(Minghui.org) Il 18 luglio molti praticanti si sono riuniti in piazza Santo Stefano a Budapest in Ungheria, per commemorare il 21° anniversario dall'inizio della persecuzione della Falun Dafa in Cina. Di fronte alla Basilica di Santo Stefano, uno dei luoghi di riferimento della città, i praticanti hanno mostrato gli esercizi, raccolto firme e organizzato una veglia a lume di candela.

Molte persone sono state attratte dagli esercizi della Falun Dafa, tanto che in poche ore, più di sessanta persone hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione.

In piazza sono state esposte otto riproduzioni fotografiche di quadri appartenenti alla mostra internazionale "L'Arte di Zhen Shan Ren", organizzata da praticanti della Falun Dafa.

Sebbene, a causa della pandemia di coronavirus, la città non sia molto frequentata in questo periodo, i turisti provenienti dalla Cina hanno partecipato all'evento, assieme ad alcuni cinesi cresciuti in Ungheria. Un giovane cinese che ha sentito parlare per la prima volta della Falun Dafa in questa circostanza, è rimasto molto colpito dai fatti sulla persecuzione in Cina.

Qualcuno ha apprezzato molto gli esercizi e ha voluto impararli subito

Un giovane ungherese, Bence, che come volontario aiuta a ripulire le rive del fiume Tibisco nei giorni feriali, si è sentito molto fortunato per aver partecipato all'evento, dato che si reca raramente a Budapest. É molto interessato alla meditazione ed è anche solito sedersi nella posizione del loto. Trova la persecuzione terribile e inaccettabile, ha rimarcato: «Sono favorevole a firmare la petizione!». I praticanti gli hanno donato un piccolo fiore di loto fatto con della carta ripiegata, con un cartoncino sul quale sono impresse in cinese le parole Verità-Compassione-Tolleranza, i principi della Falun Dafa.

Una donna inglese di nome Ági ha riferito di aver sentito parlare della Falun Dafa a Londra, dove i praticanti protestano pacificamente davanti all'ambasciata cinese per chiedere la fine della persecuzione. Ági osservava spesso i praticanti in meditazione dall'edificio accanto all'ambasciata. Dopo qualche tempo aveva preso un volantino per conoscere meglio la Falun Dafa e si era anche recata in un luogo di pratica di gruppo, ma non lo ha più frequentato fino al giorno dell'evento di Budapest, dove ha partecipato alla veglia in prima persona con la sua candela, un atto che ha toccato i praticanti locali.

Una donna anziana, uscendo dalla chiesa, ha notato i praticanti mentre mostravano gli esercizi. La donna, che aveva provato il Tai Chi sull'isola Margherita, senza molto successo, ha apprezzato la leggerezza degli esercizi e la musica rilassante della Falun Dafa. Ha sentito un forte flusso di energia percorrere il suo corpo provando a fare il primo esercizio; ha riferito che avrebbe osservato attentamente il sito web della pratica. Lei ritiene che l'attuale pandemia sia l'ultimo avvertimento di Dio all'umanità.

Uno studente di Londra, i cui antenati erano di Hong Kong, vive in Ungheria da quattro anni per studiare medicina, quindi aveva già visto i praticanti sull'isola Margherita e si è mostrato molto favorevole alla Falun Dafa, ma non era a conoscenza della persecuzione. E' rimasto scioccato nell'apprendere cosa sta accadendo in Cina e come il Partito Comunista Cinese (PCC) tortura e uccide i praticanti della Falun Dafa a causa della loro fede.

L'evento si è concluso con una bella e toccante veglia a lume di candela per ricordare le vittime della persecuzione.