(Minghui.org) La prigione del Wangling nella contea dello Youxian, città dello Zhuzhou, provincia dell’ Hunan è una posizione centralizzata usata per trattenere i praticanti del Falun Gong maschi, condannati per aver sostenuto la loro fede. Designa il suo decimo distretto come zona carceraria ad alta sicurezza per facilitare programmi di trasformazione forzata per indurli a rinunciare alla loro fede.

I programmi di trasformazione del decimo distretto

Ogni cella nel 10° distretto ha una superficie di circa 12 metri quadrati, con quattro letti a castello per otto praticanti. La direzione istituisce un sistema di sorveglianza in cui ogni praticante viene monitorato da tre a quattro prigionieri durante il giorno ed almeno uno di notte. Qualsiasi mossa e parola viene osservata.

Con l'obiettivo di costringere i praticanti ad abbandonare la loro fede, i programmi di trasformazione costituiscono routine obbligatorie per il lavaggio del cervello e torture fisiche. Ai praticanti viene ordinato di leggere articoli, guardare e ascoltare i programmi che diffamano il Falun Gong per poi scrivere le proprie riflessioni.

Inoltre in tutto l’edificio sono affissi sui muri e su piccoli sgabelli, poster dove i praticanti sono costretti a sedersi sulla foto del fondatore Li Hongzhi, per imprecare contro di lui e contro la disciplina e a cantare canzoni per lodare il Partito Comunista Cinese.

I praticanti che rifiutano di seguire questa routine e non si attengono ai requisiti sono soggetti alle forme più barbariche di tortura. Sono privati del cibo e del sonno per lunghi periodi di tempo, gli spruzzano negli occhi acqua al pepe, vengono colpiti con bastoni elettrici, ammanettati e sospesi, chiusi in gabbie e allungati in posizioni strazianti.

L'obiettivo di queste torture è di infliggere un tale danno che i praticanti rinunciano alla loro fede. Sono anche minacciati, insultati, schiaffeggiati e privati delle visite dei familiari.

Descrizioni delle forme più gravi di tortura usate sui praticanti del Falun Gong

Panca della tigre : le gambe sono strettamente legate ad una panca con delle cinture. Poi vengono aggiunti dei mattoni o altri oggetti duri sotto i piedi fino a quando le cinghie non si rompono. Alle vittime provoca un dolore insopportabile fino allo svenimento .

Divaricazioni forzate: le gambe dei praticanti vengono separate con la forza su ciascun lato del corpo in linea retta. Il modo più comune è tirare le gambe in direzioni opposte e poi spingere il corpo verso il basso dall'alto, costringendo la vittima in una posizione di spaccata a cavalcioni laterali. È molto doloroso e spesso finisce per lacerare i legamenti causando anche una disabilità permanente.

Ricostruzione della tortura: ”divaricazioni forzate”

Appesi con le mani ammanettate: I praticanti vengono ammanettati e appesi ad una rastrelliera in cima ad una finestra o altri oggetti alti, con le dita dei piedi che toccano appena il suolo. Di solito durante questa tortura, vengono privati del sonno per ore o giorni e non sono autorizzati ad usare il bagno; le braccia si slogano. Le vittime di questa tortura sviluppano lesioni prolungate al plesso brachiale, alle braccia ed ai legamenti della spalla, e molte sono permanentemente disabili. Inoltre, quando vengono appesi con le manette, il metallo spesso gli taglia la carne, provocando un dolore lancinante.

Ricostruzione della tortura: impiccagione con le manette e le sole dita che toccano il suolo

Praticanti tra i 60 e i 70 anni subiscono gravi torture

Alcuni praticanti torturati in prigione sono tra i sessanta ed i settant’ anni. Di seguito sono riportati alcuni di questi casi.

Hu Wenkui è stato rinchiuso in isolamento diverse volte e punito con la tortura delle «diviricazioni forzate». Successivamente, è diventato mentalmente disorientato ed incontinente.

Anche Wei Guimei è stato torturato con «divaricazione forzata». Ha avuto un colpo improvviso durante la tortura perdendo completamente la memoria. Pur non essendo in grado di prendersi cura di se stesso è ancora incarcerato.

Liu Chunquan è stato picchiato eccessivamente e costretto a stare in piedi dalle 10 di sera fino al mattino successivo, o fino a quando non è svenuto. Ciò nonostante, le guardie continuano a torturarlo anche dopo lo svenimento.

Cao Gongxun ha subito un ictus quando le guardie lo hanno torturato ed ora cammina con le stampelle.

Fu Jianping è stato costretto a stare in piedi per lunghi periodi di tempo, colpito con bastoni elettrici e torturato con «divaricazioni forzate». Gli vengono inoltre negate le visite ai familiari.

Tan Huidong abusato verbalmente e schiaffeggiato, è stato torturato fino alla paralisi, ha perso la capacità di mangiare ed è diventato incontinente.

Tutte le vittime hanno subito una tremenda devastazione mentale e fisica.

Altri praticanti del Falun Gong attualmente incarcerati nella prigione dello

Wangling sono:

Tang Peilin (condanna a 7 anni e mezzo), Deng Ye (condanna a 7 anni), Peng Shiqing (condanna a 9 anni), Wang Qingsheng (condanna a 6 anni), Han Xuezhi (condanna a 7 anni), Lin Jia (condanna a 4 anni), Zeng Gu (3 anni di condanna), Song Yugang (condanna a 4 anni), Zhou Fangjun (condanna a 4 anni), Liang Jianguo (condanna a 4,5 anni), Liao Songlin (3 anni di condanna), Liao Zhijun (condanna a 4 anni), Fu Jianping (condanna a 7 anni) e Yang Shiyi (condanna a 7 anni e mezzo).

Elenco dei principali responsabili nel 10º distretto carcerario:

Xiang Jinyuan (向金元) supervisore generale,Xiao Zhong (肖忠) Direttore della Sezione Consulenza Psicologica: + 86-13751270156, Tan Pingping (谭平平) istruttore politico: + 86-15773396566, Liu Xiaoliang (刘晓良) vicedirettore, Li Gang (李刚) Istruttore politico della Seconda Divisione: + 01186-18390454992.