(Minghui.org) Il 25 settembre scorso, i praticanti del Falun Gong in Irlanda hanno tenuto una parata ed una manifestazione nella capitale Dublino, per sostenere i 384 milioni di cittadini cinesi che hanno rinunciato alla loro appartenenza al Partito Comunista Cinese (PCC) ed alle sue organizzazioni giovanili. Il senatore David Norris ha inviato un messaggio in cui dichiara il suo sostegno all'evento.

Sebbene ci vorrà un altro mese prima che tutte le restrizioni sul distanziamento sociale pandemico vengano rimosse, molti irlandesi hanno passeggiato per le strade cittadine e per osservare la parata. Il messaggio sullo striscione che riportava i motivi per dimettersi dal PCC era in bella vista e tantissime persone hanno salutato rivolgendo il pollice in su per esprimere il loro sostegno. Gli spettatori hanno apprezzato la sfilata, ripetendo: “Avete fatto un ottimo lavoro…vi ammiriamo!”. Numerose persone hanno firmato una petizione per chiedere la fine della persecuzione del Falun Gong in Cina.

Una manifestazione si è tenuta fuori dall'ufficio postale irlandese, un edificio storico situato proprio dove è terminata la parata. Alcune auto hanno suonato i clacson al passaggio del corteo, per mostrare il loro sostegno. Un residente si è avvicinato ed ha detto ai praticanti: “Vi ammiro molto!” Alcuni irlandesi hanno ascoltato tutti i discorsi alla manifestazione e poi hanno firmato la petizione per fermare le atrocità contro il Falun Gong.

25 settembre, parata e raduno a Dublino, capitale dell'Irlanda, per sostenere i 384 milioni di dimissioni dal PCC

Lettera di sostegno di un membro del parlamento irlandese

Il senatore David Norris, membro del Parlamento irlandese, ha scritto una lettera agli organizzatori dell'evento per esprimere il suo sostegno. Ha detto: “Mi sono sempre opposto a tutte le forme di tortura, siano esse fisiche, sessuali, mentali o razziste. Disprezzo ogni forma di discriminazione, per questo sostengo tutti voi nell’aiutarvi a porre fine alla persecuzione dei vostri amici e familiari che stanno lottando in Cina. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, all'uguaglianza ed alla giustizia, e spero che questo possa essere realizzato attraverso i vostri sforzi”.

State realizzando qualcosa che dà molta speranza

Samuele Ruffini (a sinistra) ha scattato una foto della manifestazione e l'ha pubblicata sulla sua piattaforma di social media per condividerla con gli amici. Ha anche espresso il suo sostegno ai coraggiosi cittadini cinesi che si sono dimessi dal PCC

Il signor Samuele Ruffini, di nazionalità italiana, ha seguito la sfilata dall'inizio ala fine e con gioia ha scattato una foto con un praticante ed il suo striscione, che riportava: “Sostieni i 380 milioni di cinesi che si sono dimessi dal PCC”. In contemporanea, ha pubblicato la foto sulla sua piattaforma social per condividerla con gli amici. Inoltre, ha mostrato la foto ad alcuni spettatori per incoraggiarli a non avere paura del PCC ed allo stesso tempo ha elogiato i praticanti per ciò che stavano realizzando, ripetendo che la manifestazione dava una grande speranza.

Ha focalizzato la sua attenzione sul PCC, conseguentemente all'esperienza militare di suo padre, nel periodo fascista italiano. A seguito della repressione cinese nei confronti dei cittadini di Hong Kong ed alla persecuzione degli uiguri, ha argomentato: “Il PCC è la vera causa del problema! In quanto non nasconde la sua ambizione nell’espandere la sua presenza militare e di infiltrarsi nel mondo occidentale… se continua così, il regime potrebbe intraprendere un conflitto armato e provocare una catastrofe globale”.

Studiare il comunismo

Art, che studia l'autoritarismo, dopo una breve assenza, è ritornato alla manifestazione per mostrare il suo sostegno e firmare la petizione per porre fine alla persecuzione. Ha detto di aver studiato a lungo il comunismo sovietico ed è convinto che il controllo della Cina sui media e le tattiche di propaganda siano le stesse: ingannare le persone, divieto assoluto criticare il Partito o chi è al potere. Nella sua comprensione, chiunque si opponga al PCC è considerato come andare contro la madrepatria. Inoltre, arrestare coloro che osano esprimere la propria opinione, o chi è in grado di influenzare gli altri, è una delle tattiche. Il PCC controlla i media statali e vieta le piattaforme dei media che non sono sotto il suo controllo.

