(Minghui.org) Una donna residente a Dalian, nella provincia del Liaoning, è stata condannata a quattro anni di prigione per aver fatto opera di sensibilizzazione sulla persecuzione del Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 14 maggio dell'anno scorso Cong Xia è stata arrestata mentre affiggeva manifesti informativi sul Falun Gong. Quando suo marito è tornato a casa dal lavoro, è rimasto scioccato nel vedere il loro appartamento in disordine. I libri del Falun Gong e la stampante erano spariti.

Dopo l'approvazione dell'arresto della donna, suo marito si è recato alla locale stazione di polizia per chiedere informazioni. Gli agenti si sono rifiutati di rivelare i dettagli sul suo caso e l’hanno minacciato di arrestare anche lui, lasciando l'impiegato statale sotto una tremenda pressione.

L'arresto di Cong ha inferto un duro colpo alla madre ottantaseienne, che vive da sola. L'anziana donna piangeva ogni volta che gli altri figli andavano a trovarla, il che le procurava afte in bocca e mal di denti.

Il fratello minore di Cong ha portato più volte la madre all'ufficio di sicurezza interna del distretto di Xigang per chiederne il rilascio, ma senza successo.

La polizia ha poi sottoposto il caso alla Procuradi Xigang e la donna, processata nel febbraio scorso, è stata condannata a quattro anni di prigione. A luglio ha fatto ricorso in appello al tribunale intermedio che, in ottobre, ha deciso di confermare il verdetto originale.

A causa dell'epidemia di coronavirus a Dalian, non è stata trasferita nella prigione in cui avrebbe dovuto scontare la pena e, al momento della stesura di questo articolo, si trova ancora nel centro di detenzione di Dalian.