci riusciva perché era impegnata a fare i compiti, oppure perché la sua compagna di stanza girava per casa, o semplicemente per pigrizia. La ragazza ha raccontato: “Quindi ho deciso di andare a dormire mezz'ora prima del solito per poter fare gli esercizi mattutini; quando mi sono svegliata era già ora di andare a lezione. Il giorno dopo sono andata a dormire un'ora prima e ho impostato tre sveglie. Ancora una volta però, ero troppo assonnata ed esausta per svegliarmi, sentivo come se fossi rimasta sveglia tutta la notte. Ero molto frustrata e non sapevo perché”.

Trascorsa una settimana la stessa praticante le ha chiesto come andasse con gli esercizi del mattino. Rina le ha raccontato le difficoltà incontrate, e lei le ha suggerito di studiare di più la Fa e di inviare pensieri retti. Entrambe leggono anche “I discepoli della Dafa devono studiare la Fa” ( Insegnamento della Fa nelle Conferenze.Vol. XI).

Rina ha inviato forti pensieri retti, e ha raccontato: “Quando arrivava il momento di alzarmi la mattina, negavo tutti i pensieri casuali: infelicità, disagio e preoccupazione di essere assonnati durante la lezione. Dicevo a me stessa che invece fare gli esercizi era molto divertente e rigenerante”.

Inoltre andando a letto presto studiava anche la Fa e la memorizzava; studiava online con altri praticanti e ha sottolineato: “In questo modo sono stata capace di riunire al mattino tutti e cinque gli esercizi del giorno. Ora sono più piena di energia che mai, spero che altri praticanti possano provarlo”.

Nessun risentimento

Il neolaureato Jackie

Jackie, studente neolaureato, abitava con un praticante, si è interessato alla Falun Dafa ed ha iniziato a praticare nel 2013 dopo aver assistito ad uno spettacolo di Shen Yun. Ha condivisoalcune esperienze vissute all'università.

Jackie inizialmente non gradiva l'ambiente scolastico, pensava non gli appartenesse e ha spiegato: “Pensavo che ci fosse qualche motivo se ero lì. Un giorno, mentre studiavo la Fa, ho capito che essere studente laureato è solo una manifestazione superficiale, la realtà è che ho bisogno di coltivare in questo ambiente per aiutare le persone ad imparare la Falun Dafa”. Quindi, quando lavorava come assistente talvolta condivideva le comprensioni di Verità, Compassione e Tolleranza con gli studenti, questo li stimolava ad impegnarsi maggiormente nei compiti.

Jackie durante il primo anno di dottorato ha compiuto molti esperimenti facenti parte della sua ricerca, ma la maggior parte fallivano. Tutto ciò lo frustrava e faceva innervosire il suo professore che aveva aspettative su di lui. Non vedendo risultati, dopo un anno, ha assunto un atteggiamento ostile nei suoi confronti e lo ha rimproverato in pubblico. All'inizio Jackie ha riconosciuto in questa situazione un'opportunità per migliorare la xinxing, ma in seguito , dato che si è ripetuto diverse volte, si è sentito maltrattato e pensava di non dover essere sgridato, visto che aveva fatto del suo meglio. Ha iniziato a sviluppare pensieri negativi e a provare del risentimento verso il professore.

“Eppure, cercavo di sopprimere quei pensieri”, ha detto Jackie. “Poi il professore ha assegnato il mio progetto ad un altro dottorando che non è riuscito a realizzarlo e invece di sgridarlo, il professore ha detto semplicemente: “Bene allora non c'è bisogno di perdere altro tempo!”... “Mi ha destabilizzato emotivamente. Queste situazioni si sono verificate diverse volte e ho provato risentimento al quale si è unita l'invidia, è stato opprimente. Ho provato a cambiare ma è stato inutile”.

Un giorno, un praticante che parlava delle storie di coltivazione di Milarepa, diceva di essere rimasto impressionato dalle prove che il Budda aveva vissuto e Jackie ha iniziato a leggere le sue storie su Minghui, che lo hanno commosso. In un caso, dove il Maestro ordina a Milarepa di costruire una casa in pietra, poi di smontarla e di ricostruirla diverse volte e lo picchia e lo prende a parolacce, Jackie ha commentato: “Milarepa non aveva pensieri cattivi e attribuiva i patimenti al karma. Questo aspetto mi ha ricordato l'atteggiamento del professore nei miei confronti e anche nella sostituzione nel progetto c'era similitudine. Milarepa non si è lamentato e neanch'io dovevo avere pensieri negativi. Dovevo lavorarci su, temprare il cuore, e sarebbero potuti arrivare nuovi progetti”.

La settimana successiva, il professore gli ha affidato un altro progetto chiedendogli di provarci. Ci sono state alcune piccole digressioni, ma Jackie è stato in grado di ottenere discreti risultati in poco tempo. Il professore l'ha elogiato pubblicamente mentre esponeva il progetto durante l'incontro di gruppo dicendogli: “Questo risultato è piuttosto buono. Altre persone non l'hanno raggiunto in passato”. Jackie l'ha ringraziato e nella sua mente ringraziava il Maestro per avergli dato l'opportunità di illuminarsi.

