(Minghui.org) Un giorno mi è passato per la mente un pensiero: “E se Trump fosse presidente della Cina?” Ovviamente questa è solo un’ipotesi. Poiché la Cina è sotto il controllo del Partito Comunista Cinese (PCC) e il suo popolo non ha alcun diritto di voto reale, non c’è un presidente eletto. Facciamo un’ipotesi audace: supponiamo che Trump fosse il Presidente della Cina, quale svolta prenderebbe la Cina secondo la strategia del suo governo?

“China first”

“America first” è un concetto importante che Trump ha espresso più volte durante la sua campagna del 2016. Lo ha usato come principio per raggiungere l’obiettivo di “Rendere l’America di nuovo grande”.

Se Trump proponesse “China First” in Cina, credo che nessuno si opporrebbe, altrimenti verresti accusato di non essere patriottico.

Prosciugare la palude

Quando si è candidato alla presidenza nel 2016, Trump ha proposto di “prosciugare la palude”.

La “Palude di Washington” di cui parlava è la burocrazia corrotta che si è sviluppata negli Stati Uniti, o il cosiddetto “Stato profondo”. Comprende politici, media, grandi aziende tecnologiche, uomini d’affari e alcune organizzazioni. Insieme formano la “simbiosi degli interessi di Washington” e usano il loro potere per svuotare gli Stati Uniti a proprio vantaggio e portare al deterioramento del potere nazionale, insozzandolo come in una palude.

Le forze politiche e commerciali degli Stati Uniti sono così connesse tra loro, che Trump non è riuscito a spazzarle via tutte nemmeno in più di tre anni, e spesso lo hanno fatto inciampare. Sotto il controllo dello “Stato profondo”, le elezioni statunitensi si sono rivelate una frode globale e sistematica che ha scioccato il mondo, il che mostra anche la sua natura malvagia.

Rispetto alla “Palude di Washington”, la “Palude di Zhongnanhai” è più profonda e persino peggiore. La Cina è ora controllata dalla seconda generazione di rossi, funzionari e ricchi, che formano un’enorme “comunità di interessi”. Questa palude è insondabile!

Solo guardando i funzionari del PCC che utilizzano fondi governativi, il totale delle loro spese annuali è incredibilmente enorme, centinaia di miliardi di yuan. L’enorme quantità di denaro derivante dal loro sperpero, consumo e corruzione costa 1 trilione di yuan al tesoro nazionale ogni anno. Commettono innumerevoli crimini, come perseguitare brave persone, nascondere la verità sull’epidemia e manipolare i media per ingannare il mondo, solo per citarne alcuni.

L’onere di Trump sarebbe molto più pesante se dovesse prosciugare la palude di Zhongnanhai [composta dal governo centrale di Pechino]. Se davvero potesse farlo, guadagnerebbe sicuramente il sostegno di centinaia di milioni di cinesi.

Tagli fiscali e riduzione dei costi

L’industria finanziaria statunitense, le società high-tech e le industrie di servizi di fascia alta hanno tratto vantaggio dalla globalizzazione, che ha portato a un esodo della produzione, al restringimento della classe media e ad un maggiore divario tra ricchi e poveri.

Da quando è entrato in carica, Trump ha ridimensionato il potere del governo federale, ha tagliato vigorosamente le tasse e le imposte, e ha intrapreso molteplici iniziative per rivitalizzare il settore manifatturiero statunitense. Questo tipo di politica è simile a quella cinese antica di “recupero, distensione e tassazione leggera”, che è stata ampiamente adottata nella storia dagli Imperatori nelle loro prospere dinastie.

Nel 2017, l’amministrazione Trump ha abbassato l’aliquota dell’imposta sulle società dal 35% al 21% e l’imposta sulle persone fisiche, a vantaggio delle imprese e delle famiglie. Nel giro di due o tre anni i posti di lavoro sono aumentati di circa 7 milioni, grazie agli incentivi per il ritorno a livello nazionale della produzione estera, riducendo la disoccupazione a un minimo di 50 anni del 3,5% prima della pandemia del virus del PCC. Nel terzo trimestre del 2020 il PIL è cresciuto del 33,1%, un evento storico.

