(Minghui.org) I diplomatici e funzionari cinesi hanno eseguito l'ordine segreto di convincere la popolazione a credere che il coronavirus sia nato fuori dalla Cina. È quanto ha scritto il sociologo italiano Massimo Introvigne in un articolo intitolato "La propaganda del Pcc de-sinizza il virus e riscrive la storia", pubblicato su Bitter Winter il 9 marzo di quest'anno.

Virus italiano e virus giapponese

Introvigne ha scritto l'articolo dopo aver ricevuto una mail da un collega cinese che gli chiedeva se fosse al sicuro dal «virus italiano». In seguito ha scoperto che anche i suoi amici giapponesi avevano ricevuto mail simili chiedendo se fossero stati colpiti dal «virus giapponese».

All'inizio il sociologo italiano non aveva capito i nuovi nomi del coronavirus. Ma ha compreso dopo aver letto l'articolo pubblicato su La Croix International che parlava di come le ambasciate e i turisti cinesi avessero ricevuto istruzioni riservate sul virus, in cui si insisteva che «sebbene il virus abbia colpito gravemente Wuhan, l'origine reale è sconosciuta. Stiamo conducendo nuovi studi per individuare la vera origine».

«Il PCC vuole "sinizzare" tutto, comprese tutte le religioni. L'unica cosa a essere "de-sinizzata" è il virus», ha scritto Introvigne. Alle ambasciate cinesi è stato chiesto di «sollevare dubbi» nell'opinione pubblica sull'origine del virus e di sostenere che probabilmente proveniva da un altro Paese. Ad esempio l'ambasciata cinese a Tokyo ha iniziato a promuovere l'espressione «virus giapponese», sebbene i media giapponesi abbiano smentito.

Notizie false del PCC, un esempio da manuale

«I media controllati dal PCC continuano a spiegare che i Paesi democratici non avrebbero potuto adottare misure così decisive come quelle adottate dalla Cina poiché la democrazia di tipo occidentale limita i poteri dei governi. Ciò dovrebbe dimostrare, ancora una volta, la superiorità del sistema non democratico cinese», ha scritto Introvigne. Il sociologo ha menzionato che la Cina pubblicherà un libro volto a definire la Cina come leader mondiale nella lotta contro il coronavirus. Intitolato A Battle Against the Epidemic: China Combating Covid-19, il libro sarà tradotto in sei lingue ed è pieno di elogi al leader comunista Xi Jinping per la sua «leadership centralizzata e unificata del Comitato Centrale del Pcc» nella «sconfitta del virus».

«Questo è un esempio da manuale di notizie false fabbricate dal PCC. In effetti, le menzogne e i ritardi del PCC nel riconoscere la crisi hanno peggiorato l'epidemia», ha precisato Introvigne.

Il sinologo londinese Steve Tsang è concorde:« Il PCC ha sempre avuto il monopolio della verità e della storia e ora cerca di negare di aver nascosto da principio la verità sul virus. I funzionari del PCC affermano di avere ragione mentre è ovvio che hanno torto. In Cina hanno la loro “verità”, ma questa “verità” in occidente dovrebbe essere messa in discussione. Noi che viviamo nei Paesi democratici abbiamo il compito si smascherare la propaganda del PCC».

Carota e bastone

«In questi giorni, a tutti i parlamentari italiani è stata recapitata una rivista bilingue, Cinitalia, un prodotto di China Media Group, il colosso dell’informazione e della propaganda del governo cinese oltre i confini del Paese del Dragone», ha riferito formiche.net il 20 marzo, in un articolo intitolato “Bastone (a Gasparri) e carota (per tutti gli altri). La Cina all'assalto del Parlamento".

L'articolo affermava che sia China Central Television (CCTV) sia CGTN (dichiarata dall'amministrazione statunitense un "agente straniero") fanno parte di China Media Group. Nelle prime pagine della rivista Cinitalia si parla dei risultati economici del gigante asiatico conseguiti nel 2019, seguita da diverse pagine di "amici" cinesi in Italia, come il sindaco di Firenze.

Oltre alle carote come la seduzione, c'erano anche bastoncini che «attaccano le persone che criticano la Cina», come il deputato Maurizio Gasparri. Mentre il PCC sosteneva di aver fornito aiuti all'Italia, Gasparri chiariva che «la Cina non ci ha dato nulla; ciò che è arrivato è stato pagato». Gasparri ha definito la Cina «il peggior Paese del pianeta», a causa della concorrenza sleale, dell'inquinamento ambientale e della responsabilità del coronavirus da parte del Pcc.

L'Italia, nonostante la grande distanza con la Cina, ha il più alto numero di morti per coronavirus nel mondo, e questo potrebbe essere correlato ai suoi stretti legami con il PCC: il Bel Paese è l'unico del G7 che si è unito la Nuova Via della Seta, un progetto che intende estendere il potere della Cina. «La Cina è il cancro del pianeta, è un pericolo per il pianeta, non è una risorsa», ha concluso Gasparri.

Articolo correlato in cinese:

http://www.minghui.org/mh/articles/2020/3/23/ 惨痛事实促意大利政要认清中共 -402866.html