Lasciar andare l'egoismo

Vickie lavora in un grande istituto finanziario, ha iniziato a praticare il Falun Gong con i suoi familiari durante l'infanzia. Dopo aver assistito all'arresto della madre, all'inizio della persecuzione iniziata nel 1999, ha smesso di praticare. Non ha ripreso fino a che non si è laureata presso un'università all'estero e nel 2017 ha trovato lavoro.

Nella sua condivisione, ha parlato di un recente articolo letto su Minghui dal titolo Mi sono illuminato sull'importanza di lasciar andare l'ego ed essere collaborativo ed ha affermato:

“Questo articolo mi ha ricordato come negare l'ego e coltivare quella parte di me. Nel frattempo, mi sono resa conto che molti attaccamenti sono associati all'egoismo, che è come una radice che genera molti attaccamenti. Il processo di lasciar andare l'egoismo è un viaggio di ritorno verso il nostro vero sé con compassione”.

Vickie ha poi spiegato cosa intendesse dire raccontando un fatto che si è verificato lo scorso novembre durante la promozione di Shen Yun, quando è arrivata presso il padiglione e ha chiacchierato per un pò con una praticante che si trovava là.

“Mi ha detto che quando ha lavorato con me per la prima volta, si è irritata poiché mi sono espressa in modo non consono agli standard dei praticanti. Era molto adirata, ma non l'ha detto. Dentro di se aveva deciso di non chiedermi più di aiutare con la promozione di Shen Yun”.

A queste parole Vickie è rimasta scioccata, perché non aveva idea di quanto fosse grave la situazione. Inoltre da molto tempo nessuno l'aveva rimproverata in quel modo. “In quell'istante ci sono rimasta molto male e ho trattenuto le lacrime”, ha raccontato Vickie. “Allo stesso tempo mi sono vergognata molto di me stessa. Ho deciso umilmente di accettare totalmente le sue accuse”.

Un terzo praticante che doveva esserci in quel turno era in ritardo di un'ora. “Quando è arrivato ha continuato a scusarsi, sapevo che non era casuale, poiché senza quel ritardo, non avrei avuto lapossibilità di ascoltare la critica. Se tra i praticanti ci sono tensioni, in altre dimensioni potrebbero esistere sostanze malvagie, che impediscono alle persone di essere salvate”, ha aggiunto Vickie.

Durante quel turno, Vickie ha ricevuto un'email che affermava che nel palazzo dell'ufficio in cui lavorava si acconsentiva all'allestimento di una postazione di vendita per i biglietti di Shen Yun; ha detto: “Aspettavo quell'email già da una settimana ed è arrivata proprio in quel momento. So che è stato il Maestro ad incoraggiarmi”.

Vickie ha dichiarato che proporsi umilmente verso il prossimo la fa stare bene: “Senza egoismo, non sarai invidioso. Quando provi vero rispetto verso le altre persone, avrai il cuore puro per salvare gli altri. Potresti anche essere illuminato da una maggiore saggezza della Fa”.

Guidare sulla strada

Robert, studente universitario al suo primo anno

Robert, giovane studente universitario, ha iniziato la lettura dei libri della Dafa con sua madre quando era molto giovane, ma non si è considerato un vero praticante fino al 2017. Ha parlato di lasciar andare gli attaccamenti e migliorare la xinxing, facendo un esempio sulla guida automobilistica.

Robert guida a Toronto da circa due anni e ogni tanto incontra autisti scortesi. Il più delle volte, affronta quelle situazioni pensando come un praticante della Dafa e adottando degli standard più elevati. Una volta però durante un ingorgo ha dovuto frenare bruscamente più volte a causa di un'altra macchina. Gli sono venuti in mente molti cattivi pensieri e ha cercato di sopprimerli. Robert ha aggiunto: “In seguito, quando ci ho ripensato, sapevo di aver sbagliato. Inoltre, anche se sapevo di non avere una mente calma, non ho approfondito sul perché questo mi sia accaduto ripetutamente”.

Grazie allo studio continuo della Fa, Robert si è reso conto che abbandonare gli attaccamenti non era così facile e ha detto: “Con l'aiuto del Maestro, questo attaccamento è stato rivelato, però non l'ho affrontato direttamente e non ci ho lavorato. Invece, lamentandomi degli altri, guardavo verso l'esterno. Se ti fermi a pensarci per davvero, nulla durante il processo di coltivazione è casuale e questi episodi sono capitati per eliminare delle nozioni umane e per migliorare”. Da allora è riuscito a fare meglio.

Da questa esperienza, Robert ha capito anche che, leggere la Fa è diverso da studiarla veramente con tutto il cuore. Nel primo caso è seguire un'abitudine, mentre nel secondo ci si sta realmente disciplinando secondo i principi della Fa. “Soprattutto per noi giovani praticanti. Quando ci imbattiamo in qualcosa, il criterio con cui analizzarlo è il modo in cui si muove il nostro cuore”.