(Minghui.org) Il 28 agosto scorso una donna di settantatré anni residente a Maoming, nella provincia del Guangdong, è stata trasferita nella prigione femminile locale per scontare una condanna a tre anni di reclusione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 10 agosto dello scorso anno la signora Luo Ji è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong in un mercato agricolo. È stata rilasciata il giorno successivo e messa agli arresti domiciliari.
Il 27 ottobre la Procura del distretto di Maonan l'ha incriminata e l'11 novembre ha deferito il suo caso al tribunale locale.
L'8 gennaio di quest’anno Luo è stata processata ed il 5 febbraio condannata a tre anni di reclusione con una multa di 10.000 yuan (circa 1.350 euro). Dopo la sentenza è stata riportata in custodia nel centro di detenzione n.1 della città di Maoming.
Luo si è appellata al tribunale intermedio locale, che il 30 aprile ha confermato il suo verdetto originale. Quando suo figlio si è recato al centro di detenzione per farle visita, ma è stato allontanato perché si è rifiutato di fare il test sul coronavirus richiesto.
L'avvocato della praticante ha fatto appello per riconsiderare il suo caso. Il 9 luglio scorso, quando l'avvocato l’ha incontrata, ha notato che era invecchiata rapidamente negli ultimi mesi e che le erano rimasti solo pochi denti, tuttavia era ancora di buon umore.
Il 24 agosto i funzionari del centro di detenzione hanno chiamato il figlio per effettuare un test per il coronavirus e, ottenuti gli esiti, gli hanno concesso di vedere sua madre: l’ha trovata magra e gli ha detto che soffriva di ipertensione.
Una settimana dopo il figlio ha ricevuto un avviso dalla prigione femminile in cui si affermava che le persone di età superiore ai settant’anni non sono obbligate a fare lavori forzati in prigione, ma che non possono avere la riduzione della loro pena.
Il 28 agosto la praticante è stata portata in prigione e sarà rilasciata il 5 febbraio 2024.
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