Uno spettatore che lavora nel settore IT a Dublino ha spiegato le sue preoccupazioni nei confronti del regime. Dopo aver firmato la petizione ha detto che si oppone fermamente al PCC in quanto è convinto che l’ideologia comunista ha come obbiettivo una falsa ridistribuzione della ricchezza economica. Ha voluto rimarcare con forza che non accetta in nessun modo il comportamento del PCC, ma che patisce insieme al popolo cinese il suo dramma.

Altri due residenti hanno affermato che per la prima volta hanno sentito parlare dell'espianto forzato di organi da parte del PCC. Un sussulto di irritazione ha accompagnato lo sguardo di tristezza manifestato dai due irlandesi, nel momento in cui hanno appreso che questo crimine è ancora perpetrato. Prima di salutare hanno incoraggiato i praticanti, con la promessa e l’augurio che le loro firme ed il passa parola della verità possano offrire un sostegno concreto a questa importante causa, per porre fine definitivamente alla brutale persecuzione in Cina.

Ritirarsi dal PCC è una decisione importante che ogni cittadino cinese deve prendere

Il signor Zhao, un praticante del Falun Gong, ha parlato alla manifestazione della sua esperienza personale avuta come detenuto in un campo di lavoro cinese ed ha messo in evidenza le torture subite per aver praticato il Falun Gong. In particolare sono emerse le menzogne che il regime adotta, senza nessuna remora, ai danni dei praticanti, utilizzando ogni forma di malvagità. Ha detto che il vero scopo del PCC è quello di indurre ad una morte certa il praticante del Falun Gong che da vivo e senza consenso gli vengono sottratti gli organi vitali; sfortunatamente, queste atrocità continuano ancora oggi.

La signora Liu, che era l'MC per il raduno, ha spiegato come avviene l'infiltrazione del PCC nella società occidentale e le sue stucchevoli ambizioni planetarie, attraverso il progetto “una cintura una strada”, e senza trascurare il famigerato “Istituto Confucio”. Tutto questo lo ottiene elargendo a pioggia dei benefici economici per costringere i media occidentali, l'alta società, aziende con tecnologia avanzata e quant’altro, ad avvallare le velate disposizioni del PCC ed auto-censurare le informazioni sgradite al regime. Per questo, Liu, invita le società occidentali a stare in guardia e di non fidarsi del regime cinese… gli ultimi eventi ne dimostrano la vera natura.

La signora Liu, portavoce del centro irlandese per le dimissioni dal PCC, hd parlato alla manifestazione

Liu, portavoce del centro irlandese per le dimissioni dal PCC, ha detto nel suo discorso: “Il PCC ha compiuto molte cattive azioni da quando è salito al potere. Ogni cittadino cinese deve affrontare una decisione importante… deve rinunciare al Partito! Quando la morale della società declina, le divinità la puniranno tramite eventi disastrosi. L'attuale virus del PCC è un avvertimento per le persone, affinché possano mantenere uno stato puro e una natura gentile. Spero che i cittadini cinesi in Irlanda possano cogliere l'opportunità di dimettersi dal PCC ed essere benedetti”.

Secondo il suo punto di vista, molti cinesi in Irlanda si sono dimessi dal PCC da quando la pandemia sì è manifestata, e questo ha portato la gente a proferire maggiormente con i praticanti per conoscere la verità sulla persecuzione, anche perché i visitatori del sito Web Minghui sono aumentati. Ha aggiunto: “Una mia conoscente, la signora An, vive in Irlanda da quasi due decenni ed ha rinunciato alla sua appartenenza al PCC con l'aiuto dei praticanti. Alza i pollici quando li incontra, con esclamazioni del tipo “io sostengo il Falun Gong!”, “Il PCC ha represso il Falun Gong per così tanto tempo, eppure i praticanti continuano a resistere alla persecuzione. Siete davvero coraggiosi e resistenti… è ammirevole!”.