(Minghui.org) Un giorno del mese di maggio di quest’anno (2021), mia figlia è tornata a casa e con fare molto agitato mi ha detto un po’ terrorizzata: “Sbrigati e vai all’ufficio della comunità. La direttrice mi ha appena chiamata”. Poi mi ha raccontato come l’avesse minacciata dicendole che doveva venire a dirmelo altrimenti sarebbe stata implicata e avrebbero bloccato la sua pensione e quella del marito.

Minacciata da un funzionario ho pensato: “Solo il mio Maestro ha l‘ultima parola

Il giorno dopo, io e mia figlia siamo andate all’ufficio della comunità. La direttrice ha chiesto il mio nome e ha commentato: “Mi ci sono volute più di due ore per trovare il numero di telefono di tua figlia su Internet, poi abbiamo trovato la comunità dove abiti. Sei anni fa hai distribuito materiale informativo sul Falun Gong, hai scambiato e usato banconote con su scritte informazioni sul Falun Gong, e nel 2003 ti è stato dato un anno di lavori forzati. So tutto. Se scriverai una dichiarazione di rinuncia in cui prometti di non praticare più il Falun Gong, ti lasceremo in pace. D’ora in poi potrai fare gli esercizi a casa e noi non ti disturberemo, purché non vada a distribuire opuscoli sulla Falun Dafa, chiamata anche Falun Gong”.

Vedendomi risoluta, ha continuato: “Se non lo scrivi, ti bloccheremo l’assegno di sussistenza, la pensione e ci riprenderemo l’alloggio pubblico che stai occupando; i bambini della tua famiglia non potranno frequentare la scuola. Se adesso invio le tue informazioni alla stazione di polizia e all’ufficio 610 usando il mio cellulare, qualcuno verrà subito ad arrestarti. Considerando la tua età avanzata, ti lascerò andare a casa non appena avrai finito di scrivere la dichiarazione”. Mentre parlava, ho pensato: “Quello che tu dici non conta. Il mio Maestro ha l’ultima parola”.

Pressioni per rinunciare alla Falun Dafa

La direttrice dell’ufficio comunitario ha continuato a ripetere la propaganda calunniosa del malvagio Partito, così le ho detto: “Il Falun Gong è retto ed è una pratica di coltivazione di grande virtù. Il Falun Gong insegna alle persone ad essere buone e chiede loro di vivere secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza”.

Sentendo le mie parole, è saltata in piedi ed ha urlato: “Ti ho raccomandato di fare tante cose per il tuo bene. Devi pensare alla tua famiglia...” In quel momento ha ricevuto diverse telefonate, dopodiché se n’è andata in fretta e furia. Un altro dipendente del personale dell’ufficio e mia figlia sono rimasti nell’ufficio e continuavano a farmi pressione per scrivere la dichiarazione.

Ho resistito alle loro insistenze. La direttrice della comunità ha chiamato in ufficio dopo un po’ e ha detto che potevo andare a casa e che mi avrebbe ricontattata in seguito. Ho lasciato l’ufficio senza scrivere nulla.

Guardarsi dentro

Dopo essere tornata a casa, mi sono guardata dentro per cercare il motivo del perché mi fossi imbattuta in quella situazione. Ho scoperto che non avevo studiato la Fa e inviato i pensieri retti diligentemente. Mio figlio e mia nuora recentemente hanno avuto delle discussioni; come conseguenza, mia nuora non è andata a lavorare in negozio e mio figlio mi ha chiamata per aiutarlo. Non potevo lasciare andare il mio attaccamento agli affetti familiari e ho passato tutto il mio tempo ad aiutarlo. Ho anche sentito da altri amici praticanti che gli agenti della comunità stavano molestando gli amici praticanti con la scusa della cosiddetta campagna di ‘riduzione a zero‘. Sapevo che il mio nome era sulla loro lista e che avrebbero potuto venire anche da me. Ero preoccupata e non ho negato la disposizione delle vecchie forze. La mia paura ha attirato la persecuzione del male.

Un mese dopo, mia figlia è tornata a casa con la mente gravata di pesanti pensieri, mi ha detto che la direttrice della comunità l’ha richiamata e le ha detto che sarebbero venuti a casa mia in giornata. Mia figlia mi ha chiesto di nascondere tutto il materiale del Falun Gong e di collaborare con loro; ha detto che altrimenti la sua famiglia sarebbe stata coinvolta e sarebbe stata sospesa la pensione di suo marito; mi accusava di averle causato dei problemi e mi chiedeva di essere responsabile nei confronti della sua famiglia. Ha minacciato di interrompere la relazione famigliare se mi fossi rifiutata di collaborare con la direttrice.

