(Minghui.org) La signora Li Caiping, sessantaquattrenne di Yuyao, nella provincia dello Zhejiang, è stata condannata a due anni e mezzo per aver parlato della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale nota anche come Falun Dafa, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 23 maggio scorso la donna è stata arrestata e la sua casa saccheggiata per aver scritto su un muro pubblico “La Falun Dafa è buona”. È stata trattenuta presso il centro di detenzione della città di Yuyao.

Li è comparsa davanti al tribunale locale il 4 novembre ed è stata condannata a due anni e mezzo di prigione, nonché al pagamento, ai primi di dicembre, di una multa di 5.000 yuan (circa 700 euro). Ha fatto appello al verdetto.

Prima del suo ultimo arresto la donna è stata condannata tre volte per un totale di undici anni di prigione.

La prima volta è stata arrestata nel febbraio 2000 per aver praticato il Falun Gong in un parco, e detenuta presso il dipartimento di polizia della città di Yuyao per quindici giorni. È stata arrestata nuovamente il 1° aprile del medesimo anno, per essersi recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong.

Li è stata costretta a vivere lontano da casa per un mese nell'agosto 2003, dopo che il comitato residenziale ha minacciato di portarla in un centro per il lavaggio del cervello se si fosse rifiutata di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

Il 18 ottobre 2005, per aver appeso uno striscione che diceva "La Falun Dafa è buona", è stata arrestata di nuovo e condannata a tre anni di prigione nel mese di novembre. Mentre scontava la pena nella prigione femminile dello Zhejiang è stata picchiata dalle detenute, che le hanno anche sbattuto la testa contro il muro e preso a calci la parte inferiore del corpo; nondimeno è stata anche tenuta in cella d’isolamento e morsa da zanzare ed altri insetti.

Il successivo arresto della donna è avvenuto l'11 giugno 2009, mentre parlava del Falun Gong in una zona residenziale. Il tribunale di Yuyao l'ha condannata per la seconda volta a quattro anni.

È stata arrestata di nuovo il 16 gennaio 2016, mentre portava a spasso la sua nipotina di dieci mesi. La polizia l'ha accusata di distribuire materiale del Falun Gong. Nonostante non sia stato trovato alcun materiale relativo alla pratica a casa della donna, la polizia l'ha comunque tenuta in custodia ed ha sottoposto il suo caso alla procura.

Li è comparsa in tribunale il 17 giugno 2016. Il suo avvocato ha presentato per lei una dichiarazione di non colpevolezza, sostenendo che la polizia non avesse fornito alcuna prova della sua distribuzione di materiale del Falun Gong, nonostante l’avesse monitorata per un periodo di tempo. Le foto di sorveglianza che sono state presentate riguardavano solo episodi di vita quotidiana. Ha chiesto al giudice di assolverla.

Il giudice ha annunciato la sua condanna a tre anni e mezzo il 28 luglio. È stata portata nella prigione femminile dello Zhejiang il 20 ottobre 2016, dopo che il tribunale ha respinto il suo appello.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Sheng Hui (盛辉), giudice del tribunale della città di Yuyao: +86-574-62770042, +86-13685861165

Shi Jiali (施佳丽), impiegato del tribunale: +86-574-62770044, +86-13486668309

Gu Chengcheng (顾埕铖), procuratore della Procura della città di Yuyao: +86-574-62776075, +86-13646632961

Ye Zhili (叶枝利), segretario del Comitato Affari Politici e Legali della città di Yuyao: +86-574-89282006, +86-13506785511

(Altre informazioni di contatto dei perpetratori sono disponibili nell'articolo originale cinese).

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Ms. Li Caiping from Yuyao City, Zhejiang Province, Again Sentenced to Prison