I risultati politici di Trump sono evidenti. Il ritorno della produzione ha avuto un effetto notevole sulla rivitalizzazione della classe media americana, riducendo il divario tra ricchi e poveri e ampliando l’occupazione e la base imponibile. Questa prosperità creata da Trump non è una prosperità momentanea basata su Internet e sul settore finanziario, ma una prosperità solida e stabile.

Le tasse cinesi sono tra le più alte al mondo. La maggior parte delle strade a pedaggio al mondo sono in Cina. Le più svariate tasse e imposte sono innumerevoli e alte. Solo gli elevati prezzi delle case hanno paralizzato molte aziende e centinaia di milioni di proprietari. Molti cinesi non possono permettersi medici, di andare all’università, comprare una casa o avere piani di pensionamento a causa delle numerose imposte, costi elevati, e lo sfruttamento da parte dell’élite.

Se Trump tagliasse le tasse e le imposte in Cina, come ha fatto negli Stati Uniti, la gente festeggerebbe sicuramente con fuochi d’artificio!

Ritirarsi dalle organizzazioni mondiali

Da quando Trump è entrato in carica, si è ritirato da molte organizzazioni internazionali. Lo ha fatto senza alcun principio? No! Trump si è ritirato dalle organizzazioni pesantemente infiltrate dall’ideologia comunista.

Ad esempio, tra tutti i Paesi, gli Stati Uniti hanno contribuito con la maggior parte dei finanziamenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che è stata manipolata dal PCC, aiutandolo a nascondere la verità sull’epidemia del virus del PCC. Di conseguenza, Trump si è ritirato dall’OMS in maniera risoluta.

Per contrastare l’infiltrazione di alcune organizzazioni filocomuniste nelle Nazioni Unite, Trump si è ritirato anche da queste.

La perspicacia e la rettitudine di Trump si riflettono nelle sue azioni dirette a non spendere invano i soldi dei contribuenti e di essere responsabile per le persone e il Paese.

Al contrario, la Cina ha sperperato denaro in tutto il mondo, in Corea del Nord, Ecuador, Grecia, Panama, Venezuela, e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Questi soldi sono stati duramente guadagnati dal popolo cinese ma usati dai leader cinesi per comprare la loro reputazione all’estero. Non sarebbe meglio utilizzare queste centinaia di miliardi di dollari per migliorare la vita dei cinesi?

Recuperare la fede e tornare alla tradizione

Ho visto una videointervista di Trump nei suoi primi anni e ho avuto una profonda impressione: Trump è un americano con il vero spirito della tradizione americana, non riconosce, ma rispetta la legge e le regole. Sostiene la cultura tradizionale americana, crede in Dio e apprezza la virtù. Una delle sue più famose citazioni è “Noi non adoriamo il governo, adoriamo Dio”.

Trump si concentra anche sull’etica della famiglia, protegge i diritti umani e si oppone all’autorità del governo, ecc. Detesta l’abuso di droghe e la promiscuità sessuale sostenute dal Partito Democratico. Si oppone anche al grande governo, alle tasse elevate e all’alto benessere sostenuto dal Partito Democratico che ruota attorno al comunismo legalizzando la rapina del popolo. Ha affermato molte volte che “l’America non sarà mai un Paese socialista”.

Trump sta essenzialmente difendendo gli interessi di ogni americano ricostruendo la fede, tornando alla tradizione e consentendo alla società di svilupparsi in modo stabile e ordinato. La Cina avrebbe proprio bisogno di un Presidente come Trump!

Per decenni, il PCC ha sistematicamente distrutto la cultura tradizionale cinese con l’ateismo, la teoria dell’evoluzione e le eresie di lotta di Marx e Lenin. I valori ancestrali di “benevolenza, regalità, correttezza, saggezza e fede” sono scomparsi e sono stati sostituiti dalla “falsità, malvagità e lotta” del PCC. Le persone ora non hanno paura di essere punite per le loro azioni malvagie e non c’è una linea di demarcazione morale. Il Paese è pieno di crepe e lividi.

Solo quando le persone inizieranno a credere di nuovo nel divino, la Cina potrà rinascere.

Dopo aver appreso la verità, i cinesi dovrebbero chiedere al presidente Trump di sostenere le tradizioni e i principi fondanti del loro Paese? O dovrebbero tenersi ancora stretta la dittatura del PCC?

Ovviamente non mi interessa la politica. Il mio scopo nello scrivere questo articolo è per aiutare le persone a vedere il netto contrasto tra il PCC e Trump.