(Minghui.org) Il 7 marzo 2019, due donne residenti nella città di Heze, Wang Cuiying, di cinquantasette anni, e Zhao Aizhen, di sessantacinque anni, sono state arrestate per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, un'antica disciplina spirituale e di meditazione che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.
La polizia ha saccheggiato entrambe le loro case e ha confiscato i computer, le stampanti e il materiale relativo al Falun Gong. Da allora le due donne sono state rinchiuse nel centro di detenzione di Heze e il loro arresto è stato approvato il 13 aprile 2019.
Wang e Zhao sono state accusate di "usare una setta per minare le forze dell'ordine", un pretesto standard usato dalle autorità cinesi per incastrare e incarcerare i praticanti del Falun Gong.
Lo scorso 15 gennaio sono state processate dal tribunale della contea di Juancheng. Il pubblico ministero ha elencato più di 1.200 prove contro di loro, mostrando però solo alcune foto sfocate senza presentare gli oggetti reali delle "prove".
La polizia ha anche incluso come prove di accusa i verbali degli interrogatori alle famiglie delle praticanti, che sono stati raccolti senza il loro consenso.
La signora Zhao ha testimoniato in propria difesa sostenendo che nessuna legge ha criminalizzato il Falun Gong e che le "prove" dell'accusa non sono riuscite a dimostrare che lei ha minato l'applicazione della legge.
Ha anche aggiunto che il Falun Gong è il suo credo spirituale e lo pratica per migliorare la salute della mente e del corpo. Ha esortato il pubblico ministero a leggere ad alta voce il contenuto del materiale del Falun Gong che le è stato confiscato e a decidere da sé qualora ci fosse qualche contenuto che potesse aver minato le forze dell'ordine.
Anche la signora Wang ha difeso la propria innocenza, dichiarando che sperava solo che più persone potessero capire i fatti sul Falun Gong e conoscere la persecuzione da parte del regime comunista. Ha spiegato che il Falun Gong è stato diffuso in oltre 100 paesi in tutto il mondo, ma è perseguitato solo in Cina. Ha quindi esortato il giudice e il procuratore a seguire la loro coscienza e ad assolverla.
L'avvocato della signora Wang, che ha presentato un'istanza di non colpevolezza, ha anche aggiunto che le prove esposte in tribunale non corrispondono a quelle elencate nel documento del caso. Inoltre l'ufficio cinese delle pubblicazioni ha revocato il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong nel 2011, il che dimostra solo che è del tutto legittimo per la sua cliente possedere stampe e libri del Falun Gong.
L'avvocato nominato dal tribunale per rappresentare la signora Zhao è invece rimasto in silenzio durante tutta l'udienza.
È stato recentemente appreso che il tribunale ha restituito i casi delle praticanti alla procura locale per mancanza di prove.
La signora Wang e la signora Zhao non hanno potuto vedere le loro famiglie o i loro avvocati, poiché il centro di detenzione è stato chiuso ai visitatori da metà febbraio 2020, in mezzo all'epidemia di coronavirus.
Precedenti persecuzioni
La signora Zhao è attualmente in pensione, e prima lavorava nella fabbrica di caramelle di Heze. Nel 2012 ha iniziato a praticare il Falun Gong e attribuisce a questa pratica il merito di averle migliorato la salute. Nei dieci mesi di detenzione successivi al suo arresto avvenuto l’anno scorso, ha perso più di sedici chili e ha sofferto di molteplici patologie, a causa delle pessime condizioni di vita e degli abusi fisici subiti.
La signora Wang ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Lavorava come contabile in un'agenzia governativa ed è stata più volte premiata come la migliore lavoratrice prima di andare in pensione.
Prima del suo ultimo arresto avvenuto nel 2012, è stata condannata a due anni di lavori forzati per la sua fede. La sua azienda le aveva tolto il titolo di direttore e le aveva trattenuto lo stipendio durante il mandato perché non aveva rinunciato al Falun Gong.
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