(Minghui.org) Due segretari di Stato degli Stati Uniti, sia dell’amministrazione Trump che dell’amministrazione Biden, hanno riconosciuto che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha commesso genocidio e crimini contro l’umanità.

Il 19 gennaio 2021, l’ex segretario di Stato Mike Pompeo, nel suo ultimo giorno in carica, ha annunciato con fermezza che la Cina comunista ha commesso genocidio contro gli uiguri, gruppo etnico in prevalenza musulmano e altre minoranze etniche e religiose nello Xinjiang; e che questo genocidio è tuttora in atto.

Il 27 gennaio, un giorno dopo il suo giuramento, il nuovo segretario Antony Blinken, concordando col predecessore, ha detto: “Il mio giudizio rimane che il genocidio è stato commesso contro gli uiguri e questo non è cambiato”.

Il genocidio e i crimini contro l’umanità del PCC tuttavia, non sono limitati solamente agli uiguri. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha designato la Cina come “Paese che desta particolare preoccupazione”, per via del record negativo di violazioni dei diritti umani: dal 1999 è presente ogni anno nel rapporto annuale sui diritti umani.

Fin dalla sua fondazione, il PCC ha perseguitato e trucidato il popolo cinese. Da quando è salito al potere, nel 1949, ha condotto numerose campagne politiche di sterminio contro diversi ceti sociali, causando la morte di oltre 80 milioni di persone.

Per esempio: il Movimento di riforma agraria (1949 – 1953), in Cina, ha annientato la classe dei proprietari terrieri, Mao Zedong ha stimato che ne sono stati uccisi ben 2 o 3 milioni. La Campagna dei Tre Anti (1951) e dei Cinque Anti (1952) ha costretto al suicidio molti capitalisti e uomini d’affari. La Rivoluzione Culturale (1966 – 1976) ha preso di mira i rivali politici di Mao e gli intellettuali. Il massacro di piazza Tiananmen (1989) ha ucciso studenti e cittadini che chiedevano la democrazia. Infine, la persecuzione del Falun Gong (dal 1999 e tutt’ora in corso) prosegue ininterrottamente da più di 20 anni.

Tra tutti i gruppi perseguitati dal PCC attualmente, i praticanti del Falun Gong sono quelli che hanno subito il trattamento più brutale.

Genocidio contro i praticanti del Falun Gong

Nel luglio 1999, Jiang Zemin, all’epoca capo del PCC, e la sua congrega politica ha lanciato una campagna a livello nazionale, ‘esplicitamente per sradicare i praticanti del Falun Gong’, una pratica di coltivazione di mente e corpo basata sui principi di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’.

Il PCC, nella sua campagna persecutoria contro il Falun Gong, ha sviluppato molte modalità e metodi per poi applicarli in seguito ad altri gruppi come: cristiani, tibetani, uiguri, mongoli, sostenitori dei diritti umani e cittadini di Hong Kong, Taiwan o altri Paesi.Queste misure prevedono la creazione di organizzazioni speciali di controllo come l’Ufficio 610, che si antepone, scavalcandolo, al sistema giuridico e all’applicazione della legge; condanna le persone senza processo, le tortura e talvolta le uccide: fanno loro il lavaggio del cervello e arrivano persino al prelievo forzato di organi dai praticanti vivi. Implementano l’analisi dei grandi dati e la sorveglianza.

The Epoch Times ha ottenuto un documento di ‘massima segretezza’ del PCC, che ha fornito le prove dei loro crimini. Il documento è un parere giudiziario emesso il 30 novembre 2020[Autore sc1] da cinque agenzie, tra cui la Corte Suprema del Popolo, la Procura Suprema del Popolo, il Ministero della Pubblica Sicurezza, il Ministero della Sicurezza dello Stato e il Ministero della Giustizia."

Documento classificato intitolato: Opinioni sulla severa repressione delle attività illegali e criminali dell’organizzazione eretica “Falun Gong”, per legge emessa dai cinque dipartimenti del PCC il 30 novembre 2000 (Per gentile concessione di The Epoch Times)

I sigilli dei cinque dipartimenti del PCC impressi sul documento classificato "top secret" sulla persecuzione del Falun Gong (Per gentile concessione di The Epoch Times)

Il documento sottolineava che i dipartimenti politici e legali a tutti i livelli devono implementare risolutamente le importanti istruzioni di Jiang Zemin per sradicare il Falun Gong. Il documento elencava le accuse penali applicate alle varie attività del Falun Gong e i corrispondenti livelli di punizione.

