(Minghui.org) La campagna “zero-out” del Partito Comunista Cinese (PCC) è uno sforzo congiunto del governo centrale per indurre tutti i livelli dell'apparato di sicurezza, compresi la polizia e il personale delle comunità residenziali, a costringere ogni praticante della Falun Dafa in Cina sulla lista nera del governo a rinunciare al proprio credo.
Quando questo personale visita le case dei praticanti, cerca di fargli firmare dichiarazioni di garanzia per spingerli ad abbandonare la loro fede nella Falun Dafa. Se i praticanti si rifiutano di firmare, li minacciano, dicendo che il futuro dei loro figli e dei membri della loro famiglia potrebbe risultare compromesso, che ai figli sarà impedito di diplomarsi, che potrebbero perdere il lavoro o non saranno pagati, e ai familiari pensionati potrebbe essere sospesa la pensione.
Inoltre minacciano di andare nelle scuole e nei luoghi dove lavorano i figli dei praticanti o di altri membri della famiglia per molestarli.
La polizia e il personale della comunità osservano costantemente i praticanti alla ricerca di punti deboli che possano sfruttare, come ad esempio paura o altri attaccamenti. Li useranno poi per esercitare ulteriori minacce e pressioni. Se i praticanti non hanno paura, allora le minacce diventano vuote e il loro potere svanisce.
Non tutti sono contro i praticanti
Dobbiamo renderci conto che questa campagna di molestie è il preludio all'autodistruzione e all'eliminazione del PCC, quindi non bisogna lasciarci ingannare dalla falsa dimostrazione di forza che esercitano attraverso l'intimidazione.
Alcune di queste persone sono disposte a partecipare attivamente alla persecuzione, altre non sono d'accordo e sono desiderose di conoscere la verità sulla Falun Dafa. A mio avviso la maggior parte degli agenti di polizia e del personale della comunità è riluttante ad agire concretamente come delinquente per il PCC perseguitando i discepoli della Dafa. Quando visitano le loro case, si presenta una buona opportunità per chiarirgli la verità.
La maggior parte di queste persone svolge questi compiti come una mera formalità. Per esempio, quando il PCC ha condotto le operazioni di “bussare alle porte”, mi è stato detto che molti poliziotti lo facevano di notte. Non sapevano che la maggior parte delle persone non apre la porta di notte? Certo che lo sapevano. In realtà la loro preoccupazione era che, se qualcuno avesse aperto la porta, avrebbero dovuto eseguire il loro dovere.
In questa campagna “zero-out”, potrebbero non volere veramente che voi firmiate le dichiarazioni di garanzia; anche il lato di queste persone che comprende la verità spera che voi non firmiate.
Alcuni di questi addetti alla sicurezza sfruttano l’opportunità per apprendere la verità dai praticanti. Vogliono davvero sapere di più della Dafa e sono delusi o arrabbiati di andarsene senza che i praticanti gliene abbiano parlato.
Il Maestro Li ha detto:
“È il male che ha paura che le persone conoscano la verità della situazione, non i discepoli della Dafa.”. (“Un suggerimento”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II)
Se i praticanti, spinti dalla paura delle minacce, firmano le dichiarazioni, il lato consapevole degli ufficiali può in realtà disprezzarli. Quando sono minacciati i praticanti devono resistere agli elementi malvagi che controllano queste persone e rifiutarli risolutamente. Ricordate, il Maestro prende le decisioni; il male non ha voce in capitolo.
Il male non può sottomettere la giustizia, ha paura dei praticanti che hanno una mente ferma e retta. Queste persone temono di essere citate in giudizio, smascherate e usate come capri espiatori o di essere dalla parte sbagliata della lotta politica.
La responsabilità di un praticante
Dobbiamo ricordare che costringere i praticanti a firmare dichiarazioni di garanzia è un atto incostituzionale e criminale.
Quando ci troviamo in questa situazione, dovremmo assicurarci di annotarci i nomi degli agenti, i numeri di distintivo, di telefono, ecc. in modo che i loro crimini possano essere pubblicati sul sito web di Minghui.
Se i praticanti mantengono la fede nei pensieri retti, il Maestro sarà in grado di assisterli. Il sentimento della paura verrà attenuato o addirittura scomparirà. Potrebbe essere che il Maestro abbia innalzato il campo del praticante o ridotto la quantità di paura.
Il Maestro potrebbe anche aver fatto in modo che queste persone vi diano la possibilità di affrontare l'argomento e di chiarire loro la verità. I praticanti possono sentire che alcune parole non sono quelle che userebbero normalmente, poiché il Maestro potrebbe dare loro la saggezza per aiutare a salvare quelli che sono venuti a visitarli.
Dobbiamo far sapere al personale di sicurezza che quando la persecuzione finirà, le persone che commettono crimini contro la Falun Dafa saranno ritenuti responsabili. Chi di quelli che perseguitano i praticanti per il PCC sarà in grado di fuggire?
Nonostante una persecuzione così cruenta, i praticanti della Dafa stanno ancora cercando di salvare quanti commettono crimini contro di loro. Che atto compassionevole!
Il Maestro ha detto:
“Nell'ambiente sociale di oggi in particolare, i discepoli della Dafa hanno sopportato un'enorme pressione - se rinunciate alla coltivazione, il male vi permetterà di condurre una vita normale; se non rinunciate alla coltivazione, dovrete sopportare la persecuzione e perfino una persecuzione ancora più dura. È davvero notevole che abbiate potuto superarla, resistere a tutto questo e persistere fino ad oggi.”. (“Insegnamento della Fa alla Conferenza di New York per il venticinquesimo anniversario della diffusione della Dafa”)
Alcuni agenti cercano anche di incoraggiare i praticanti a firmare le dichiarazioni di garanzia con la motivazione che, dopo la firma, potranno condurre una vita normale. Il male darà veramente del bene ai praticanti? Se i discepoli firmano le dichiarazioni di garanzia, acconsentono alla persecuzione e a farsi del male da soli!
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