(Minghui.org) E' stato recentemente confermato da Minghui.org che una residente della città di Jilin, provincia dello Jilin, è stata condannata a due anni per la sua fede nel Falun Gong a seguito di un'udienza in tribunale del 24 settembre scorso.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina per il benessere di mente e corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Liu Shuzhi, proprietaria di un negozio di tessuti, è stata arrestata a casa sua alle 7:00 del mattino del 18 luglio. La donna ha chiarito i fatti sul Falun Gong agli agenti di polizia, esortandoli a non perseguitarla. «Non abbiamo voce in capitolo. E' un ordine della provincia», hanno risposto.

Quando il figlio di Liu, svegliato dalla polizia, ha cercato di impedire che portassero via la madre, è stato arrestato anche lui. Gli agenti hanno anche confiscato gli oggetti relativi al Falun Gong della donna e portato via oltre 10.000 yuan (circa 1.280 euro) in contanti.

I suoi familiari si sono poi recati presso la stazione di polizia locale per chiederne il rilascio, ma la polizia ha risposto loro di aver ricevuto istruzioni dall'alto di non rilasciarla neanche se fosse morta in custodia. «L'abbiamo seguita per molti giorni e se non abbiamo prove, come possiamo arrestarla?», hanno aggiunto.

Pochi giorni prima del suo arresto un membro dello staff del comitato residenziale aveva esortato la donna a trasferirsi in un altro distretto, in modo da non averla come praticante del Falun Gong nei loro registri. Liu si è rifiutata di farlo ed ha chiarito i fatti sul Falun Gong. Il membro del personale, avendo registrato la loro conversazione, ha presentato la cassetta alla polizia, che in seguito l'ha usata come prova d'accusa contro di lei per aver promosso il Falun Gong.

Dopo il suo arresto è stata trattenuta presso il centro di detenzione della città di Jilin ed è stata processata il 24 settembre scorso e poi condannata a due anni. Al momento della stesura della scrittura è detenuta in prigione.