Il documento affermava anche che la gestione dei casi del Falun Gong da parte del PCC era politica, giudiziaria e di carattere applicativo alla politica: chiedeva che i dipartimenti citati cooperassero a tutti livelli strettamente sotto la guida unificata del Comitato Centrale del Partito.

Il PCC ha eseguito l’ordine dato da Jiang Zemin di rovinare la reputazione dei praticanti del Falun Gong e ‘distruggerli finanziariamente e fisicamente’; tutto questo accade da 21 anni. Secondo i dati raccolti dalla piattaforma web Minghui.org, tra il 1999 e il 2020 almeno 4.485 praticanti del Falun Gong sono morti a causa della persecuzione del PCC.

Nel 2020, almeno 80 praticanti sono stati perseguitati a morte. Tra questi, 21 sono morti mentre erano detenuti in prigioni, centri di detenzione o stazioni di polizia. Nel 2020, almeno 15.235 praticanti sono stati messi sotto stretta sorveglianza: nel numero sono compresi 6.659 arresti e 8.576 casi di molestie. Inoltre 622 praticanti sono stati incarcerati.

Uccisione di praticanti per i loro organi

Il prelievo forzato di organi da esseri umani viventi da parte del PCC è una forma di malvagità unica, mai successa prima. Dal risultato di indagini è stata esposta per la prima volta nel 2006. Da allora, più di 2.000 registrazioni vocali e testimonianze hanno dimostrato che questa pratica avviene sistematicamente ed è controllata dallo Stato cinese, organismi militari e ospedali. Questo crimine è commesso tutt’ora.

Il 17 gennaio 2021, l’ultima rivelazione è venuta da Lu Shuheng, che vive negli Stati Uniti, ha rivelato diversi particolari, affermando che Mao Shuping, ex vicedirettore del “campo di rieducazione attraverso il lavoro” (laogai) (Reform-Through-Labor) del dipartimento di Shanghai e poi vicedirettore del Shanghai Justice Bureau, e la moglie, Zhou Qing, direttore di ostetricia e ginecologia al Pudong Hospital e poi presidente del Wanping Hospital, hanno partecipato al prelievo e trapianto di organi con finalità di lucro.

Zhou è la sorella della cognata di Lu. La coppia ha rivelato il loro coinvolgimento nel prelievo di organi a Lu nel tentativo di farle reclutare pazienti per il trapianto di organi negli Stati Uniti.

Mao è stato promosso ad alto rango nel sistema giudiziario di Shanghai per il suo coinvolgimento attivo nella soppressione del Falun Gong. Ha fatto in modo che sua moglie prelevasse organi dai praticanti del Falun Gong ancora in vita.

Il tribunale cinese, presieduto da Sir Geoffrey Nice, QC, uno dei maggiori esperti giuristi britannici nella materia dei diritti umani, il 1° marzo 2020 ha emesso la sua sentenza finale, dichiarando che la campagna cinese di prelievo forzato di organi da vittime innocenti è un crimine contro l’umanità che costituisce una delle peggiori atrocità commesse nei secoli.

Il 17 giugno 2019, un tribunale indipendente del popolo a Londra, che è stato istituito per svolgere indagini sul prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza in Cina, ha concluso che il PCC ha prelevato gli organi da praticanti del Falun Gong ancora in vita, ha iniziato a farlo da molti anni e questo crimine, in Cina, continua ancora.

Il tribunale ha esaminato le documentazioni di 29 testimoni e 26 esperti in due udienze. Il corpus di prove comprendeva sia praticanti del Falun Gong che hanno subito prelievi e campionature del sangue contro la loro volontà, sia registrazioni di conversazioni telefoniche tra alti funzionari del PCC, alti ufficiali militari, medici, e intermediari di pazienti per i trapianti.

Consensi internazionali e sanzioni

Sono in aumento le comunità internazionali che hanno riconosciuto il PCC responsabile di genocidio e crimini contro l’umanità.

Il Jerusalem Post ha riferito che, il 10 dicembre 2020, in occasione della “Giornata mondiale dei diritti umani”, 921 legislatori e politici di 35 Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta di condanna della persecuzione del PCC contro il Falun Gong. Ann-Sofie Alm, un membro del Parlamento svedese ha dichiarato: “La persecuzione delle minoranze in Cina è tra i peggiori crimini contro i diritti umani che il mondo abbia mai visto. È stata descritta come ‘genocidio’ da alcuni osservatori internazionali e autorità giudiziarie”.

