(Minghui.org) Il presidente del tribunale, responsabile del caso contro la signora Liu Lijie,si è rifiutato di modificare la data del tribunale per adeguarsi al conflitto di impegni delsuo avvocato. In seguito ha invalidato l'udienza a causa dell'assenza dell'avvocato ed ha fissato un'altra udienza. Liu ed il suo avvocato hanno deciso che quest'ultimo non avrebbe partecipato all'udienza per protestare contro la violazione della procedura legale da parte del giudice.

Il 17 novembre scorso, un giorno dopo l'udienza riprogrammata, Liu è stata condannata a tre anni e mezzo di carcere per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal 1999 dal regime comunista cinese.

La signora Liu Lijie

Arresto

Liu, un'ex insegnante di cinquantuno anni della città di Jiamusi, nella provincia dell’Heilongjiang il 14 ottobre dello scorso anno, mentre faceva visita ad un altro praticante locale, è stata arrestata. Dopo essere stata rilasciata su cauzione a causa delle sue condizioni di salute, è stata costantemente molestata dalla polizia.

All'inizio dello scorso mese di settembre, la polizia ha presentato il caso di Liu alla procura del distretto di Xiangyang. Il pubblico ministero ha quindi emesso nei suoi confronti una condanna agli arresti domiciliari della durata di sei mesi.

Il 12 settembre le autorità hanno installato una telecamera di sorveglianza sul lato est dell'appartamento di Liu. C'era anche un'auto della polizia fuori dal suo appartamento, ed alcuni agenti in borghese si sono alternati per controllarla tutto il giorno.

Inizialmente il tribunale distrettuale di Xiangyang ha fissato un'udienza per il 24 settembre, ma in seguito l'ha rinviata al 28 settembre e poi l’ha nuovamente annullata. Durante il processo il giudice Song Tao ha ripetutamente impedito al difensore di Liu di rappresentarla.

Quando l'avvocato di Liu ha detto alla corte di avere un conflitto di orari perchè il giudice aveva programmato un'altra udienza per il 12 ottobre, il giudice ha respinto la sua richiesta di riprogrammare la sessione ed ha nominato un altro avvocato per sostituirlo nel rappresentare la sua assistita.

Prima udienza

Durante l'udienza del 12 ottobre, Liu ha ricusato l'avvocato nominato dal tribunale, a cui è stato chiesto di presentare una dichiarazione di colpevolezza per lei. Ha continuato a chiedere al giudice di aggiornare l'udienza e di spostarla ad una data successiva, così da permettere al suo avvocato di partecipare, ma il giudice ha comunque proceduto con la sessione.

Liu ha aggiunto che Song stava abusando della legge, impedendo al difensore della sua famiglia di rappresentarla ed ha aggiunto: “Il mio difensore di famiglia ha rappresentatoaltri praticanti del Falun Gong in tribunale in altre regioni ed ha presentato per loro un’istanza di non colpevolezza. Perchè non può rappresentarmi a Jiamusi? Jiamusi è un posto senza legge?".

Il giorno dell'udienza, il suo avvocato si è recato in tribunale, ma è stato bloccato all'ingresso in aula.

Fuori dal tribunale, le autorità hanno inviato una corposa forza di polizia a presidiare l'aula. Sono state chiuse anche alcune strade intorno al tribunale e sia agenti in borghese che armati hanno pattugliato il tribunale. Un ufficiale ha detto ad un passante che stavano impedendo ai praticanti locali del Falun Gong di andare a causare problemi al governo.

Udito perso e nuova sessione programmata

Il 4 novembre il capo della polizia si è riunito con l'ufficiale incaricato di monitorare Liu e le ha detto che il giudice Song Tao l'veva convocata in tribunale per rispondere ad alcune domande.

Hanno anche approvato il messaggio del giudice Song che ora ammetteva che l'udienza del 12 ottobre non era valida, poichè l'avvocato di Liu non era presente. Il giudice ha anche detto di aver organizzato un'altra udienza per il 16 novembre e che lei avrebbe potuto chiedere al suo avvocato di unirsi ad essa.

