(Minghui.org) Una donna di trentasette anni, è stata segretamente condannata a tre anni e quattro mesi dopo essere stata arrestata per la pratica del Falun Gong, una disciplina per il benessere di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Qiu Lin, una residente di Jiaohe, nella provincia dello Jilin, è stata arrestata il 9 luglio dello scorso anno, dopo essere stata denunciata da un agente di polizia in pensione cui aveva parlato della persecuzione del Falun Gong.

Dopo essere stata trattenuta per ventiquattr’ore presso la stazione di polizia locale, Qiu è stata trasferita presso il centro di detenzione della città di Jilin e, siccome la polizia ha trovato nella sua borsa alcune cartoline con codici QR che collegavano a siti web stranieri non censurati, l'ha accusata di minare la sicurezza nazionale.

I genitori della donna sono stati tenuti all'oscuro della sua situazione, e solo quando il suo avvocato le ha fatto visita al centro di detenzione il 9 gennaio scorso, hanno scoperto che la praticante è stata condannata a tre anni e multata di 2.000 yuan (circa 253 euro). È stata accusata di "minare l’applicazione della legge con un'organizzazione di culto", un pretesto standard utilizzato dal regime comunista per criminalizzare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.

Qiu, ha presentato ricorso contro il verdetto, ed è in attesa dell’esito presso il centro di detenzione.