(Minghui.org) L'8 agosto, i praticanti del Falun Gong delle province del Quebec e dell'Ontario, Canada, hanno tenuto una manifestazione al Place D'Armes a Montreal, per sostenere gli oltre 360 milioni di cinesi che si sono dimessi dal Partito Comunista Cinese (PCC) e dalle sue organizzazioni affiliate.

manifestazione di Montreal

Durante l’evento, i praticanti hanno eseguito gli esercizi del Falun Gong e la banda musicale di Tian Guo ha suonato diversi brani. Hanno tenuto grandi striscioni che dicevano: «360 milioni di persone hanno abbandonato le organizzazioni comuniste», «La Falun Dafa è buona» e «Il PCC è condannato». I cartelloni all’ingresso mostravano i crimini del PCC relativi al prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong vivi, ed il suo insabbiamento sulla pandemia da coronavirus. Molte persone si sono fermate per mostrare il loro sostegno.

Yang, del centro Tuidang (un'organizzazione di volontari che aiuta i cinesi a dimettersi dal PCC) a Montreal, ha detto che il partito teme che le persone scoprano il suo vero aspetto; come ha coperto la pandemia e come sta limitando la libertà ad Hong Kong. «Il PCC non potrà sfuggire al suo destino. Crollerà. I praticanti del Falun Gong sperano che colgano questa breve opportunità per dimettersi dalle organizzazioni comuniste».

Pei, un immigrato cristiano dalla Cina, è intervenuto alla manifestazione dicendo: «Il Partito Comunista non è altro che un gruppo di gangster, non abbiate paura di loro. Siamo cresciuti in schiavitù ma ora che siamo venuti in un paese libero, dobbiamo coraggiosamente dire la verità dal profondo dei nostri cuori!».

L’uomo ha poi detto di ammirare la solidarietà e la perseveranza dei praticanti. Ha aggiunto che il Falun Gong è l'unico che ha resistito fermamente alla persecuzione. «Di sicuro il malvagio regime del PCC crollerà presto. Spero che tutti lo vedano e riflettano su se stessi davanti a Dio» ha concluso.

Li è arrivata dalla Cina sei mesi fa ed ha deciso di lasciare la Lega della Gioventù Comunista ed i Giovani Pionieri durante le attività del Falun Gong. Ha detto che quando era in Cina non aveva modo di accedere alle informazioni veritiere, ma sentiva che la propaganda dichiarata dal Partito era falsa. Solo dopo aver lasciato il Paese, ha scoperto la verità sulla censura e sulla divulgazione del PCC sul Falun Gong, e si è resa conto di ciò che era successo.

«I praticanti del Falun Gong hanno lavorato per porre fine alla persecuzione per così tanti anni e non lo fanno per soldi. È impossibile trovare persone del genere nella Cina di oggi. Anche la Croce Rossa cinese è diventata corrotta. Non ho visto nessuno così puro come i praticanti» ha detto.

Ha affermato anche che è difficile sopravvivere in Cina se ti rifiuti di fare qualcosa che va contro la tua coscienza, ed è ancora più difficile sostenere la giustizia, perché tutte le risorse della nazione sono strettamente controllate dal regime.

Dopo aver realizzato che il PCC è la radice di tutti i problemi, Li ha abbandonato, senza alcuna esitazione, tutte le organizzazioni comuniste a cui aveva aderito.

Wang, un turista cinese, che era presente al massacro studentesco in piazza Tienanmen nel 1989, non ha potuto fare a meno di commuoversi vedendo le immagini drammatiche riportate sui cartelloni della mostra. Ha detto: «Il PCC inganna ed opprime le persone, usa una bugia per coprirne un'altra ed alla fine quando prende il sopravvento commette un omicidio. Si è astutamente coalizzato con gruppi di interesse in tutto il mondo, ma il suo destino si sta avvicinando». L’uomo ha aggiunto di aver visto la speranza per la Cina attraverso l'instancabile lavoro del Falun Gong nell'esporre il PCC.

Patenne Adolci, che ha scattato le foto della mostra, è rimasta addolorata nell'apprendere del crimine perpetrato dal PCC per il prelievo forzato di organi ed ha commentato ad un praticante: «La pandemia non è colpa del popolo cinese, è causata dal Partito Comunista!».