Spezzare l’attaccamento agli affetti famigliari

Ho risposto: “Ti hanno ingannata. Li stai prendendo troppo sul serio”. Mia figlia ha replicato: “Il PCC è capace di fare del male in qualsiasi maniera”. Man mano che parlava si arrabbiava sempre più e diceva: “Romperemo il nostro rapporto madre-figlia!” Le ho detto: “Se questo ti allevia la pressione, sono d’accordo”. Mi ha chiesto quindi di scrivere due copie della dichiarazione per interrompere la nostra relazione, nella quale confermavo che sarei stata responsabile delle perdite subite dalla mia famiglia. Ha firmato le due copie, ne ha presa una e se n’è andata abbastanza arrabbiata. Prima di allontanarsi mi ha detto: “Sta arrivando il personale della stazione di polizia, l’ufficio 610 e l’ufficio della comunità. Tu pensa a cosa farai da sola”. Ho pensato che quello che stava accadendo doveva essere la mia occasione per abbandonare il mio attaccamento agli affetti famigliari.

Ripulire dal male l’ambiente inviando pensieri retti

Dopo che mia figlia si è allontanata, ho studiato la Fa per un po’. Tuttavia, sentivo di avere ancora la mente agitata. Allora ho inviato pensieri retti per eliminare qualsiasi demone malvagio e marcio che potesse danneggiare la Dafa. Mi sono anche assicurata di impedirgli di chiedere agli esseri senzienti di commettere crimini contro la Dafa. Ho detto a me stessa che chiunque fosse venuto a casa mia, l’avrebbe fatto per conoscere la verità sul Falun Gong.

La situazione cambia in meglio

Dopo le 16:00, il mio telefono ha squillato , hanno chiamato per chiedere l’indirizzo; ho dato loro il numero dell’edificio e quello della mia stanza. Pochi minuti dopo sono arrivati due giovani uomini, appena arrivati hanno precisato: “Siamo qui solo per seguire la procedura per vedere se lei pratica ancora il Falun Gong”. Li ho invitati ad entrare, ho offerto delle sedie e ho portato loro dell’acqua.

Uno di loro mi ha impedito di prendere l’acqua e ha detto che se ne sarebbero andati in pochi minuti. L’altro uomo, con una penna e un taccuino in mano, si è assicurato della corretta ortografia del mio nome e ha chiesto: “Qual è il tuo livello di istruzione? Distribuisci opuscoli relativi alla Dafa? Pratichi ancora il Falun Gong?” Non gli ho risposto subito.

Ho riflettuto per qualche minuto ed ho risposto: “La costituzione cinese garantisce la libertà di credo. Praticare il Falun Gong è completamente legale. La pratica del Falun Gong migliora la salute fisica e la morale delle persone. Porta benefici al popolo e al Paese. Non firmerò nulla di ciò che mi avete chiesto. La mia mancanza di collaborazione è per impedirvi di commettere crimini contro la Dafa, ed è per il vostro bene”. Il giovane ha detto: “Lo so, lo so. Non ti forzerò a firmare nulla”.

Poi ho rimarcato: “I praticanti del Falun Gong seguono i principi di Verità, Compassione, Tolleranza per essere brave persone”. Il giovane ha proseguito dicendo: “Lo so, lo so; tutti i praticanti del Falun Gong sono brave persone”.

Ho ripreso: “Sai che una persona sarà responsabile per tutta la vita riguardo le decisioni che prende oggi?” E lui ripetutamente: “Lo so, lo so”. Ho continuato: “Sei giovane e gentile, dovresti considerare di assicurarti un buon futuro!” Lui ancora: “Lo so, lo so”.

Poi si è alzato per andarsene e gli ho detto: “Per favore, ricorda: ‘La Falun Dafa è buona’, ‘Verità-Compassione, Tolleranza sono buone’. E avrai un futuro luminoso”. Quando è uscito da casa mia, ha detto: “Ok, Ok”.

Era arrivato luglio eil mio assegno di sussistenza doveva essere innovato. Ero un po’ preoccupata. Un giorno, mentre stavo praticando gli esercizi, un pensiero ha attraversato la mia mente: “Lascia che il sole splenda sul tavolo”; un’altra volta, sempre mentre praticavo gli esercizi, un altro pensiero: “È come se non fosse successo niente”. L’ufficio della comunità ha ripreso i nostri certificati di indennità di sussistenza per la verifica delle qualifiche in maggio. Alla fine di luglio, mentre andavo all’ufficio per il certificato, mi è venuto in mente il pensiero: “Agirò con dignità!”

Collegando i tre pensieri insieme sono arrivata a capire che il Maestro mi stava suggerendo di avere pensieri retti e che Lui è sempre al mio fianco per proteggermi. Così sono andata all’ufficio della comunità e, agendo con dignità, ho riavuto il mio certificato di indennità di sussistenza. Ho ottenuto il rinnovo senza alcuna difficoltà.

È successo davvero ciò che ha detto il Maestro: “«La coltivazione dipende da te, mentre il gong dipende dal maestro».” (Prima lezione; Zhuan Falun)