(Minghui.org) Una donna di settantuno anni, mentre scontava la pena per la sua fede nel Falun Gong, si è ammalata di cancro in carcere ed è stata recentemente rilasciata in libertà vigilata.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal Partito comunista cinese dal 1999.

Il 25 giugno 2019 la signora Yu Shourong della città di Fushun, provincia del Liaoning, è stata arrestata,dopo essere stata denunciata per aver parlato con la gente del Falun Gong. La polizia ha sequestrato le chiavi del suo appartamento e, senza che lei fosse presente, l’ha saccheggiato. Gli agenti hanno divelto il pavimento in legno per cercare materiale informatico sul Falun Gong. Sono stati portati via più di 1.000 yuan (circa 124 euro) in contanti.

Il 27 dicembre 2019 la praticante si è presentata al tribunale distrettuale di Wanghua, e subito dopo è stata condannata a tre anni con una multa di 10.000 yuan (circa 1245 euro).

Negli ultimi mesi ha cominciato a non sentirsi bene. Il13 dicembre scorso, dopo essere stata rilasciata in libertà vigilata, è andata in ospedale ed il 15 dicembre le è stato diagnosticato un cancro. Il 22 dicembre è stata operata ed ora si sta ristabilendo a casa.

Prima della sua ultima condanna Yu è stata più volte perseguitata per la sua fede. Nel gennaio 2001 è stata arrestata e tenuta in un centro per il lavaggio del cervello e poi in un campo di lavoro forzato per più di un anno. È stato riferito che l'Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong, ha disposto per i comitati residenziali locali e la stazione di polizia una serie di arresti tra i suoi praticanti.

Nel marzo 2003 Yu è stata nuovamente arrestata ed ha scontato tre anni nel campo di lavoro forzato di Masanjia. Poiché alla fine del suo mandato si è rifiutata di rinunciare alla sua fede le autorità hanno prolungato la sua detenzione di un mese, per poi trasferirla in un centro per il lavaggio del cervello.

Il 7 luglio 2014 la praticante è stata arrestata un'altra volta. La polizia ha saccheggiato il suo appartamento e l'ha trattenuta nel centro di detenzione di Nangou. In seguito è stata condannata a quattro anni dal tribunale distrettuale di Dongzhou e rilasciata il 6 luglio 2018.

La persecuzione di Yu ha coinvolto anche la sua famiglia. A causa della paura e dello stress suo marito è morto durante il secondo periodo di detenzione presso il campo di lavoro. Il loro figlio è stato costretto ad abbandonare la scuola e privato delle cure dei genitori.

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