(Minghui.org) Dopo oltre due anni di detenzione, quattro residenti della città di Luzhou, nella provincia del Sichuan, sono state condannate al carcere il 24 agosto scorso per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Le signore Tang Zunqun e Ao Qizhen sono state entrambe condannate a tre anni e tre mesi con multe di 10.000 yuan (circa 1.300 euro). Le signora Peng Zhaoqun e Zhang Xinglian sono state condannate ciascuna a tre anni ed al pagamento di una multa di 8.000 yuan (circa 1.100 euro).
Tang, impiegata in pensione dell'ufficio di gestione delle autostrade, Ao, impiegata in pensione delle cooperative di credito rurale, Peng e Zhang, tutte cinquantenni, sono state arrestate nelle rispettive case il 10 settembre 2019. Tutte le loro abitazioni sono state saccheggiate ed i loro effetti personali relativi al Falun Gong sono stati confiscati.
La polizia ha affermato che le praticanti erano state filmate dalle telecamere di sorveglianza mentre affiggevano striscioni con messaggi sul Falun Gong e le ha accusate di “minare l’applicazione della legge”, un pretesto standard per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.
Dopo un anno di reclusione nel centro di detenzione di Naxi, le quattro praticanti sono state processate presso il tribunale distrettuale di Jiangyang il 24 novembre dello scorso anno. Tang e gli avvocati di Zhang hanno presentato una dichiarazione di colpevolezza chiedendo pene detentive più leggere, mentre Peng è stata rappresentata da un avvocato nominato dal tribunale, che ha anche presentato una dichiarazione di colpevolezza per conto suo.
Anche se la famiglia di Ao ha assunto un avvocato di Pechino per presentare una dichiarazione di non colpevolezza per lei, il tribunale le ha comunque nominato un legale, sostenendo che all'avvocato di Pechino non era stato permesso di recarsi a Luzhou a causa della pandemia. Durante l'udienza del 24 novembre l'avvocato di Ao ha partecipato alla sessione ed ha difeso la sua innocenza, mentre il suo avvocato d'ufficio l’ha dichiarata colpevole, proprio come il suo collega che ha rappresentato Peng.
Il legale di Ao ha chiesto la sua assoluzione, ma il giudice ha comunque condannato lei e le altre tre praticanti al carcere, nove mesi dopo l'udienza.
Dall'inizio della persecuzione nel 1999, il tribunale distrettuale di Jiangyang ha condannato al carcere almeno trentun praticanti. In particolare la signora Liang Wende, condannata a cinque anni e mezzo il 13 dicembre 2016, e torturata a morte il 24 giugno 2019 nella prigione femminile di Chengdu. Aveva sessantaquattro anni.
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