Il 18 novembre 2020, Samuel D. Brownback, ambasciatore degli Stati Uniti per la libertà religiosa internazionale, ha dichiarato che in Cina c'è una delle peggiori persecuzioni religiose del Mondo, se non la peggiore”.

La Commissione per i diritti umani del Partito conservatore del Regno Unito, nel suo rapporto pubblicato il 13 gennaio 2021, intitolato “Le tenebre si infittiscono: La repressione dei diritti umani in Cina 2016-2020” (The Crackdown on Human Rights in China 2016-2020), ha dichiarato: “L'uso di pratiche abominevoli come l’imprigionamento e la tortura dei dissidenti, la sorveglianza di massa, il prelievo di organi e l’uso dei lavori forzati, mostra il vero volto del Partito Comunista Cinese. L’ambasciatore ha esortato il governo britannico a guidare e creare una coalizione internazionale di democrazie per coordinare una risposta globale alla crisi dei diritti umani in Cina”.

La comunità internazionale, specialmente gli Stati Uniti, ha iniziato ad agire contro il PCC

Il 17 luglio 2020, alla Casa Bianca l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato 27 vittime di persecuzione religiosa, tra cui la signora Zhang Yuhua, praticante del Falun Gong.

L'ex Segretario di Stato Mike Pompeo ha rilasciato una dichiarazione ufficiale il 20 luglio 2020, affermando: “Chiediamo al governo della RPC di fermare immediatamente i maltrattamenti e gli abusi perversi nei confronti dei praticanti del Falun Gong, di liberare coloro che sono stati imprigionati per il loro credo, come Ma Zhenyu, e di chiarire la posizione dei praticanti scomparsi. Ventuno anni di persecuzione dei praticanti del Falun Gong sono troppi e devono finire”.

Robert Destro, assistente segretario di Stato e l’ambasciatore Sam Brownback, nello stesso giorno della dichiarazione di Pompeo, hanno incontrato cinque praticanti del Falun Gong”.

Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato sanzioni contro 17 funzionari stranieri per aver commesso violazioni dei diritti umani, tra cui Huang Yuanxiong, un capo della stazione di polizia in Cina che è associato a violazioni particolarmente gravi della libertà religiosa dei praticanti del Falun Gong.

Il rappresentante della Camera degli Stati Uniti Scott Perry, insieme ai rappresentanti Tim Burchett e Scott DesJarlais, il 1° ottobre 2020, ha introdotto un disegno di legge che definisce “Il Partito Comunista Cinese come organizzazione criminale internazionale” (Top International Criminal Organizations Target List) e fornisce alle forze dell’ordine statunitensi una direttiva strategica per colpire le attività malevoli del PCC.

Il 16 dicembre 2020, il senatore degli Stati Uniti Tom Cotton (R) e i rappresentanti della Camera Chris Smith (R) e Tom Suozzi (D), hanno introdotto congiuntamente lo Stop Forced Organ Harvesting Act. L'azione di legge mira ad impedire al Partito Comunista Cinese di attuare il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza. Nella sua dichiarazione, il senatore Cotton ha dichiarato: “Secondo un tribunale internazionale di Londra, i medici cinesi attuano il prelievo forzato di organi da detenuti nei campi di prigionia cinesi, spesso mentre i pazienti sono ancora vivi, incrementando un mercato del trapianto d’organi che frutta 1 miliardo di dollari l’anno”.

Il 30 settembre 2020 la Task Force sulla Cina (TFC) del Partito Repubblicano al Congresso degli Stati Uniti, ha presentato il suo rapporto conclusivo. Il rapporto, tra le altre indicazioni, raccomandava agli Stati Uniti di intraprendere azioni e misure sanzionatorie contro il prelievo forzato di organi da parte del PCC. Il rappresentante Guy Reschenthaler, componente della squadra di esperti, ha introdotto la risoluzione per fermare il traffico illecito di organi (Stop Predatory Organ Trafficking Act).

Dal 2002 i praticanti del Falun Gong, hanno intentato cause presso il Tribunale penale internazionale e le autorità giudiziarie di: Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Belgio, Australia, Nuova Zelanda, Taiwan, Corea del Sud e di molti altri Paesi. Queste cause accusano l’ex leader del PCC Jiang Zemin e altri funzionari, tra cui Zeng Qinghong e Zhou Yongkang, e l’Ufficio 610 di aver commesso crimini contro l’umanità e genocidio.

Il momento in cui si riterrà il PCC responsabile dei suoi crimini contro il Falun Gong arriverà presto.