(Minghui.org) All'interno della prigione di Jiazhou a Leshan, nella provincia del Sichuan, un uomo ha rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong ed è stato recentemente ricoverato in ospedale per essere stato affamato e costretto a lavorare per molte ore.

Deng Weiyong della città di Chengdu, capitale del Sichuan, è crollato la mattina del primo settembre di quest'anno, mentre veniva costretto a stare fermo per ore. Dopo un mese in ospedale è tornato in prigione incontinente e mentalmente disorientato.

Dopo che, nel 1999, il regime comunista cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong, una pratica spirituale e di meditazione, la prigione di Shawan è stata riunita con il campo di lavoro forzato di Wumaping per formare la prigione di Jiazhou, che da allora è diventata una struttura rinomata per la tortura dei praticanti del Falun Gong condannati per la loro fede.

La prigione è nota al mondo intero come "Chenma Group Company", ma all'interno della struttura la tortura dei praticanti è sanguinosa ed efferata.

I detenuti sono stati istigati dalle guardie a torturare i praticanti affinché rinunciassero alla loro fede. Li costringevano a stare fermi per lunghe ore, percuotendoli con manganelli elettrici, li picchiavano dando loro solo pochi secondi per finire un pasto. Mentre abusavano dei prigionieri, le guardie li facevano lavorare traendo grandi profitti dal loro lavoro gratuito. Inoltre i praticanti non erano autorizzati a parlare tra di loro.

La prigione ha costretto tutti i detenuti a farsi inoculare due dosi del vaccino covid-19 nel luglio di quest’anno. Dopo aver fatto la seconda iniezione il 22 luglio, Deng ha avuto reazioni avverse: ha vomitato e si sentiva debole e stordito. Ha avuto la diarrea e sudori freddi ma le guardie, invece di offrirgli aiuto medico e lasciarlo riposare, hanno intensificato il suo carico di lavoro. Doveva assemblare infinite parti elettroniche che non riusciva mai a terminare e, quando tornava in cella, era costretto a stare fermo in un piccolo cerchio designato fino all'ora di coricarsi alle dieci di sera.

Deng spesso sveniva durante la tortura in piedi e veniva mandato alla clinica della prigione, tuttavia le guardie hanno continuato a farlo lavorare nel magazzino senza pause. La guardia Zhang Yin (numero di distintivo 285586956) ha confiscato tutto il cibo acquistato da Deng, sostenendo che un malato non dovrebbe mangiare troppo.

Deng era affamato al punto che doveva alzarsi ogni notte a bere acqua del rubinetto per potersi addormentare. Il 17 agosto era così malato e debole da perdersi cercando di trovare il bagno, solo allora le guardie gli hanno restituito il cibo.

L'abuso fisico è continuato nonostante il deterioramento della sua salute. Dal 30 agosto al 1° settembre è caduto più volte privo di sensi al mattino durante la tortura in piedi. Il 1° settembre è stato portato d’urgenza all'ospedale e vi è rimasto per un mese. Chi l’ha visto ricoverato ha detto che era mentalmente incoerente e spesso non riusciva a controllare il suo intestino. Si dice che la prigione abbia accettato di rilasciarlo in libertà condizionata per motivi medici, ma non è ancora stato confermato.

Deng e la moglie Li Xiuying sono stati arrestati a casa il 5 maggio 2018 per la loro fede nel Falun Gong. La polizia ha prima trattenuto la coppia nel centro di lavaggio del cervello di Xinjin e poi li ha trasferiti al centro di detenzione della contea di Pi.

La polizia ha usato i libri del Falun Gong ed i computer confiscati dalla casa dei coniugi come prove contro di loro e ha trasmesso il loro caso alla procura. Il 26 dicembre 2019 la coppia è stata processata presso il tribunale del distretto di Jinjiang nella città di Chengdu ed il giudice ha condannato Deng a quattro anni di prigione e sua moglie Li a due anni e mezzo.