(Minghui.org) Il 18 luglio 2020 seicentosei legislatori di trenta Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale hanno condannato la persecuzione “sistematica e brutale” – che perdura da ventuno anni – della pacifica disciplina spirituale del Falun Gong e chiesto al Partito Comunista Cinese di cessarla immediatamente.

I praticanti del Falun Gong al di fuori delle Nazioni Unite a New York, chiedono la fine della persecuzione della loro fede

La dichiarazione congiunta è stata promossa da due parlamentari canadesi, Peter Kent e Judy Sgro, nonché dalla deputata svedese Ann-Sofie Alm, e ha ricevuto un sostegno senza precedenti da un gruppo di funzionari, attuali ed ex, di Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Romania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Israele, Australia , Nuova Zelanda, Lettonia, Norvegia, Argentina, Giappone, Taiwan, Venezuela, Cile, Estonia, Ungheria, Stati Uniti e Indonesia.

Alcuni firmatari hanno rilasciato dichiarazioni aggiuntive; alcune di queste sono elencate di seguito.

Citazione della parlamentare svedese Ann-Sofie Alm

La deputata Ann-Sofie Alm

La parlamentare Ann-Sofie Alm ha affermato: “Il 20 luglio sono ricorsi ventuno anni dall'inizio della persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Il mondo libero sta lentamente prendendo coscienza della crudeltà del Partito Comunista Cinese nei confronti del proprio popolo”.

“Voglio sensibilizzare il pubblico riguardo al fatto che molti praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e rinchiusi nei campi di 'rieducazione attraverso il lavoro', nelle prigioni e in altre strutture detentive come prigionieri di coscienza. Sono inoltre stati segnalati casi di tortura e persino di prelievo forzato di organi. Questa è la ragione per cui è stata avviata questa dichiarazione congiunta”.

“In effetti, la persecuzione delle minoranze in Cina è tra i peggiori crimini contro i diritti umani che il mondo abbia mai visto e alcuni osservatori e autorità giudiziarie internazionali l'hanno descritta come un genocidio”.

“Noi del mondo libero dobbiamo schierarci a favore del popolo cinese. Dobbiamo stare uniti, e questo è il motivo per cui questa dichiarazione congiunta è davvero importante. Il Partito Comunista Cinese deve sapere cosa vuole il mondo libero. Vogliamo che questa e tutte le altre persecuzioni finiscano. Deve cessare proprio adesso!”.

Citazione del deputato canadese Peter Kent, ex ministro dell'Ambiente

Il deputato Peter Kent ha dichiarato: “Chiedo alla comunità internazionale di parlare in modo più energico e pubblico nel denunciare la continua negazione dei diritti umani fondamentali da parte del governo cinese. Dobbiamo continuare a lavorare e sperare che un giorno la Cina possa rispettare lo Stato di diritto e le libertà di parola, riunione e religione; un giorno in cui i principi del Falun Gong – Verità, Compassione e Tolleranza – potranno essere pronunciati ad alta voce in Piazza Tiananmen”.

Peter Kent a una manifestazione tenutasi a Parliament Hill il 9 maggio 2018 per la celebrazione del 26° anniversario della Falun Dafa

Citazione della deputata canadese Judy Sgro, ex ministra della Cittadinanza e dell'Immigrazione

Anche l'altro promotore, la deputata Judy Sgro, ha detto: “Encomio i praticanti del Falun Gong per il loro costante impegno nel salvaguardare i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza”.

Judy Sgro parla a Parliament Hill durante la celebrazione della 20° Giornata mondiale della Falun Dafa, il 13 maggio 2019

Dichiarazione congiunta di seicentosei firmatari parlamentari che chiedono la fine della persecuzione del Falun Gong

Siamo profondamente preoccupati per le continue violazioni dei diritti umani contro i praticanti del Falun Gong in Cina.

Comprendiamo che il Falun Gong (chiamato anche Falun Dafa) è una pratica spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Il 20 luglio 2020 segna il 21° anno da quando il governo comunista cinese ha lanciato una campagna sistematica e brutale per “sradicare” il Falun Gong. Dal luglio 1999 milioni di praticanti in Cina sono stati arbitrariamente arrestati e incarcerati senza il dovuto processo, e molti di loro sono stati torturati e persino uccisi. Almeno migliaia di loro sono morti a causa di tali torture e altri abusi subiti sotto la custodia della polizia.

Queste atrocità sono state ben documentate da organizzazioni per i diritti umani, enti governativi e dalle Nazioni Unite. Il Rapporto sui diritti umani del 2007 del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato che “[il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura] Manfred Nowak ha riferito che i praticanti del Falun Gong rappresentano il 66 per cento delle vittime di presunte torture avvenute sotto la custodia del governo”. Il rapporto 2017/18 di Amnesty International ha affermato che “i praticanti del Falun Gong hanno continuato a subire persecuzioni, detenzioni arbitrarie, processi iniqui e torture e altri maltrattamenti”. La persecuzione del Falun Gong in Cina è una delle campagne più dure contro un gruppo religioso nei tempi moderni.

Nel 2013 il Parlamento europeo ha approvato la Risoluzione 2013/2981 (RSP) con la quale “esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni persistenti e credibili di prelievo sistematico di organi, autorizzato dallo Stato, da prigionieri di coscienza non consenzienti detenuti nella Repubblica Popolare Cinese, tra i quali è incluso un gran numero di praticanti del Falun Gong”. Nel 2016 il Congresso degli Stati Uniti ha approvato all'unanimità una risoluzione simile – la Risoluzione 343. Nel 2019 un tribunale indipendente nel Regno Unito, presieduto da Sir Geoffrey Nice QC, ha concluso che “il prelievo forzato di organi è stato praticato su larga scala per anni in tutta la Cina e che i praticanti del Falun Gong sono stati una, e probabilmente la principale, fonte di approvvigionamento di organi”.

Noi sottoscritti, pertanto, esortiamo il governo cinese a rispettare le norme internazionali e il Patto internazionale delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici di cui la Cina è firmataria, e di cessare immediatamente la persecuzione del Falun Gong in Cina come pure rilasciare incondizionatamente tutti i praticanti del Falun Gong e gli altri prigionieri di coscienza detenuti.