Quando Liu è andata in tribunale per parlare con il giudice Song dei dettagli della nuova udienza fissata, lui le ha detto di aver contattato il suo avvocato, il quale aveva comunicato di non poter presenziare alla sessione riprogrammata perchè suo figlio era ricoverato in ospedale.

Allora Song ha chiesto a Liu se voleva trovarsi un altro avvocato o se voleva prendere in considerazione l'avvocato nominato dal tribunale. Liu ha risposto che avrebbe preso una decisione dopo aver parlato prima con il suo avvocato. Ha anche insistito nel non usufruire dell'avvocato nominato dal tribunale, aggiungendo che aveva già un difensore di famiglia. Song ha comunque cercato di impedire al difensore della sua famiglia di rappresentarla, con la scusa di non aver presentato i documenti richiesti.

Song ha anche cercato di incolpare l'avvocato di Liu per non aver fatto abbastanza sforzi per partecipare all'udienza di ottobre, ignorando il fatto che l'avvocato l’aveva informato di un’altra udienza fissata quasi due settimane prima per lo stesso giorno.

Più tardi, quando Liu ha parlato con il suo avvocato, lui le ha detto che il 1° novembre, quando aveva ricevuto la chiamata dal giudice Song, era impegnato a prendersi cura di suo figlio, ma che non aveva mai rifiutato di presentarsi alla sessione riprogrammata per il 16 novembre.

L'avvocato ha ricevuto l'avviso formale dell'udienza del 16 novembre, otto giorni prima. Dopo aver discusso la questione con Liu, entrambi hanno acconsentito che l'avvocato non partecipasse alla sessione, poichè il giudice aveva sempre violato la procedura legale e non c'era modo per lui di partecipare alla sessione riprogrammata. Invece, avrebbe cercato giustizia per lei attraverso altri canali.

Il 12 novembre Liu è stata informata dalla polizia di andare in tribunale per ritirare il suo avviso di udienza. Poichè non vi si è recata a causa della sua salute, Song e Ji Zhong, così come l'impiegato del tribunale Xie Shuang, sono andati a casa sua per consegnarglielo.

Song ha detto di aver ricevuto la risposta del suo avvocato di non partecipare all'udienza e le ha chiesto se avrebbe assunto un altro avvocato o se invece voleva usufruire dell'avvocato nominato dal tribunale o del difensore della sua famiglia. Song è stata sorpresa nel sentire Liu rifiutare tutte e tre le opzioni e le ha chiesto di ripetere la sua risposta.

Durante l'udienza del 16 novembre, Liu è rimasta in silenzio per tutta la sessione per protestare contro la persecuzione. Song l’ha minacciata dicendole che, se non avesse collaborato, le avrebbe affibbiato un termine di pena più pesante.

Il pubblico ministero, Li Lifeng, ha esposto gli oggetti confiscati a casa sua, compresi i suoi libri del Falun Gong, album, oggetti decorativi, CD, opuscoli, chiavette USB, un cellulare, un laptop e un desktop, tutti usati come prove dell'accusa contro di lei. Il pubblico ministero per accusarla ha anche presentato un verbale di interrogatorio fabbricato dalla polizia.

Il giorno dopo l'udienza, Song ha emesso contro Liu una pena detentiva di tre anni e mezzo, con l'accusa di "minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto", un pretesto standard utilizzato dal regime comunista cinese per incastrare i praticanti del Falun Gong.

Liu ha presentato ricorso contro il verdetto.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Song Tao (宋涛), giudice del tribunale distrettuale di Xiangyang: +86-454-6210031, +86-18903687999, +86-13512645666;

Li Lifeng (李利锋), procuratore del distretto di Xiangyang: +86-13846169281, +86-18697098055;

Gu Songhai (顾松海), capo dell'ufficio 610 della provincia dell’Heilongjiang: +86-13804536212, +86-13339300100.

(Ulteriori informazioni di contatto degli autori sono disponibili nell'articolo cinese originale).

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