(Minghui.org) Una residente della città di Yanji, nella provincia dello Jilin, che sta scontando un anno e mezzo di reclusione per aver praticato il Falun Gong, si è vista negare le visite dei suoi familiari, perché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 3 aprile scorso la signora Cui Qunying, di cinquantanove anni, è stata arrestata mentre stava passando i controlli di sicurezza della stazione ferroviaria locale. La polizia ha saccheggiato la sua casa ed ha confiscato il suo cellulare, i libri del Falun Gong, del materiale informativo, del denaro contante ed altri oggetti personali. Nello stesso giorno lei è stata posta in custodia cautelare ed il 15 aprile il suo arresto è stato convalidato dalla Procura dei trasporti ferroviari.

Il 15 giugno scorso il tribunale dei trasporti ferroviari ha accettato il suo caso. Il 21 luglio la sua prima udienza, condotta in videoconferenza, è stata sospesa a dieci minuti dall'inizio della sessione a causa di un problema tecnico. Suo marito, suo figlio e sua sorella non hanno potuto assistere.

Il 30 luglio, durante la sua seconda udienza virtuale, sua nipote, la signora Tang Yao, ha presentato per lei una dichiarazione di non colpevolezza. Il giudice che presiedeva l'udienza, Li Dapeng, ed il suo assistente Han Yanchun, hanno costantemente interrotto Tang mentre leggeva la sua tesi di difesa contro le accuse dei procuratori Shi Xiaosong e Li Luantong ed hanno interrotto di tanto in tanto Cui mentre testimoniava in sua difesa.

Il 10 agosto scorso la praticante è stata condannata ad un anno e mezzo con una multa di 2.000 yuan (circa 277 euro). Il 17 settembre è stata portata nella prigione femminile di Jilin, dove non le è stato permesso di vedere i suoi familiari, perché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong.

In precedenza Cui era stata condannata a tredici mesi di lavori forzati per essersi recata, il 1° gennaio 2001, a Pechino ad appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong.