(Minghui.org) Eric Ciotti, un parlamentare francese, ha pubblicato il 18 aprile 2020 un articolo d'opinione su Le Journal du Dimanche (quotidiano domenicale) intitolato: “The World’s Biggest Dictatorship Has to Be Held Accountable” (La più grande dittatura del mondo deve essere ritenuta responsabile), Ciotti ha criticato il Partito Comunista Cinese (PCC) per aver ripetutamente mentito sulla questione dell'epidemia di coronavirus, sottolineando che il PCC abbia “una responsabilità schiacciante” su questo evento. Il parlamentare ha invitato la Francia a “prendere l'iniziativa” di ritenere il PCC responsabile delle sue azioni scellerate.

L'articolo riporta: “Man mano che l'onda d'urto della pandemia si diffonde, più che mai sorge la questione sull'origine del virus. Una responsabilità soffocata dalla dittatura maoista, che per mesi ha cercato di far dimenticare alle persone la sua estrema lentezza nel reagire, le sue ripetute bugie, la sua negazione e la sua omertà. Propaganda, censura, repressione, reclusione di medici che hanno dato l'allarme, critiche verso i Paesi stranieri, mascheramento diplomatico... è stato usato di tutto per nascondere l'origine di questa tragedia sanitaria globale”.

L'articolo afferma che il PCC per mesi abbia mentito sui casi d'infezione e sui decessi dovuti al virus in Cina.

Il deputato Ciotti ha chiesto: “Come si può pensare che un paese di 1,5 miliardi di abitanti, dove per la prima volta è scoppiato il Covid19, abbia solo 4.632 morti, mentre l'Europa è arrivata a quasi 100.000 e gli Stati Uniti a più di 35.000?”.

Ciotti ha affermato che il PCC non solo abbia accelerato la diffusione del virus attraverso le sue ripetute bugie, ma ha anche impedito la risposta internazionale rifiutando di condividere con il mondo la sua sequenza genetica.

“È chiaro che condividiamo parte di questa responsabilità per ingenuità e cecità. Per decenni abbiamo ingenuamente pensato che il regime cinese potesse aprirsi alla democrazia solo attraverso lo sviluppo illimitato del nostro commercio”.

“Abbiamo effettivamente banalizzato la più grande dittatura del pianeta, con l'aiuto di alcune delle nostre élite e alcuni funzionari senza scrupoli che son stati eletti. Solo poche settimane fa venivamo ancora elogiati per i meriti della soluzione cinese al 5G in Europa, quanto è pazzesco!”.

La “massiccia deindustrializzazione e delocalizzazione” della Francia in Cina per perseguire “ambizioni commerciali a breve termine”, ha facilitato il trampolino di lancio del PCC per far avanzare il suo piano di dominio sul mondo.

“Totalmente accecati dal profitto ci siamo girati dall'altra parte, permettendo ai cinesi di diventare i padroni del nostro futuro industriale e farmaceutico, modificando il corso geopolitico del mondo. Dovremmo vergognarci di non aver rispettato la nostra promessa di libertà e democrazia".

Ciotti ha chiesto perché la Francia non abbia intrapreso alcuna azione mentre il PCC continua a violare i diritti umani perseguitando la propria gente: dalla Rivoluzione culturale, al Grande balzo in avanti, alla Grande carestia, e ora alla repressione di Hong Kong, la persecuzione dei tibetani, i campi di concentramento degli uiguri e la massiccia sorveglianza della popolazione cinese.

Come ci si potrebbe aspettare che un regime che ha causato milioni di morti sia “trasparente” e “metta gli interessi sanitari del mondo al di sopra dei propri?”.

Alla fine dell'articolo il deputato Ciotti ha affermato: “La Cina non è nostra alleata ed è giunto il momento di difendere i nostri interessi”.

“Questa crisi segna l'inizio del secolo. L'Occidente deve alzare la testa. La più grande dittatura del mondo deve assumersi le proprie responsabilità. La Cina deve rispondere delle sue azioni, economiche e criminali, dinanzi ai tribunali internazionali competenti. Sarebbe un onore per la Francia assumere un ruolo guida nelle azioni legali contro il regime cinese”.

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